mercoledì 30 aprile 2014

In.Formazione - Il nuovo bonus IRPEF 2014: tutte le novità

IL NUOVO BONUS IRPEF 2014: TUTTE LE NOVITA’.

Il bonus Irpef da 80 euro stanziato dal governo Renzi sarà riconosciuto in busta paga, a partire da maggio, senza dover fare alcuna domanda. Il credito, riservato a chi guadagna fino a 26mila euro, sarà infatti erogato direttamente dai datori di lavoro in tutti i casi in cui l'imposta lorda dell'anno è superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Lo prevede la circolare dell'Agenzia delle Entrate che fornisce le istruzioni per applicare il credito introdotto dal decreto Irpef.

Chi ha tutti i requisiti per ricevere il bonus ma non ha un sostituto d'imposta, ad esempio perché il rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potrà comunque richiederlo nella dichiarazione dei redditi per il 2014.
Ecco di seguito i principali punti su cui verterà il bonus Irpef

- I contribuenti che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente (e alcuni redditi assimilati) - al netto del reddito da abitazione principale - fino a 26 mila euro, purché l'imposta lorda dell'anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Il bonus spetta invece se l'imposta lorda è azzerata da altre categorie di detrazioni, ad esempio quelle per carichi di famiglia.


- Il credito complessivo di 640 euro, 80 euro mensili a partire da maggio, vale per i redditi fino a 24mila euro. Se il reddito supera i 24mila il bonus si riduce gradualmente fino a 26 mila. Il bonus (che non concorre alla formazione del reddito) andrà ai lavoratori dipendenti e assimilati la cui imposta lorda sia superiore all'importo della propria detrazione per lavoro dipendente. Inoltre, per espressa previsione del Decreto legge, il credito «è rapportato al periodo di lavoro nell'anno». Per questo motivo il credito dovrà essere calcolato in relazione alla durata del rapporto di lavoro, considerando il numero di giorni lavorati nell'anno.

- I sostituti d'imposta riconosceranno il credito spettante ai beneficiari a partire dalle retribuzioni erogate nel mese di maggio. Nel caso in cui ciò non sia possibile per ragioni tecniche legate alle procedure di pagamento degli stipendi, i sostituti riconosceranno il credito a partire dalle retribuzioni del mese di giugno, ma dovranno comunque assicurare al lavoratore tutto il credito spettante nel corso del 2014.

- I soggetti titolari nel corso dell'anno 2014 di redditi di lavoro dipendente, le cui remunerazioni sono erogate da un soggetto che non è sostituto di imposta, tenuto al riconoscimento del credito in via automatica, e tutti i soggetti il cui rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potranno chiedere il credito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2014, utilizzarlo in compensazione, oppure richiederlo a rimborso.

- I contribuenti che non hanno i requisiti per il ricevere il bonus, ad esempio perchè hanno un reddito complessivo superiore a 26mila euro per via di altri redditi (oltre a quelli erogati dal sostituto d'imposta), devono comunicarlo al sostituto che recupererà il credito nelle successive buste paga. Se un contribuente ha comunque percepito un credito in tutto o in parte non spettante dovrà restituirlo nella dichiarazione dei redditi.

Articolo tratto da: http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/irpef_bonus_busta_paga_agenzia_entrate/657089.shtml

Articolo riportato dalla rubrica In.Formazione - Giano ForLab
http://www.gianoforlab.it/in-formazione-il-nuovo-bonus-irpef-2014-tutte-le-novita/

venerdì 25 aprile 2014

Milano alle prese con la mobilità integrata

Negli scorsi mesi sono stati approvati nel capoluogo lombardo due innovativi progetti per la mobilità, ‘Converse’ e ‘Sistema Integrato della Mobilità’, che interagendo tra di loro, avranno come obiettivo la riduzione dell’inquinamento da mezzi pesanti in ambiente urbano, definendo strumenti e politiche di tracciamento dei veicoli merce e da cantiere, approfondendo gli studi sulle effettive emissioni nel ciclo di guida urbano.
I progetti inoltre permetteranno di gestire, tracciare ed elaborare tutti i dati per ricavare in tempo reale le percorrenze e lo stato della rete stradale. Sarà, allo stesso tempo, realizzata una cintura di venti varchi elettronici sperimentali di confine del Comune di Milano (interna alle tangenziali), che permetterà di controllare in tempo reale il carico di traffico all’ingresso, di stimarne la velocità di percorrenza e di valutare le differenti classi veicolari sulla rete cittadina.
Verrà così ad essere creata una sorta di ‘Low Emission Zone’ e tutti i dati raccolti potranno essere elaborati e utilizzati per migliorare i servizi offerti dal Portale della infomobilità del Comune di Milano, la cui realizzazione, fulcro tra i due progetti, con determinazione del 2 dicembre scorso, è stata affidata a Engeneering – Ingegneria Informatica.
Il portale sarà quindi il pinto di accesso unificato per conoscere tutto quello che riguarda la mobilità pubblica, privata e lo stato di sosta all’interno del sistema delle tangenziali di Milano.
Sarà anche individuato un sistema di riconoscimento visivo (sotto forma di vetrofanie) della classe emissiva, per una gestione a basso impatto ambientale die veicoli pesanti e da cantiere.
Questi mezzi saranno dotati di opportuni apparati di bordo, (detti On Board Unit - OBU), che permetteranno di ricostruire in tempo quasi reale la velocità media dei flussi di veicoli su ogni settore della rete stradale, arricchendo così, ulteriormente, le informazioni pubblicate sullo stesso Portale della Mobilità.

Articolo tratto dalla rubrica 'La sip@le della conoscenza' - Info Oggi del 25 aprile 2014:

http://www.infooggi.it/articolo/milano-alle-prese-con-la-mobilita-integrata/64507/

giovedì 17 aprile 2014

Primo utilizzo in campo medico in Italia dei Google Glass

Sono stati utilizzati per la prima volta in Italia presso la clinica Humanitas di Rozzano, vicino a Milano, con un primo test che porta gli occhiali di Mountain View a far parte della strumentazione utilizzata durante i corsi di emodinamica e cardiologia interventistica organizzati mensilmente dalla clinica. La responsabile dell’unità e del corso Patrizia Presbitero ha indossato le lenti per consentire agli specializzandi presenti in un’aula separata di seguire l’operazione dal punto di vista del medico che la sta effettuando.
Gli occhiali, come la stessa dottoressa Presbitero ha dichiarato, sono molto leggeri enon disturbano la visuale, durante gli interventi in sala operatoria, in quanto il piccolo visore è posizionato in alto a destra. I Glas, in maniera quasi avveniristica, possono diventare una fonte di informazioni in tempo reale: nel caso dell’anestesista, ad esempio, si possono riprodurre sul visore i dati sulla saturimetria, sul ritmo della frequenza cardiaca o sulle funzioni respiratorie; allo stesso tempo, il chirurgo potrebbe invece beneficiare di immagini radiologiche o della possibilità di di “consultare Internet” nel corso di un’operazione o di collegarsi con colleghi situati altrove per ricevere eventuali “pareri in tempo reale”. In tal senso, il primo problema da porsi è proprio quello della connessione. Nel caso in esame, sono stati fatti i test con la direzione sanitaria per l’utilizzo della connessione wi-fi in quella che di fatto era una sala operatori semplificata con meno strumentazioni mediche rispetto a quelle normali” Guardando a uno sfruttamento futuro più massiccio della soluzione bisognerà sicuramente fare le dovute verifiche sulle interferenze con le altre linee, maggiore è la quantità di tecnologia utilizzata maggiore è la possibilità che si verifichino problemi di questo genere. Altra questione su cui si dovrà lavorare è quello della riservatezza dei dati sensibili veicolati tramite le lenti e la connessione, infatti, partendo da una buona policy aziendale non dovrebbe essere troppo complicato adattare questa nuova possibilità alle leggi che tutelano la privacy.
Di sicuro, comunque, è che in atto una vera e propria rivoluzione in sala operatoria: gli occhiali si usano senza mani, non disturbano la visuale del campo operatorio e rispondono a semplici comandi vocali, o impartiti toccando le stanghette. E queste informazioni, fruibili con immediatezza – concludono gli esperti – permettono al chirurgo di prendere decisioni più tempestive, mentre la modalità di interrogazione vocale evita di contaminare la scena operatoria.

Articolo tratto dalla rubrica 'LA spir@le della conoscenza' - Info Oggi del 17/04/2014: http://www.infooggi.it/articolo/primo-utilizzo-in-campo-medico-in-italia-dei-google-glass/64195/

venerdì 11 aprile 2014

Quote di genere e pari opportunità

Dal 12 febbraio scorso è entrato in vigore il Decreto del Presidente della Repubblica n. 251 del 30 novembre 2012, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero al Ministro delegato per le pari opportunità, compiti di monitoraggio e vigilanza sull'applicazione delle quote di genere negli organi di amministrazione e controllo delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni a livello centrale, regionale e locale, costituite in Italia e non quotate sui mercati regolamentati.
Dalla medesima data il Dipartimento per le Pari Opportunità, Ufficio per gli interventi in materia di parità e pari opportunità, esercita in via esclusiva i compiti istruttori propedeutici all’esercizio delle predette funzioni.
Tale decreto in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 3 della legge 12 luglio 2011, n. 120, stabilisce i termini e le modalità di attuazione della disciplina concernente la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società, costituite in Italia, controllate ai sensi dell’articolo 2359 codice civile dalle pubbliche amministrazioni.
Le società costituite in Italia non quotate controllate ai sensi dell’articolo 2359 (primo e secondo comma) del codice civile da pubbliche amministrazioni (intendendosi per P.A. quelle definite nell’articolo 1,comma 2,del d.lgs 165/2001) dovranno prevedere nei propri statuti che la nomina degli organi di amministrazione e di controllo sia effettuata secondo modalità tali da garantire che il genere meno rappresentato ottenga almeno un terzo di ciascun organo sociale (articolo 2 DPR. 251/2012).
Il criterio delle cosiddette "quote" si applica solo per tre mandati consecutivi a partire dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore del menzionato DPR 251/2012 (12 febbraio 2013).
Per il primo mandato la quota riservata al genere meno rappresentato è pari ad almeno un quinto (20%) del numero dei componenti dell’organo (articolo 3 DPR 251/2012). Per i successivi mandati la quota da riservare al genere meno rappresentato è pari ad un terzo (33%).
Qualora venga accertato il mancato rispetto della quota il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato per le pari opportunità diffida la società a ripristinare l’equilibrio tra i generi entro 60 giorni. In caso di inottemperanza alla diffida è fissato un ulteriore termine di 60 giorni decorso il quale, ove la società non provveda ad adeguarsi, i componenti dell’organo decadono.
Il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri è la Struttura deputata ad espletare le funzioni di monitoraggio e di vigilanza sull'attuazione della normativa al fine di assicurare il raggiungimento di un’adeguata rappresentatività di genere nelle attività economiche ed una più incisiva presenza femminile nella governance delle imprese (articolo 4 del DPR 251/2012).
Tra compiti istruttori che il Dipartimento per le pari opportunità è chiamato a svolgere ci sono: il controllo della corretta applicazione delle disposizioni normative; la predisposizione dell’elenco delle società controllate da pubbliche amministrazioni nonché della composizione aggiornata degli organi societari; l’analisi delle segnalazioni sulla mancata attuazione della normativa; l’emanazione dei provvedimenti di diffida; la verifica delle diffide; l’elaborazione periodica di relazioni al Parlamento. Il decreto, attribuisce al responsabile politico delegato per le Pari Opportunità compiti di monitoraggio e vigilanza sull'applicazione delle quote di genere nei CdA delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni a livello centrale, regionale e locale, costituite in Italia e non quotate sui mercati regolamentati.
Due terzi circa dei consigli e più della metà dei collegi sindacali delle società controllate dalle Pubbliche Amministrazioni si sono adeguati al decreto “Quote di genere”, in vigore dallo scorso 12 febbraio 2013.
Questi i dati positivi dell’ampio monitoraggio, realizzato anche sulla base delle elaborazioni di Cerved PA, il portale di Cerved Group sulla Pubblica Amministrazione, che ha condotto il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio a un anno dall’approvazione del decreto “Quote di genere” che attua la legge 120 del 2011per cui le società pubbliche devono prevedere nei propri statuti che la nomina degli organi di amministrazione e di controllo (consigli di amministrazione e collegi sindacali) sia effettuata in modo da garantire al genere meno rappresentato almeno un terzo dei componenti di ciascun organo sociale. Per la prima applicazione la percentuale scende ad un quinto
Il Dipartimento per le Pari Opportunità ha attivato la casella di posta elettronica certificata segreteria.interventipariop@pec.governo.it, attraverso la quale le società ricadenti nell’ambito di applicazione del DPR (articolo 4, commi 2 e 3, del DPR 251/2012) comunicano la composizione degli organi sociali entro 15 giorni dalla data di nomina degli stessi o dalla data di sostituzione in caso di modificazione della composizione in corso di mandato.
Chiunque vi abbia interesse può altresì segnalare alla medesima casella di posta elettronica certificata la carenza di equilibrio tra i generi nella composizione degli organi sociali delle società ricadenti nell’ambito di applicazione del DPR 251/2012.


Maggiori informazioni:

http://www.pariopportunita.gov.it


Articolo tratto dalla rubrica ‘La spir@le della conoscenza’ del 11 aprile 2014:
http://www.infooggi.it/articolo/quote-di-genere-e-pari-opportunita/63921/

martedì 8 aprile 2014

Parlano del blog - La nuova nozione di identità culturale

La globalizzazione, vista come un sistematico incontro tra culture prima relativamente separate, ha notevole impatto sulla formazione dell'identità personale. La grande crisi, che coinvolge il sistema capitalistico mondiale, però sta terremotando valori e radici antiche, generando un senso profondo e diffuso di insicurezza tra la gente. In questo nuovo ciclo cosmico, si assiste al disfacimento della cosiddetta omogeneità culturale e alla sostituzione di un modello culturale multietnico, il cosiddetto ambiente Fuzzy.

Un ambiente di questo genere è quello in cui le sfumature fanno da padrone. Non più una suddivisione gerarchica tra bianco e nero, tra bene e male, tra amico e nemico. Un ambiente in cui la flessibilità è la risposta più valida al vivere sociale e umano. Certo significa scardinare modi di pensare e di vivere e questo porta con se necessariamente un po’ di paura. Per tale motivo ci si aggrappa con forza all’identità culturale, alle radici, alla tradizione. Come se fosse uno scoglio sicuro che permette la conservazione di sé stessi e della propria uniformità.

La definizione di identità e appartenenza culturale, in un mondo che negli ultimi anni ha visto velocemente incrementare i processi di scambio, connessione e interdipendenza, diventa sempre più complessa. La stessa reazione allo spaesamento e allo sradicamento è rappresentato dal bisogno delle persone di associarsi, di mettersi insieme.

Reciprocità, relazionalità, auto-organizzazione, scambio, dono, solidarietà, sono parole che riecheggiano con sempre maggiore frequenza tra le persone, come fossero parole magiche ed evocassero una forza risolutiva.

Ciò significa interagire con la retorica dell’Identità, non intesa come qualcosa di statico e declaratorio, di consolatorio e assolutorio.

L’identità è qualcosa che muta nel tempo, qualcosa che ereditiamo ma che in maggior misura dobbiamo costruire, dobbiamo guadagnarci giorno per giorno.

L’identità deve, dunque, necessariamente ibridarsi con il mutamento sociale e lo sviluppo, se non vuole cadere nella sterile rivisitazione nostalgica.

Un passo avanti in questa direzione si compie se la logica della solidarietà che presiede ai processi di sviluppo collettivo volti ad entrare nell’ambito dei principi e degli strumenti di cittadinanza attiva

Articolo apparso su:
http://www.didaweb.net/mediatori/articolo.php?id_vol=9256

lunedì 7 aprile 2014

In.Formazione - SPESOMETRO 2014: DOPPIA SCADENZA PER COMPILAZIONE ED INVIO ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE

In riferimento allo Spesometro 2014 l’Agenzia delle Entrate ha fissato una doppia scadenza: la prima decorre il 10 aprile 2014 ed è riservata esclusivamente alla comunicazione dati da parte di professionisti che liquidino mensilmente l’IVA, la seconda è invece stata spostata al 22 aprile (inizialmente era prevista al 20 aprile) e risulta valida per tutte le altre tipologie di contribuenti.
le tre categorie interessate dall’invio dello Spesometro 2014 riguardano imprese, commercianti e professionisti; per quel che concerne le imprese, i titolari devono includere operazioni di cessione dei beni e prestazioni di servizi con e senza obbligo di fattura qualora l’importo delle transazioni risulti pari o superiore a 3.600 euro. La comunicazione può essere effettuata sia in forma aggregata che analitica, indicando in quest’ultimo caso tutte le fatture emesse e ricevute.
I commercianti devono invece includere tutte le operazioni con obbligo di fattura e quelle senza obbligo di fattura che presentino un importo pari o superiore a 3.600 euro; per i professionisti non è infine prevista alcuna limitazione.
Risultano esenti dall’invio dei dati per lo Spesometro 2014 i lavoratori in mobilità, colo che utilizzano il regime dei minimi e i contribuenti che ricorrono al regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile.
L’invio dati per quel che concerne lo Spesometro 2014 può essere effettuato soltanto per via telematica. L’intera procedura può essere delegata ad un professionista abilitato.
E’ infine opportuno tenere a mente che una comunicazione mendace, infedele o omessa può comportare pesanti sanzioni pecuniarie, con minimo e massimo a coincidere rispettivamente con 258 e 2.065 euro.
Rimane in piedi la possibilità che si dia corso ad una proroga; in effetti l'Unione Nazionale Commercialisti ed Esperti Contabili ha già inoltrato richiesta di rinvio (si parla di sei mesi di proroga) ma l’Agenzia delle Entrate non ha ancora fornito una risposta in merito; l’auspicio è che comunichi la cosa nel breve, dato che la doppia scadenza è ormai prossima.
Articolo tratto da: http://news.supermoney.eu/tasse/2014/04/spesometro-2014-istruzioni-invio-e-scadenze-agenzia-delle-entrate-possibile-una-proroga-0080625.html

http://www.gianoforlab.it/in-formazione-spesometro-2014-doppia-scadenza-per-compilazione-ed-invio-allagenzia-delle-entrate/

sabato 5 aprile 2014

Interculturalità e democrazia dei saperi

Il catalogo 'E-book e dintorni' di Giano ForLab si arricchisce di una nuova risorsa informativa dal titolo 'Interculturalità e democrazia del sapere'. Questa volta ad essere affrontato è il tema della pedagogia in chiave interculturale in un'ottica di democrazia, condivisione e costruzione comune del sapere collettivo e di aprtecipazione ai processi educativi e sociali.

L’educazione interculturale diviene oggigiorno un’attitudine alla relazione con l’altro nella sua complessità umana culturale storica. Si tratta di promuovere l’incontro tra persone di culture diverse che dovranno non solo sviluppare la capacità di convivere, ma anche di interagire tra loro. Per poter raggiungere quest’obbiettivo, è necessario sul piano intellettuale riconoscere la legittimità delle differenze culturali e sul piano operativo tendere ad una convivenza che non si limita a una pacifica ignoranza o alla reciproca tolleranza. Riconoscere che tutte le culture hanno pari dignità, comporta l’apertura al confronto alla pari nel quale si rifiuta il diritto di imporsi o di costituirsi di questa o di quella come dominante. Ne consegue la fatica di superare alcune difficoltà come: una concezione di superiorità della propria cultura, il pregiudizio verso l’altro, e lo stereotipo, che degrada l’identità altrui riducendola ad una sorta di caricatura, semplificando i problemi e dimenticando il contesto attuale di riferimento.

Nell’incontro dialogico una cultura non intende negare l’altra, anzi l’apertura alla comunicazione interattiva con gli altri, l’accettazione, il rispetto, il confronto tra le diversità, il riconoscimento dell’identità culturale sono motori di sviluppo per la cultura d’appartenenza.

Temi trattati nell’e-book:

Apprendimento scolastico e comprensione
La scuola come laboratorio e luogo interculturale
Società della conoscenza per un’educazione democratica
Dimensione tecnologica della globalizzazione e società della conoscenza
Era digitale e globalizzazione: aspetti culturali e sfide educative

venerdì 4 aprile 2014

Report seminario “Con i dati tra le nuvole”

Si è svolto il 03 aprile 2014, presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna il business workshop dal titolo “Con i dati tra le nuvole”, appuntamento conclusivo del ciclo di incontri organizzati dalla Provincia di Bologna nell’ambito del progetto europeo Logical.

Di seguito un breve report discorsivo sui contenuti esposti dai relatori.
I lavori sono stati aperti dall’Assessore alle attività produttive e turismo della Provincia di Bologna, Graziano Prantoni. Nel suo intervento ha sottolineato l’interesse e l’importanza del progetto Logical che, in un momento economicamente difficile come quello attuale, si rivolge alle piccole e medie imprese per migliorare, ottimizzare e rendere più sostenibili i trasporti, sia di merci che di persone, poiché spesso, ha sottolineato, gli imprenditori sottovalutano i costi e l’importanza della logistica.
Subito dopo l’intervento di Tommaso Simeoni, rappresentante della Regione Emilia Romagna, ha riassunto e illustrato le strategie regionali per lo sviluppo di una logistica innovativa e sostenibile.
Suddividendo il settore trasporti nei comparti merci e passeggeri, Simeoni ha esposto gli interventi attuati grazie alla legge regionale 15/09 nata per incentivare i trasporti di merci su ferro e diminuire quelli su gomma, con grande risparmio energetico ed economico oltre a una sensibile riduzione dell’inquinamento.
Sul fronte passeggeri, invece, la Regione ha messo in atto una strategia che mira a ottimizzare gli spostamenti attraverso la pianificazione del viaggio con un sistema informatico che si appoggia a Google Transit e grazie alla creazione della tessera “mi muovo” che integra i servizi di trasporto locali di tutte le province della regione.
Marino Cavallo, referente per la Provincia di Bologna del progetto, ha presentato l’intero impianto di LOGICAL focalizzando l’attenzione sul tema sociologico che sottostà a tutto il progetto: la necessità di spingere persone e imprenditori a cambiare atteggiamenti e mentalità nei confronti del problema logistico. Fare passare l’idea del car sharing, fra i singoli, così come la condivisione dei servizi di spostamento merci, fra le imprese, è di fondamentale importanza per risolvere molti problemi economici ed energetici del paese è la base su cui poggiano le ricerche sviluppate con il progetto Logical.
Gli effetti di una ottimizzazione dei trasporti saranno positivi da tre punti di vista, ha sottolineato Cavallo, da quello ambientale, economico ma anche della sicurezza (meno mezzi, meno incidenti).
Partendo da questo presupposto, il cloud computing, la condivisione cioè di tecnologie e piattaforme digitali sulle quali scambiare dati relativi alla logistica per ottimizzare l’impiego dei mezzi, resta la soluzione ottimale.
A testimoniare come il Cloud Computing possa migliorare la logistica di piccole e medie imprese, l’intervento di Giuseppe Dall’Asta, ha presentato la piattaforma Cloud di Logical illustrando i punti di forza dell’utilizzo di una simile tecnologia e gli ostacoli che si trovano nel promuoverne l’utilizzo.

Infine alcuni casi di studio sono stati portati da Manuel Iori, rappresentante dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e da Lucia Mazzoni della rete ASTER (v presentazioni allegate).
Per concludere i lavori Cristina Gironimi della Provincia di Bologna, ha illustrato i dati di alcune indagini relative all’uso delle tecnologie avanzate nelle aziende del nostro paese che hanno mostrato un calo dell’uso delle ICT ma una crescita degli investimenti nel Cloud e quindi della maggior coscienza delle imprese rispetto alla necessità di una innovazione tecnologica nella direzione dell’ottimizzazione dei costi e degli sprechi.
Gabriele Manella, docente del dipartimento di Sociologia e diritto dell’Economia, ha infine chiuso il seminario rispondendo alla domanda se l’informatizzazione possa essere una via per la logistica sostenibile. La risposta è naturalmente positiva anche se c’è ancora molta strada da fare. Pur osservando il fatto che il 15% del costo di un prodotto sta nella logistica, che il trasporto su strada è ancora dominante, che gran parte delle piccole e medie imprese (che producono il 90% del PIL italiano) non ha un’organizzazione logistica interna e non condivide il servizio logistico con altre, oggi esistono i presupposti per lavorare in una direzione di sostenibilità avvicinando gli imprenditori all’idea che la sostenibilità conviene.

mercoledì 2 aprile 2014

Con i dati tra le nuvole

Prosegue il ciclo di workshop e incontri organizzato dalla Provincia di Bologna nell'ambito del progetto europeo LOGICAL: dopo il convegno internazionale, che si è tenuto a Bologna il 30 ottobre 2012, e i numerosi altri appuntamenti, fra cui un semianrio a Budrio in aprile 2013 e la presetnazione alla fiera della logistica di Moncao di Baviera nel giugno 2013, il prossimo appuntamento è il 3 aprile con il business workshop “Con i dati tra le nuvole”, appuntamento particolarmente importante perché si presenta la piattaforma informatica di servizi logistici (dalle 9 alle 11 nell’Aula del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia in Strada Maggiore 45, Bologna).

Il seminario, infatti, è l'occasione non solo per illustrare le strategie della Regione Emilia Romagna per lo sviluppo di una logistica innovativa e sostenibile, ma soprattutto per presentare l’attesa piattaforma Cloud di Logical, volta ad innovare i servizi logistici nelle piccole e medie imprese.

Nel corso dell'incontro verrà inoltre presentato il progetto Logical nel suo insieme e in particolare il cloud computing, si discuterà della domanda di servizi cloud nelle imprese e del ruolo dell'ICT, delle caratteristiche e funzionalità del cloud computing per migliorare la competitività dell'impresa, si tenterà di rispondere alla domanda se l’informatizzazione possa essere una via per la logistica sostenibile e verranno presetnati alcuni casi di studio e progetti sull'innovazione informatica dei servizi logistici.

Il business workshop è organizzato nell'ambito del progetto LOGICAL, finanziato dal programma CENTRAL EUROPE, con l'obiettivo di migliorare l’efficienza della logistica attraverso la competitività e la riduzione dei costi di transazione e la promozione di un sistema sostenibile dei trasporti. Il progetto, che ha preso avvio nell'ottobre 2011 e terminerà a maggio 2014, ha in programma lo sviluppo e la realizzazione di innovativi strumenti informatizzati di gestione della logistica delle piccole e medie imprese, che proprio dal cloud computing possono trarre i maggiori benefici.

Per informazioni sul progetto LOGICAL: www.project-logical.eu

Articolo pubbliato nella rubrica 'La spir@le della conoscenza' - Info Oggi:
http://www.infooggi.it/articolo/con-i-dati-tra-le-nuvole/63450/


Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici
Business Workshop


Programma del Seminario

Saluti e apertura dei lavori Graziano Prantoni, Assessore alle Attività produttive e Turismo della Provincia di Bologna

Introduce e coordina Giovanni Pieretti, Direttore del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia

Le strategie della Regione Emilia Romagna per lo sviluppo di una logistica innovativa e sostenibile, Giuliana Chiodini, Tommaso Simeoni, Regione Emilia Romagna

Il cloud computing: presentazione di Logical, Marino Cavallo, Staff Progetto Europeo Logical – Programma Central Europe

La domanda di servizi cloud nelle imprese e il ruolo dell'ICT, Marcella Contini, Cna Innovazione

Innovare i servizi logistici nelle piccole e medie imprese. Presentazione della piattaforma Cloud di Logical, Fabio Cartolano, Giuseppe Dall'Asta, Interporto Bologna

Le caratteristiche e le funzionalità del cloud computing per migliorare la competitività dell'impresa, Cristina Gironimi, Luigia Sampietro, Provincia di Bologna

Casi di studio e progetti sull'innovazione informatica dei servizi logistici
Manuel Iori, Università di Modena e Reggio Emilia
Lucia Mazzoni, ASTER Agenzia per lo sviluppo tecnologico dell'Emilia Romagna

Conclusioni – L'informatizzazione è una via per la logistica sostenibile? Gabriele Manella CePCiT Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia


Per informazioni:
Tiziana Rossi: segreteria.prantoni@provincia.bologna.it