mercoledì 4 novembre 2015

Online collaboration, strumenti e metodologie

Per collaborare online occorrono dei servizi e degli applicativi che permettono di
utilizzarli.
Un servizio molto importante è il Cloud computing (in italiano si potrebbe tradurre con elaborazione nella nuvola, dove la nuvola simboleggia internet). Da un punto di vista tecnico, il cloud è sia uno spazio di archiviazione su server remoti messi a disposizione, gratuitamente o a pagamento, da diverse aziende, sia una serie di applicativi basati sul web, i quali cioè non richiedono l'installazione sul proprio computer, ma vengono utilizzati tramite un comune browser web.
Gli strumenti che traggono maggiore vantaggio da questi servizi sono le tecnologie mobili, una serie di dispositivi come gli smartphone e i tablet e le tecnologie che ne permettono il collegamento alla rete dati.
Questi dispositivi e i servizi ad essi collegati permettono di utilizzare strumenti come:
– le comuni applicazioni di produttività, per esempio la videoscrittura, i fogli di calcolo o le presentazioni
– i media sociali, che permettono di mettere in comunicazione gli utenti e di scambiare informazioni tra di loro
– i calendari online che, essendo condivisibili con altri, facilitano le riunioni e gli appuntamenti tra persone
– le riunioni online, dette anche videoconferenze, che danno la possibilità di incontrare altre persone per discutere e scambiarsi opinioni, senza doversi spostare fisicamente, semplicemente usando undispositivo connesso a internet e un applicativo
– gli ambienti di apprendimento online permettono di partecipare a corsi anche complessi e di poter interagire col docente senza doversi recare fisicamente presso il luogo in cui vengono erogati.

Gli strumenti di collaborazione online hanno alcune caratteristiche che ne denotano l'uso e le funzionalità:
– affinché sia possibile la collaborazione, è necessario che utenti multipli possano accedere al servizio – le attività vengono svolte real time (in tempo reale): il lavoro svolto su un file deve poter essere riutilizzato istantaneamente da altri partecipanti
– ciò che si fa deve avere diffusione su scala globale, cioè poter essere fatto ovunque e non essere confinato in una zona particolare
– infine tali attività si svolgono con accessi concorrenti cioè più persone possono accedere alla stessa risorsa e modificarla contemporaneamente.

I vantaggi della collaborazione online sono molteplici:
– più utenti possono condividere file sui quali lavorare e calendari per mezzo dei quali coordinare i propri impegni lavorativi e non solo
– le riunioni online riducono o addirittura eliminano le spese di viaggio
– vengono messi a disposizione diversi strumenti (email, VoIP, chat, videoconferenza) che facilitano la comunicazione
– la facilità di comunicazione migliora il lavoro di gruppo
– la possibilità di accedere a internet quasi ovunque, rende globale l'accesso a questi strumenti, per cui è possibile collaborare online anche in mobilità.

Il cloud computing permette a più utenti autorizzati di accedere a file e documenti condivisi, disponibili sempre e ovunque sia disponibile un accesso a internet, e con qualsiasi dispositivo, fisso o mobile.
Inoltre permette di utilizzare una serie di applicazioni che facilitano la comunicazione tra utenti, come la posta elettronica, l'instant messaging, la videoconferenza e così via. Sul cloud sono disponibili anche applicazione basate sul web, che permettono di lavorare anche senza che il software sia installato sul dipsositivo.
Utilizzare i servizi cloud ha diversi vantaggi:
– riduce i costi rispetto all'installazione degli applicativi sui dispositivi
– permette di lavorare ovunque utilizzando qualsiasi tipo di dispositivo, a condizione che sia possibile connettersi a internet
– è possibile adeguare lo spazio disponibile e le applicazioni utilizzabili in base alle esigenze, che possono variare nel corso del tempo
– le applicazione vengono aggiornate automaticamente dal gestore pertanto non devono essere modificate sui dispositivi utilizzati, riducendo i costi di manutenzione.

Il cloud computing non ha solo vantaggi, ma anche possibili rischi:
– poiché i servizi sopra accennati sono disponibili solo in presenza di un accesso a internet, che viene fornito da un provider (ISP), si dipende da esso per poter utilizzare i dati memorizzati in remoto e le applicazioni web
– è possibile che, a causa di accessi non autorizzati o di malware, i dati non siano protetti in modo ottimale
– se si verifica questa condizione, sono possibili perdite di dati.
Oltre allo spazio di archiviazione online, nel cloud è possibile utilizzare delle comuni applicazioni di produttività, simili a quelle che normalmente sono installate sui computer:
– elaboratori di testi, che permettono di scrivere documenti di testo, e possono essere utilizzati al posto di Writer o di Word
– fogli elettronici, che permettono di svolgere calcoli e funzioni su dati numerici, nonché di realizzare grafici, e che possono essere utilizzati al posto di Calc o Excel
– presentazioni multimediali, che permettono di realizzare diapositive da proiettare a un pubblico per esporre idee, e che possono essere utilizzate al posto di Impress o Powerpoint.

Tuttavia hanno delle funzionalità aggiuntive, rispetto a quelle installate in locale, di enorme importanza per la collaborazione online. In particolare permettono di:
– lavorare in più persone contemporaneamente sullo stesso file, facilitando il lavoro di gruppo e la collaborazione.
– condividere file e cartelle in modo che più persone autorizzate possano accedervi.

Esistono molti media sociali che permettono la collaborazione online, in modalità simili ma con qualche differenza:
– le reti sociali, come Facebook, Google+, Linkedin e molti altri, sono dei siti web che mettono in comunicazione i propri utenti a scopi ricreativi o professionali
– i wiki, come Wikipedia, sono dei siti web che producono conoscenza in modo collaborativo grazie ai propri utenti
– i forum e gruppi di discussione, sono dei siti web che permettono agli utenti di porre domande e dare risposte gli uni gli altri; vengono utilizzati molto da gruppi di utenti di prodotti, spesso legati al mondo dell'informatica ma non solo
– i blog, sono dei siti web in cui l'autore (blogger) scrive in modo regolare articoli generalmente tematici, che possono essere commentati dai lettori. Sono molto diffusi i blog di viaggi, quelli letterari e recentemente i blog di carattere politico
– i microblog, come Twitter, sono caratterizzati dalla lunghezza (o meglio, dalla brevità) dei messaggi normalmente entro i 140 caratteri. Hanno alcune caratteristiche che li fanno assomigliore ai blog, come la diffusione di informazioni, soprattutto di carattere politico, ed altre che li fanno assomigliare alle reti sociali (contatti tra utenti)
– le Comunità di condivisione dei contenuti sono dei siti web i cui gli utenti condividono un interesse specifico. Molto diffuse sono le comunità che condividono interesse per la fotografia, come Flickr o Picasa. Sono diffuse anche le comunità di videogiocatori.

L'apprendimento online è diventato in questi ultimi anni uno strumento di grande importanza nella formazione, soprattutto per la formazione universitaria e post universitaria, e per l'aggiornamento professionale, ma anche e sempre di più nella formazione scolastica dove si affianca all'insegnamento tradizionale in presenza, come
dimostrano le recenti esperienze anche in Italia con le classi 2.0 e con il progetto Generazione Web.
Esistono differenti ambienti di apprendimento online, per esempio un VLE è una piattaforma che mette a disposizione dei contenuti, degli strumenti di comunicazione, come la posta elettronica, la chat o la videoconferenza, e degli strumenti di collaborazione online come il forum, il wiki ed altro ancora.
Un LMS è un'applicazione generalmente basata sul web, come per esempio Moodle, che fornisce gli strumenti per amministrare corsi online.

In un ambiente di apprendimento online sono presenti alcune funzioni necessarie, come:
– il calendario, che permette di segnalare le date e gli orari degli eventi previsti, per esempio una videoconferenza o un incontro in chat
– la bacheca, nella quale inserire gli avvisi per gli studenti e le classi, o i corsisti
– la chat, che permette di comunicare in via testuale in tempo reale tra studenti o corsisti e tra docente e studenti o corsisti
– le registrazioni delle valutazioni, comunemente chiamata portfolio, in cui il docente annota i risultati dei test e lo studente o corsista può visualizzare il proprio stato o rendimento.

I dispositivi mobili da qualche tempo sono sempre più potenti e versatili e pertanto
permettono di svolgere in mobilità attività che fino a qualche anno fa erano possibili solo con computer fissi o notebook.
Uno smartphone (letteralmente: telefono intelligente) è un dispositivo mobile che da un lato permette di effettuare telefonate ed inviare brevi messaggi di testo (SMS) tramite la rete mobile, e dall'altro di connettersi a internet per utilizzarne tramite apposite
applicazioni i servizi, come la navigazione nel web, la posta elettronica, i media
sociali e così via.
Un tablet (letteralmente: tavoletta) è un dispositivo mobile, leggero e utilizzabile
tenendolo in mano, dotato di uno schermo sensibile al tocco di dimensioni maggiori
rispetto a uno smartphone (generalmente da 7' a 10') e che per questo motivo
semplifica l'utilizzo della maggior parte delle applicazioni. I tablet non permettono di
effettuare chiamate telefoniche ma tipicamente sono connessi a internet o tramite una
connessione wifi; alcuni tablet dispongono anche di un apparato radio 3/4G.

Sia i tablet che gli smartphone sono in pratica dei piccoli computer, dotati di processore, memoria di sistema e di massa, dispositivi di input/output che hanno bisogno di essere fatti interagire da uno strato software, il sistema operativo, che svolge lo stesso ruolo del sistema operativo di un computer.
I sistemi operativi più diffusi su questi dispositivi mobili, anche per il fatto di essere stati precursori, sono iOS di Apple, utilizzato esclusivamente sui dispositivi prodotti dalla casa di Cupertino, e Android di Google, che viene utilizzato così com'è o in parte modificato, da moltissime case produttrici di dispositivi, per esempio
Samsung, Sony e molte altre. Microsoft è partita in ritardo con i sistemi operativi per dispositivi mobili, per cui il ruolo di Windows in questo settore è al momento marginale.

I dispositivi mobili si connettono alla rete e a internet in particolare utilizzando delle tecnologie senza fili, al contrario di quanto avviene generalmente per i computer, che usano tecnologie cablate (ethernet).
Le più diffuse opzioni di connessione sono le seguenti:
– le reti wireless, quasi sempre di tipo Wi-fi, che sono spesso disponibili nelle abitazioni, dove l'accesso a internet avviene generalmente tramite un apparato che comprende un modem, uno switch, per le connessioni cablate, e un access point, per le connessioni wi-fi, nelle aziende ed anche in luoghi pubblici, come biblioteche, scuole o parchi
– le reti di telefonia mobile in standard 3G (di terza generazione) o 4G (di quarta generazione), che servono per la connessione telefonica e dati in mobilità.
Le reti wifi utilizzano differenti standard, che in pratica sono l'uno evoluzione del precedente. Il primo standard era l'802.11b caratterizzato da una velocità massima teorica di 11 mbps, mentre lo standard più recente è l'802.11ac, caratterizzato da una velocità massima teorica di 3 gpbs. Naturalmente queste sono le velocità a
livello di rete locale: la velocità di accesso a internet dipende da quella della connessione a internet (gateway) della rete alla quale ci si connette. Il costo di connessione tramite wifi è a carico del gestore della rete locale, quindi se ci si connette tramite la rete aziendale o pubblica, per l'utente non c'è alcun costo. Se ci si connette tramite la propria rete domestica, il costo è quello della normale connessione ADSL. Normalmente se la connessione a internet è di tipo ADSL, non ci sono limiti né temporali, né di quantità di dati scaricabili.
Le reti mobili di generazione precedente avevano velocità di connessione a internet risibili. Quelle di terza generazione (3G) hanno diversi standard e possono avere una velocità massima teorica fino a circa 42 mbps, mentre quelle di quarta generazione (4G o LTE, Long Term Evolution) hanno velocità massime teoriche fino a 3 gbps. Naturalmente queste velocità sono solo teoriche mentre quelle effettive dipendono da molteplici fattori, come le caratteristiche del dispositivo, la copertura del territorio non del tutto completa, il numero contemporaneo di accessi alla stessa cella. I costi di una connessione tramite rete mobile sono molto diminuiti rispetto a qualche tempo fa, ma sono sempre a carico del singolo utente. Inoltre, sebbene normalmente non ci siano limiti temporali alla connessione, esistono in quasi tutti i piani tariffari limiti molto ristretti nella quantità di dati scaricabili, che normalmente non possono superare 1 o 2 GB al mese.
Per motivi di sicurezza è importante utilizzare alcune misure che riducono la possibilità di furti di identità e perdite di dati quando si utilizzano dispositivi mobili.
– Il PIN (Personal Identification Number) è un codice numerico che va impostato sul dispositivo mobile per impedire ad altre persone di utilizzarlo in caso di furto o smarrimento
– effettuare copie di sicurezza dei dati è fondamentale non solo e non tanto in caso di furto (infatti generalmente i dati vengono conservati nel cloud) quanto in caso di momentanea interruzione della connessione a internet
– la connettività wireless e bluetooth andrebbe attivata solo quando necessario. Infatti, oltre a consumare maggiormente la batteria dei dispositivi, una connessione accesa se non utilizzata mette maggiormente a rischio la sicurezza perchè potrebbe essere presa di mira da malintenzionati per furto di identità o di dati.

Buona parte del successo dei dispositivi mobili dipendono dal fatto che è possibile installare, semplicemente scaricandole gratuitamente o a prezzi esigui da negozi online, moltissime applicazioni dei generi più vari.
Attualmente sui principali market place (iOS e Android) sono presenti centinaia di migliaia di applicazioni che soddisfano praticamente ogni esigenza, dal gioco al lavoro, dal tempo libero agli sport, dalle informazioni alla cultura.
Molte applicazioni permettono di ricevere direttamente sul proprio dispositivo le ultime notizie: è possibile impostare sia gli argomenti che l'intervallo di aggiornamento.
Altre applicazioni permettono di accedere alle reti sociali, come Facebook, Google+ o Twitter, e di gestire i propri contatti.
Sui dispositivi mobili le applicazioni di produttività vengono usate principalmente in casi di emergenza, dato che gli schermi sono piccoli e la tastiera virtuale è meno comoda da usare rispetto a quella tradizionale.
Tuttavia in certi casi è utile poter visualizzare ed eventualmente modificare un documento di testo, un ODF o un foglio di calcolo.
Le mappe sono una delle applicazioni più comode, dato che si parla di dispositivi mobili. Dato che molti dispositivi mobili dispongono anche di GPS integrato, le mappe hanno anche funzionalità di individuazione di percorsi e di navigatore.
Esistono migliaia di giochi per dispositivi mobili, tanto che ultimamente questi apparecchi stanno prendendo il posto delle console di gioco tra quelli preferiti dai videogiocatori, dato che permettono di giocare ovunque, per esempio durante un viaggio o in vacanza.
I dispositivi mobili, soprattutto i tablet ma anche gli smartphone con schermo di grandi dimensioni, permettono anche di leggere libri digitali, per cui esistono applicazioni per leggere ebook.

Al contrario della maggiornanza di applicazioni per computer, che vengono vendute principalmente ancora su
un supporto ottico (CD, DVD), le app per dispositivi mobili vengono distribuite esclusivamente attraverso dei negozi virtuali di applicazioni (app store). Molte di esse sono gratuite, altre sono a pagamento, ma i costi sono molto minori rispetto ai rispettivi programmi per computer.
Ogni sistema operativo ha un app store e i principali sono:
– Google Play, per il sistema operativo Android
– Apple App Store, per il sistema operativo iOS
– Windows Store, per il sistema operativo Windows Phone e Windows 8
– Amazon Appstore, per i dispositivi Amazon Kindle Fire che hanno una versione modificata di Android
– Blackberry World Store , per il sistema operativo Blackberry OS.


Per utilizzare un'applicazione, occorre prima di tutto che l'applicazione sia installata sul dispositivo. Se si tratta di un media sociale, è anche necessario disporre di un account per poterla utilizzare.
Dando per scontato quando detto sopra, per utilizzare un'applicazione di comunicazione audio/video, per esempio Skype, occorre selezionare l'icona dell'applicazione e premerla per avviarla. Fatto ciò, bisogna individuare tra i propri contatti quello con cui si desidera chiamare e verificare se è disponibile, visualizzandone lo stato. Nel caso sia disponibile, per effettuare una chiamata occorre premere il pulsante Chiama, se si desidera effettuare una videochiamata, oppure scrivere un messaggio testuale ed inviarlo.
Per utilizzare un'applicazione di media sociale, per esempio Facebook o Google+, occorre avviare la relativa applicazione ed inserire il nome utente e la password se richiesti (generalmente dopo il primo utilizzo e la relativa configurazione i dati vengono salvati e non server inserirli ad ogni nuovo avvio dell'applicazione). Una volta effettuato l'accesso si possono utilizzarne le funzionalità, per esempio leggere le notifiche, scrivere un post, caricare immagini e così via.
Per utilizzare un'applicazione di mappe, dopo aver avviato l'applicazione occorre digitare nella casella di ricerca il luogo di cui si desidera visualizzare la mappa, e utilizzare eventuali altre funzionalità, per esempio definire un percorso o utilizzare le funzioni di navigatore satellitare se disponibili.


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