lunedì 22 gennaio 2018

Quali sono le professioni IT del futuro?

Viviamo in un mondo in costante cambiamento, soprattutto dal punto di vista tecnologico, e mano a mano che gli strumenti digitali vanno ad influire sempre più sugli aspetti della vita di tutti i giorni, cambia anche il mercato del lavoro che richiede nuove figure e competenze.
Già nell’ultimo decennio si è assistito alla comparsa di nuove professioni legate soprattutto all’innovazione tecnologica e questa tendenza continuerà anche nei prossimi anni. Se le competenze digitali sono importanti per trovare lavoro oggi, quindi, nei prossimi anni diventeranno indispensabili.

Segnaliamo, su questo tema, due interessanti articoli.
Il primo, dal titolo Orientamento al lavoro:le professioni del fututo sono digital>, redatto da Chiara Casalin, laureata in Comunicazione digitale, che collabora con la testata on line Studenti.it.

Il secondo, pubblicato sulla piattaforma Work Wide Women dedicata ad un interessante progetto di welfare che supporta le aziende e le donne fornendo soluzioni in ambito di diversity management e di pari opportunità e di formazione certificata, redatto dalla blogger Daniela Bortolotti, che parla delle Professioni tech femminili del 2018.

Buona lettura!

venerdì 12 gennaio 2018

E-Book 'Innovazione e creatività in azienda. Appunti di Knowledge Management (LM Media, 2017)

E' disponibile on line, all'indirizzo https://www.bookrepublic.it/book/9788899038052-innovazione-e-creativita-in-azienda-appunti-di-knowledge-management/?tl=1 l'e-book 'Innovazione e creatività in azienda. Appunti di Knowledge Management'(2017), edito da LM Media, nato anche e soprattutto grazie al lavoro del blog 'La Spir@le della conoscenza'.

Nell’era del web e della comunicazione digitale, non sempre le aziende riescono ad amalgamare le innovazioni tecnologiche alle esigenze organizzative e di mercato, in continuo sviluppo e cambiamento, in funzione anche di quelli che sono poi gli strumenti deputati alla creazione e alla condivisione della conoscenza, in quanto fattore competitivo. Particolare importanza in tutto ciò è il processo di trasformazione della conoscenza tacita in conoscenza esplicita, che diventa realmente fruibile e utilizzabile per innescare processi di (r)innovamento, sia degli individui costituenti il team work aziendale, che delle organizzazioni di cui essi fanno parte. La conoscenza è stata sempre una risorsa importante ai fini della produzione, ma diventa forza redditizia fondamentale solo con l'età moderna, ossia in corrispondenza di quel passaggio essenziale che fa emergere la conoscenza scientifica come conoscenza autonoma, libera. L’efficacia derivante da un corretto uso della conoscenza può avere molti vantaggi; prima di tutto per quanto riguarda la riduzione dei costi di un precedente processo produttivo, ma anche inerenti alla creazione di un nuovo prodotto o servizio, o alla personalizzazione del servizio stesso o ancora, attinente alla produzione di nuovi significati, desideri, identità, alla progettazione di esperienze coinvolgenti, alla costruzione di rapporti fiduciari e di garanzia. Ci vuole però un approccio e, soprattutto una predisposizione diversa rispetto a queste nuove teorie e servizi, che consenta di esplorare quest’attuale modo di intendere la conoscenza come fattore economico di sviluppo. Si parla, dunque di economia della conoscenza, in cui il valore è prodotto costruendo nuove possibilità di crescita, a partire da moderne forme e valori, frutto della creatività, della comunicazione, della collaborazione e della condivisione, che diventano così fattori d’innovazione e competitività.