domenica 30 marzo 2014

Pubblicazione dossier 'Outsourcing e gestione dei servizi archivistici e documentali'

Nel catalogo e-book on line del centro formazione Giano ForLab (www.gianoforlab.it) da oggi è possibilie acquistare il dossier 'Outsourcing e gestione dei servizi archivistici e documentali' (3 euro).

L’esternalizzazione (outsourcing) o ‘affidamento in esterno’ nasce negli Stati Uniti all’interno dell’industria automobilistica, come strumento in genere adottato per il risanamento delle strutture contabili e lo sviluppo delle attività complementari al core business.
Spandendosi rapidamente in tutti i settori produttivi affiora oggi come uno strumenti manageriale che continua a proporsi in diversi ambiti con varie applicazioni all’interno delle più svariate realtà aziendali, senza distinzione di dimensione, missione aziendale o ambito di appartenenza.
Inizialmente venivano affidate all’esterno soltanto le attività secondarie per il funzionamento fondamentale dell’impresa, ma con il passar del tempo la terziarizzazione ha riguardato grazie alla presenza di operatori sempre più qualificati e specializzati di attività concatenate in interi processi aziendali.
In particolare, il ricorso all’outsourcing nella gestione degli archivi correnti, di deposito e storici è un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto un’importanza sempre maggiore. Dai primi casi di semplice affidamento in custodia di tali fonti e materiali, per un periodo limitato nel tempo e presso i propri magazzini della documentazione prodotta da un’istituzione, di frequente dovuta all’urgenza di lavori di manutenzione nei locali di deposito della stessa, le aziende di outsourcing archivistico si sono specializzate offrendo una sempre maggiore quantità di servizi qualificati.

Nell’e-book vengono affrontate le seguenti tematiche:

- Definizione di esternalizzazione di servizi e ambiti di applicazione)
- Definizione e motivazioni alla base di una scelta di outsourcing)
- Outsourcing: Possibili applicazioni e classificazioni
- La disciplina giuridica del contratto di outsourcing
- L’outsourcing archivistico
- Il contratto di outsourcing archivistico
- Alcuni esempi di soluzioni di outsourcing archivistico del passato
- Validità e prospettive dell’outsourcing archivistico





Agenda dell’innovazione – APRILE 2014

The new collaboration age
Milano 9 aprile 2014
Unicredit Towel Hall, Via F.lli Castiglioni, angolo Don Luigi Sturzo


Le aziende oggi hanno bisogno di strumenti che permettano di collaborare in modo semplice, intuitivo e cost-effective, sia all’interno che verso l’esterno dell’organizzazione, senza limitazioni di tempo e luogo.
L’evento organizzato dal Corriere delle Comunicazioni in collaborazione con ItalTel illustrerà soluzioni tecnologiche della nuova ‘collaboration age’, che permette all’aizenda di ottimare i costi e massimizzare la condivisione di idee e informazioni.
Maggior informazioni:
www.corrieredellecomunicazioni.it




L’innovazione della Rete: tra fisico e virtuale
Giovedì 10 aprile 2014
Royal Continental Napoli, Via Partenope, 38/44, 80121 Napoli (NA)

b! – in collaborazione con Dell e VMware – affronterà assieme a voi, all'interno di un format esclusivo che avvicina gastronomia e tecnologia, come la virtualizzazione stia sempre più pesantemente pervadendo l'intero Data Center e quali soluzioni, integrazioni e best practice sia possibile adottare per innovare il Networking.
Supportati da testimonial di eccezione, parleremo: della convergenza infrastrutturale, anche nel fabric, di soluzioni modulari che permettano di integrare LAN e SAN, di virtualizzazione della rete e dell'importanza di avere soluzioni hardware e software integrate.
Maggiori informazioni:
www.soiel.it

sabato 29 marzo 2014

GLOSSARIO ANTI-CONTRAFFAZIONE

Abbandono (del brevetto): possibilità per il titolare di un brevetto di lasciare che il titolo decada come conseguenza del mancato pagamento delle tasse di rinnovo.

Applicazione industriale: requisito di brevettabilità, in virtù del quale l'oggetto di un'invenzione deve poter essere fabbricato o utilizzato nell'industria (di qualsiasi genere, compresa quella agricola).

Assegnatario: il titolare di un diritto di proprietà industriale.

Attività inventiva: requisito di brevettabilità, in virtù del quale un'invenzione non deve risultare in modo evidente dallo stato della tecnica per una persona esperta del ramo.

Autonomia (dell'invenzione): non dipendenza di un'invenzione da un brevetto attivo altrui.

Autore: la persona fisica inventore di un brevetto o di una nuova varietà vegetale, o ideatore di un disegno o modello (o, in ambito di diritto d'autore, di un'opera di ingegno).

Brevetto: titolo di proprietà industriale attraverso il quale è possibile tutelare, per un periodo di tempo limitato, un'invenzione. Possono costituire oggetto di brevetto le invenzioni industriali, i modelli di utilità o le nuove varietà vegetali.

Brevetto comunitario: proposta della Commissione Europea (attualmente in discussione tra gli Stati membri) per la creazione di un titolo brevettuale unico valido contemporaneamente in tutti i paesi dell'Unione, analogamente a quanto già accade per marchi e disegni e modelli comunitari.

Brevetto dipendente: invenzione che non può essere concretizzata senza violare un brevetto ancora in vita e di proprietà di un terzo. Questa circostanza determina la necessità di ottenere l'autorizzazione del possessore della precedente invenzione brevettata per realizzare l'invenzione.

Brevetto europeo: brevetto per invenzione industriale che si ottiene a seguito di una procedura unificata di deposito, esame e concessione amministrata dall'EPO, che permette di ottenere un brevetto negli Stati membri dell'Organizzazione Europea dei Brevetti designati dal richiedente. I brevetti europei conferiscono al titolare, fatto salvo per gli Stati membri per i quali si richiede espressamente l'esclusione, una volta espletata la procedura di convalida nazionale, i medesimi diritti che deriverebbero da un brevetto nazionale ottenuto negli stessi Stati.

Capacità distintiva: requisito che un segno distintivo deve possedere per poter essere registrato come marchio, definibile come la capacità intrinseca del marchio di rendere i prodotti o servizi di un'impresa distinguibili da quelli di altre imprese.

Certificato complementare di protezione: titolo rilasciato dall'UIBM che permette di estendere la durata della protezione dei brevetti sui prodotti medicinali o fitosanitari, dopo la scadenza dei 20 anni dal primo deposito, per un ulteriore periodo che non può comunque superare i 5 anni. L'introduzione dei certificati complementari di protezione è giustificata dalla necessità, per i prodotti medicinali e fitosanitari, di attendere molti anni dalla data di presentazione della domanda di brevetto a quella di rilascio della prima autorizzazione all'immissione in commercio, il che andrebbe a ridurre drasticamente la possibilità di sfruttamento esclusivo dell'invenzione.

Cessione: trasferimento permanente (normalmente a fronte di un corrispettivo) della proprietà di un titolo di proprietà industriale da un soggetto a un altro. Per essere opponibile ai terzi, la cessione deve essere trascritta presso l'UIBM.

Classificazione internazionale dei brevetti: sistema di catalogazione dei brevetti, definito in base alla Convenzione di Strasburgo del 1971 e adottato da oltre 100 stati ad aprile 2010, che fornisce un sistema gerarchico di sigle internazionali per la classificazione dei brevetti in base all'ambito tecnologico di appartenenza. La classificazione internazionale dei brevetti viene aggiornata ogni 5 anni, e attualmente conta circa 70.000 voci.

Codice della Proprietà Industriale: decreto legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005 che (insieme al relativo decreto del regolamento attuativo n.33 del 13 gennaio 2010), raccoglie e razionalizza la legislazione italiana in materia di proprietà industriale, oltre a prevedere la semplificazione normativa ed il coordinamento delle fonti nazionali e comunitarie.

Concessione del brevetto: atto mediante il quale l'amministrazione nazionale o l'EPO certifica la sussistenza dei requisiti di brevettabilità dell'invenzione oggetto di una domanda di brevetto, e riconosce il titolo al richiedente.
Consiglio Nazionale Anti-Contraffazione: Organo (istituito dalla l.99 del 2009) presieduto dal Ministro dello Sviluppo Economico con funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento delle azioni strategiche intraprese da ogni amministrazione, al fine di migliorare l'insieme dell'azione di contrasto della contraffazione a livello nazionale.

Contraffazione: violazione di un diritto di proprietà industriale appartenente a terzi, che si può sostanziare nella vendita, produzione, impiego o importazione di prodotti o servizi coperti dal titolo stesso senza l'autorizzazione del titolare.

Convalida (del brevetto): processo mediante il quale il titolare di un brevetto europeo ottiene i corrispondenti brevetti nazionali negli Stati membri dell'EPO da lui designati in sede di presentazione della domanda.
Convalida (del marchio): norma che prevede che il titolare di un marchio che tollera per 5 anni l'impiego da parte di terzi di un marchio posteriore registrato, uguale o simile al suo, non può né chiedere la nullità del marchio posteriore, né impedirne l'uso per i prodotti o servizi in relazione ai quali detto secondo marchio è stato usato.

Conversione di un marchio: facoltà, esercitabile in caso di rifiuto della domanda di marchio comunitario o di annullamento dello stesso, in virtù di norme sussistenti in uno solo o più stati dell'UE, di poter depositare, per il medesimo marchio, delle domande nazionali, negli altri paesi comunitari che assumono la data di deposito della originale domanda comunitaria.

Copyright: istituto anglosassone corrispondente al diritto d'autore.

Decettività (del marchio): capacità del marchio di ingannare il consumatore, causata dal modo in cui il marchio stesso viene utilizzato dal titolare per i prodotti o servizi per i quali è registrato, o anche dalla natura del marchio.

Descrizione (dell’invenzione): parte della domanda di brevetto in cui vengono messi in risalto (anche con il supporto di disegni) il problema tecnico e la soluzione proposta dall’invenzione.

Descrizione (provvedimento cautelare): provvedimento richiedibile al giudice da parte del titolare di un diritto di proprietà industriale che si ritiene violato, e consistente nell’acquisizione di informazioni circa gli oggetti costituenti la violazione del diritto stesso.

Denominazione di origine: diritto di proprietà industriale che tutela l’utilizzo del nome di un paese, una regione o una località quando sia adottato per designare un prodotto che ne è originario e le cui qualità, reputazione o caratteristiche siano dovute esclusivamente all’ambiente geografico di origine.

DGLC-UIBM: Direzione Generale Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Direzione Generale del Ministero dello Sviluppo Economico istituita dal DPR 197/2008, con competenze in materia di tutela della proprietà industriale e lotta alla contraffazione, incluse quelle di concessione e rinnovo di titoli di proprietà industriale.
Diritto d’autore: terminologia legale che descrive i diritti riconosciuti ai creatori di opere letterarie o artistiche. I tipi di opere protette dal diritto d’autore sono: lavori letterari come racconti, poesie, commedie, relazioni, giornali e programmi per elaboratori, banche dati, opere cinematografiche, composizioni musicali e coreografiche, lavori artistici come quadri, dipinti, fotografie e scultura, architettura, lavori pubblicitari, mappe e disegni tecnici.

Disegno: l’aspetto (bidimensionale), in termini di caratteristiche della forma, della struttura, delle linee, dei contorni, dei colori, dei materiali e dell’ornamento, di un prodotto intero o di una sua parte, dove per prodotto si intende un oggetto industriale o artigianale, eventualmente inclusi i componenti destinati all’assemblaggio per formare il prodotto complesso, gli imballaggi, i simboli grafici, i caratteri topografici e le presentazioni.

Domanda internazionale di brevetto: procedura stabilita dal PCT e amministrata dalla WIPO-OMPI che consente di semplificare le procedure per l’ottenimento di un brevetto negli oltre 140 paesi aderenti. Attraverso la domanda internazionale di brevetto, l’esame formale, la ricerca documentale internazionale e (facoltativamente) l’esame internazionale preliminare, sono effettuati una volta sola per tutti i Paesi durante la fase internazionale della procedura, anche se il rilascio del brevetto resta di esclusiva competenza dell’Ufficio nazionale (o regionale) designato

EPO-UEB: European Patent Office - Ufficio Europeo dei Brevetti. L'ufficio internazionale incaricato di ricevere e valutare le domande di brevetto europeo. É il braccio operativo dell'Organizzazione Europea dei Brevetti, l’Organizzazione internazionale stabilita dalla Convezione Europea sui Brevetti, in vigore dal 1977 e che al 2010 conta 40 Paesi membri.

Esame (della domanda di brevetto): procedura attraverso la quale l’amministrazione (Ufficio Nazionale o EPO) verifica la sussistenza dei requisiti formali e sostanziali di una domanda di brevetto al fine di conferire ovvero rifiutare la concessione del titolo.

Esaminatore: funzionario incaricato dell’esame della domanda di brevetto. All’interno dell’EPO, gli esaminatori che lavorano alla divisione ricerca sono incaricati di effettuare le ricerche di anteriorità .
Esaurimento (dei diritti di proprietà industriale): principio in base al quale un diritto di proprietà industriale non può più essere fatto valere dal proprietario una volta che il bene sul quale questi diritti sono goduti viene commercializzato.

Estensione del brevetto: possibilità per il depositario di una domanda di brevetto nazionale di richiedere, entro il termine di 12 mesi a decorrere dalla data di deposito della prima domanda di brevetto, la protezione all’estero.

Estensione della protezione del marchio: possibilità per il titolare di un marchio nazionale o comunitario di proteggere lo stesso segno distintivo all’estero o all’esterno dell’UE, mantenendo la priorità , attivando una specifica procedura entro un periodo di sei mesi a decorrere dalla data della prima domanda di registrazione. Sia una domanda di marchio nazionale che una domanda di marchio comunitario, ovvero un marchio comunitario registrato, possono essere utilizzati come base per estendere la protezione a livello internazionale attraverso una domanda di registrazione internazionale.

Famiglia di brevetti: tutte le domande di brevetto e/o i brevetti concessi che fanno capo ad una singola invenzione e coprono differenti regioni geografiche.

Indicazioni geografiche: diritto di proprietà industriale che tutela l'utilizzo del nome di un paese, una regione o una località quando sia adottato per designare un prodotto che ne è originario e le cui qualità, reputazione o caratteristiche sono dovute essenzialmente all'ambiente geografico di origine.

Industrialità: v. applicazione industriale.

Informazioni aziendali riservate: si intendono informazioni aziendali ed esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali soggette al legittimo controllo del detentore, ove tali informazioni siano segrete, abbiano valore economico in quanto segrete e siano sottoposte a misure adeguate a mantenerle segrete.

Inibitoria: provvedimento richiedibile al giudice da parte del titolare di un diritto di proprietà industriale che si ritiene violato e consistente nell'ordine di cessare il comportamento lesivo degli altrui diritti, e possibile definizione di una somma dovuta in caso di successiva violazione.

Inventore: la persona fisica che ha concepito l'invenzione oggetto di un brevetto.

Invenzione: soluzione nuova ed originale di un problema tecnico. Può essere oggetto di brevetto, qualora non concerna metodi per il trattamento chirurgico, terapeutico o di diagnosi del corpo umano o animale, oppure razze animali e i procedimenti essenzialmente biologici per l'ottenimento delle stesse.

Invenzione congiunta: invenzione realizzata da un gruppo di lavoro composto da più persone, che come tale darà luogo alla menzione di più persone come inventori, e/o a una situazione di contitolarità.

Invenzione d'azienda: particolare tipologia di invenzioni dei dipendenti, ottenuta nell'esecuzione di un rapporto di lavoro in cui l'attività inventiva non è l'oggetto di tale rapporto. Come conseguenza, titolare del diritto di brevetto è il datore di lavoro, ma il lavoratore-inventore ha diritto (qualora il datore di lavoro ottenga il brevetto) anche ad un equo compenso, oltre che ad essere riconosciuto autore.

Invenzione di servizio: particolare tipologia di invenzioni dei dipendenti, ottenuta nell'esecuzione di un rapporto di lavoro in cui l'attività inventiva è prevista come oggetto del rapporto, e a tale scopo retribuita. Come conseguenza, titolare del diritto di brevetto è il datore di lavoro, mentre all'autore del trovato è riservato il diritto di esserne riconosciuto autore.

Invenzione occasionale: particolare tipologia di invenzioni dei dipendenti, che, pur rientrando necessariamente nel campo di attività del datore di lavoro, non ha un rapporto immediato con le mansioni del dipendete. In questi casi, il diritto ad ottenere il brevetto sull'invenzione spetta al lavoratore, ma la legge attribuisce al datore di lavoro una opzione legale per l'acquisto del brevetto.

Invenzioni dei dipendenti: invenzioni ottenute nell'esecuzione di un rapporto di lavoro, oppure dai dipendenti di una azienda. Esse si suddividono in invenzioni di servizio, invenzioni d'azienda e invenzioni occasionali.

Invenzioni militari: invenzioni ritenute, a giudizio insindacabile della DGLC-UIBM, di interesse militare, e come tali espropriate nel periodo di segretezza della domanda di brevetto.

Liceità: requisito di brevettabilità che impone che l'attuazione dell'invenzione non sia contraria all'ordine pubblico o al buon costume.

Licenza: accordo contrattuale in base al quale il titolare di un diritto di proprietà industriale (licenziante) autorizza un terzo (licenziatario) ad utilizzare l'oggetto della privativa, in genere a fronte del pagamento di un corrispettivo (royalty).

Licenza esclusiva: licenza che implica l'impegno del licenziante a non fabbricare o commercializzare il prodotto brevettato (o a non utilizzare il marchio, o a non utilizzare il disegno o modello) nel territorio del licenziatario, direttamente o tramite la concessione di licenze a terzi.

Licenza obbligatoria: norma che impone al titolare del brevetto (o della domanda) di concedere una licenza per mancata o insufficiente attuazione dell'invenzione brevettata, o, nel caso di invenzioni dipendenti, per mancata concessione in licenza del titolo principale a condizioni eque. La licenza obbligatoria può essere richiesta solo da chi provi di essersi preventivamente rivolto al titolare del brevetto e di non aver potuto ottenere da questi una licenza contrattuale a eque condizioni.

Limitazione: possibilità per il titolare di un brevetto di ridurre l'ambito di protezione originariamente concesso, tramite apposita domanda da sottoporre all'UIBM.

Mandatario: esperto iscritto all’Albo dei Consulenti in Proprietà Industriale e abilitato a svolgere per conto di persone fisiche o giuridiche gli adempimenti previsti dalle norme che regolano i servizi attinenti alla gestione dei titoli di proprietà industriale, inclusa la rappresentanza presso gli uffici competenti in sede di presentazione della domanda, pagamento delle tasse di rinnovo, etc.

Marchio: titolo di proprietà industriale che protegge i segni distintivi finalizzati a contraddistinguere i prodotti o servizi di un’impresa dai prodotti e servizi delle altre imprese.

Marchio collettivo: insieme di segni e indicazioni che nel commercio possono servire a definire/garantire l’origine (la provenienza geografica), la natura, o la qualità di determinati prodotti o servizi. I soggetti che ottengono la registrazione di detti marchi hanno la facoltà di concedere l’uso dei marchi stessi a produttori o commercianti che evidentemente dovranno, nell’utilizzo, attenersi ad un regolamento specifico.

Marchio comunitario: marchio registrato presso l’OHIM-UAMI conformemente alle condizioni stabilite nei regolamenti sul marchio comunitario, che conferisce al titolare un diritto esclusivo nei 27 Stati membri dell’Unione europea.
Marchio debole: marchio caratterizzato da una capacità distintiva relativamente bassa, in quanto necessita di un limitato sforzo di astrazione per essere associato al prodotto a cui si riferisce.

Marchio di colore: marchio costituito da una particolare tonalità di colore che funge da segno distintivo. In sede di registrazione della domanda, è necessaria l’indicazione del codice internazionale del colore.

Marchio di fantasia: marchio che utilizza termini privi di significato per indicare un prodotto.

Marchio di forma: marchio costituito dalla forma dei prodotti e dalle loro confezioni.

Marchio espressivo: marchio che richiama il nome del prodotto attraverso nomi o simboli attinenti ad esso.

Marchio figurativo: marchio costituito da elementi grafici o figurativi accompagnati o meno da elementi verbali.

Marchio forte: marchio caratterizzato da una capacità distintiva relativamente alta, in quanto necessita di un elevato sforzo di astrazione per essere associato al prodotto a cui si riferisce.

Marchio olfattivo: marchio costituito dalla percezione di una particolare fragranza. Sebbene tale particolare categoria di segni distintivi non sia escludibile a priori dalla tutela, la difficoltosa rappresentabilità grafica del marchio olfattivo pone degli oggettivi problemi quanto alla sua registrabilità.

Marchio sonoro: marchio costituito da un suono utilizzato come segno distintivo. La rappresentabilità grafica del marchio sonoro non può essere fornita mediante una semplice indicazione della successione delle note, ma deve essere assicurata in maniera precisa e inequivocabile, come tramite un pentagramma diviso in battute, chiave musicale, pause, etc.

Marchio verbale: marchio costituito da lettere o numeri arabi o romani in carattere da stampa normali.
Menzione di riserva: segno utilizzato sulle topografie di prodotti a semiconduttori, composto dal segno “T” racchiuso da un cerchio, dalla data in cui, per la prima volta, la topografia è stata oggetto di sfruttamento commerciale e dal nome del titolare dei diritti sulla topografia, e utilizzato principalmente al fine di informare la collettività che la topografia contenuta nel prodotto è protetta.

Modello: l’aspetto (tridimensionale), in termini di caratteristiche della forma, della struttura, delle linee, dei contorni, dei colori, dei materiali e dell’ornamento, di un prodotto intero o di una sua parte, dove per prodotto si intende un oggetto industriale o artigianale, eventualmente inclusi i componenti destinati all’assemblaggio per formare il prodotto complesso, gli imballaggi, i simboli grafici, i caratteri topografici e le presentazioni.
Modello di utilità: invenzione, tutelabile per 10 anni al massimo, in cui l’idea inventiva si sostanzia nel fornire a macchine o parti di esse, a strumenti, utensili od oggetti di uso in genere, particolare efficacia o comodità di applicazione o d'impiego.

Nome a dominio: codice mnemonico che agevola l'accesso ad una o più risorse di rete caratterizzate da un indirizzo numerico, così come specificato dall'Internet Protocol Suite.

Non ovvietà : v. attività inventiva.

Novità (brevetto): requisito di brevettabilità, che impone che un'invenzione non sia ricompresa nello stato della tecnica.

Novità (marchio): requisito che un segno distintivo deve possedere per poter essere registrato come marchio, definibile come l'assenza sul mercato di prodotti o servizi contraddistinti da segno uguale o simile.

OHIM-UAMI: Office for the Harmonization of the Internal Market - Ufficio per l'Armonizzazione del Mercato Interno. Autorità ufficiale della Comunità Europea con sede ad Alicante che si occupa delle procedure di registrazione relative ai marchi comunitari e ai disegni e modelli comunitari.

Omogeneità: requisito di tutela delle nuove varietà vegetali, che si sostanzia nella sufficiente uniformità nei suoi caratteri pertinenti e rilevanti ai fini della protezione, con riserva della variazione prevedibile in conseguenza delle particolarità attinenti alla sua riproduzione sessuata ed alla sua moltiplicazione vegetativa.

OMPI-WIPO: World Intellectual Property Organisation - Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale. Agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra che ha per obiettivo la promozione della Proprietà Intellettuale a livello mondiale, oltre che la gestione del Trattato PCT (Patent Cooperation Treaty), dell'Accordo di Madrid sui marchi e dell'Accordo di Locarno sui disegni o modelli e di numerosi altri trattati o accordi in materia di proprietà industriale.

Onere di attuazione: norma correlata al diritto di brevetto, che impone al titolare di attuare l'invenzione in misura tale da non risultare in grave sproporzione con i bisogni del paese, pena la suscettibilità di licenza obbligatoria dopo tre anni dalla data di rilascio del brevetto.

Opposizione (marchio): procedimento, finalizzato a prevenire la concessione di un marchio, che può essere avviato da parte di alcuni particolari soggetti legittimati (i titolari dei diritti violati dalla registrazione del marchio richiesto) di fronte all'UIBM, nel caso di marchi registrati anteriori identici o simili per prodotti identici o affini, e nell'ipotesi di mancanza di consenso alla registrazione dagli aventi diritto nel caso di ritratti di persone, nomi e segni notori.

Originalità: v. attività inventiva.

PATLIB o Patent Library: biblioteca, accreditata presso l’UEB, istituita per diffondere informazioni sul panorama brevettuale esistente, promuovere la cultura brevettuale e sensibilizzare nei confronti della tutela della Proprietà Industriale.

PCT Patent Cooperation Treaty: trattato multilaterale gestito dalla WIPO-OMPI che istituisce una procedura unificata finalizzata a rendere più agevole l’ottenimento di una protezione per le proprie invenzioni negli Stati aderenti, in quanto permette che un’unica domanda internazionale abbia gli stessi effetti di una domanda nazionale per gli Stati designati.

PIP Patent Information Point: nascono nel 1999 sempre da un accordo fra gli uffici brevetti nazionali e l’EPO. I PIP affiancano i Patlib nell'assistenza alle imprese e agli utenti in materia brevettuale offrendo una prima consulenza, supportando gli interlocutori anche nella valutazione economico-finanziaria dei titoli brevettuali. Dispongono esclusivamente di banche dati online ma al contrario dei Patlib non possono condurre ricerche di anteriorità o traduzioni.

Pirateria: illeciti commessi in violazione del diritto d’autore.

Preuso (brevetto): diritto in favore del preutente, ossia di colui che nei dodici mesi antecedenti il deposito di una domanda (o la data di priorità ) di un brevetto da parte di terzi, abbia già utilizzato nella propria azienda la stessa invenzione. Costui può continuare ad usare l’invenzione, ma solo nei limiti del preuso stesso.

Preuso (marchio): utilizzo di un marchio precedentemente alla sua registrazione da parte del preutente o di terzi. Il preuso può consentire di inibire l'uso del marchio (nell'ambito dell'uso generale o locale e nell'ambito dello stesso genere di prodotti) anche nei confronti di chi, successivamente, abbia ottenuto la registrazione per lo stesso segno, ma solo se il marchio preusato è idoneo a togliere al successivo il requisito della novità e si riferisce a prodotti uguali o affini e non eterogenei. D'altra parte invece, qualora il preutente abbia tollerato l'utilizzo del marchio posteriore per cinque anni, egli non potrà successivamente chiederne l'annullamento.

Priorità (diritto di - brevetto): possibilità per l’inventore di brevettare, entro 12 mesi dalla data di deposito di una domanda di brevetto, la stessa invenzione in paesi esteri, beneficiando della data di priorità del primo deposito rispetto ad eventuali altre domande e/o divulgazioni per la stessa invenzione. Il diritto di priorità è stato introdotto dalla Convenzione internazionale di Parigi del 1883 per la protezione della proprietà industriale.

Priorità (diritto di – marchio o disegno/modello): possibilità per colui che abbia effettuato un deposito di marchio o di un disegno o modello di effettuare un ulteriore deposito in paesi esteri, entro 6 mesi dalla prima data di deposito, per lo stesso marchio o per la stesso modello o disegno, beneficiando della data di priorità del primo deposito rispetto ad eventuali altre domande e/o divulgazioni per la stessa invenzione. Il diritto di priorità è stato introdotto dalla Convenzione internazionale di Parigi del 1883 per la protezione della proprietà industriale.

Privativa per nuova varietà vegetale: particolare fattispecie di tutela brevettuale. Può costituire oggetto del diritto per una nuova varietà vegetale un insieme vegetale di un taxon botanico del grado più basso conosciuto che, conformandosi integralmente o meno alle condizioni previste per il conferimento del diritto di costitutore può essere; a) definito in base ai caratteri risultanti da un certo genotipo o da una certa combinazione di genotipi; b) distinto da ogni altro insieme vegetale in base all'espressione di almeno uno dei suddetti caratteri; c) considerato come un'entità rispetto alla sua idoneità a essere riprodotto in modo conforme.

Proprietà industriale: l’insieme dei titoli di protezione delle attività intellettuali che afferiscono alla sfera commerciale-produttiva (brevetti, marchi, modelli di utilità, disegni e modelli, topografie di prodotti a semiconduttori, nuove varietà vegetali, indicazioni geografiche, denominazioni di origine, informazioni aziendali riservate).

Proprietà intellettuale: l’insieme dei titoli di protezione delle attività intellettuali che afferiscono alla sfera artistico-espressiva, riconducibili essenzialmente al diritto d’autore. Nel linguaggio comune, spesso per proprietà intellettuale si intendono sia il diritto d’autore che la proprietà industriale.

Rapporto di ricerca: documento elaborato dall'esaminatore di brevetti al termine della ricerca di anteriorità, che raccoglie gli eventuali documenti che anticipano il contenuto dell'invenzione oggetto della domanda.

Rappresentabilità grafica: requisito che un segno distintivo deve possedere per poter essere registrato come marchio, che si sostanzia nella suscettibilità del segno di essere rappresentato graficamente.

Registro brevetti e marchi: banca dati nazionale della DGLC-UIBM che raccoglie tutte le informazioni relative alle domande di titoli di proprietà industriale depositate in Italia.

Ricerca di anteriorità: ricerca che viene effettuata nello stato della tecnica per rinvenire eventuali precedenti dell'invenzione al fine di accertare le effettive differenze o le novità dell'invenzione rispetto allo stesso stato della tecnica anteriore, e che si conclude con un rapporto di ricerca e spesso con un'opinione circa la brevettabilità del trovato.

Rinuncia: possibilità di cui può avvalersi il titolare di un marchio o brevetto che consiste nella volontaria auto-privazione del diritto, da effettuarsi mediante la presentazione dell'apposita istanza all'UIBM.

Ritiro (della domanda): possibilità di cui può avvalersi il depositante di una domanda di brevetto o marchio che consiste nella volontaria rinuncia al conferimento del titolo e nell'interruzione della procedura di esame.

Rivendicazioni: sezione della domanda di brevetto in cui si delimita l'ambito di protezione garantito dal brevetto stesso. Nel contenzioso sui brevetti interpretare le rivendicazioni è, generalmente, il primo passo per valutarne la validità o l'avvenuta violazione.

Royalty: compenso riconosciuto al titolare di un diritto di proprietà industriale, effettuato nell'ambito di un contratto di licenza, con lo scopo di poter sfruttare il bene oggetto del diritto per fini commerciali.

Segni distintivi: segni attraverso i quali le imprese si rendono riconoscibili, come il marchio (che identifica i prodotti o servizi) l'insegna (che identifica i luoghi dove si svolge l'attività di impresa), la ditta o la denominazione o ragione sociale (che identificano il nome sotto il quale l'imprenditore svolge la sua attività).

Sequestro: provvedimento richiedibile al giudice da parte del titolare di un diritto di proprietà industriale che si ritiene violato, e consistente nella requisizione di alcuni o di tutti gli oggetti costituenti violazione del diritto, dei mezzi adibiti alla loro produzione e degli elementi di prova concernenti la denunciata violazione.

Stato della tecnica: l'insieme delle informazioni rese accessibili sul territorio nazionale e all'estero mediante una descrizione scritta o orale, un'utilizzazione o qualsiasi altro mezzo di comunicazione.

Sufficiente descrizione: requisito che una domanda di brevetto deve possedere perché il titolo sia concesso che prevede che l'invenzione sia descritta in modo sufficientemente chiaro e completo affinché ogni persona esperta del ramo possa attuarla; la domanda deve essere inoltre contraddistinta da un titolo corrispondente al suo oggetto.

Titolare del brevetto: persona o soggetto giuridico a cui è intestato il brevetto, e che in virtù di ciò è titolato ad esercitare la privativa ad esso connessa.

Topografie di prodotti a semiconduttori: titolo di privativa industriale su una serie di disegni correlati, comunque fissati o codificati, rappresentanti lo schema tridimensionale degli strati di cui si compone un prodotto a semiconduttori, nella quale serie ciascuna immagine riproduce in tutto o in parte una superficie del prodotto a semiconduttori in uno stadio qualsiasi della sua fabbricazione. Possono costituire oggetto di diritti esclusivi (sulla base della specifica domanda di registrazione) le topografie risultanti dallo sforzo intellettuale creativo del loro autore, che non siano comuni o familiari nell'ambito dell'industria dei prodotti a semiconduttori.

Trascrizione: pubblicità opponibile a terzi di un trasferimento o cessione di un diritto di proprietà industriale. Essa è obbligatoria per tutti gli atti che trasferiscono o modificano i diritti sui titoli di proprietà industriale, sia a titolo gratuito che a titolo oneroso, e va notificata all'UIBM o all'ufficio brevetti e marchi di una qualsiasi Camera di Commercio.

Trasferimento (di un titolo di proprietà industriale): v. cessione

UAMI-OHIM: Ufficio per l'Armonizzazione del Mercato Interno - Office for the Harmonisation of the Internal Market. Autorità ufficiale della Comunità Europea con sede ad Alicante che si occupa delle procedure relative ai marchi comunitari e ai disegni e modelli comunitari registrati.

UEB-EPO: Ufficio Europeo dei Brevetti - European Patent Office. L'ufficio internazionale incaricato di ricevere e valutare le domande di brevetto europeo. E' il braccio operativo dell'Organizzazione Europea dei Brevetti, l'Organizzazione internazionale stabilita dalla Convezione Europea sui Brevetti, in vigore dal 1977 e che al 2010 conta 40 Paesi membri.

Unitarietà dei segni distintivi: norma che vieta di adottare come ditta, denominazione o ragione sociale, insegna e nome a dominio aziendale un segno uguale o simile all'altrui marchio se, a causa dell'identità o dell'affinità tra l'attività di impresa dei titolari di quei segni ed i prodotti o servizi per i quali il marchio è adottato, possa determinarsi confusione per il consumatore.

Valutazione economica dei brevetti: griglia di analisi sviluppata in collaborazione fra il Ministero dello Sviluppo Economico, Crui, e l’Associazione Bancaria Italiana attraverso la quale viene data un'indicazione, condivisa, sul possibile valore economico di un brevetto.

Varietà Vegetale: insieme vegetale di un taxon botanico del grado più basso conosciuto che, conformandosi integralmente o meno alle condizioni previste per il conferimento del diritto di costitutore, può essere:
a) definito in base ai caratteri risultanti da un certo genotipo o da una certa combinazione di genotipi;
b) distinto da ogni altro insieme vegetale in base all'espressione di almeno uno dei suddetti caratteri;
c) considerato come un'entità rispetto alla sua idoneità a essere riprodotto in modo conforme. (Art. 100 Codice della Proprietà Industriale)

Volgarizzazione (del marchio): fenomeno attraverso il quale il marchio diviene, a causa dell'attività o dell'inattività del suo titolare, denominazione generica del prodotto o del servizio perdendo così la sua capacità distintiva e comportando così la decadenza del marchio stesso.

WIPO-OMPI: World Intellectual Property Organisation - Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale. Agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra che ha per obiettivo la promozione della Proprietà Intellettuale a livello mondiale, oltre che la gestione del Trattato PCT (Patent Cooperation Treaty), dell'Accordo di Madrid sui marchi e dell'Accordo di Locarno sui disegni o modelli e di numerosi altri trattati o accordi in materia di proprietà industriale.


FONTE:
Ministero per lo sviluppo economico
http://www.uibm.gov.it

Lotta alla contraffazione per la difesa del Made in Italy

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), ha da poco avviato un programma per sensibilizzare i cittadini e contribuire al miglioramento della “percezione sociale” sulla Proprietà Industriale e sul contrasto al fenomeno della contraffazione nei consumi. Tale iniziativa, promossa dallo stesso Mise, Direzione generale Lotta alla contraffazione-UIBM, è realizzata grazie anche al supporto del Dipartimento dell’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’iniziativa è rivolta ai gruppi di associazioni nazionali di consumatori ed utenti iscritte nell’elenco di cui all’articolo 137 del D.Lgs. 6 settembre 2005, n. 206, con l’obiettivo di coinvolgere direttamente e attivamente, il cittadino-consumatore nella lotta alla contraffazione.
La campagna si svilupperà, nei prossimi mesi, attraverso spot televisivi e radiofonici ed una presenza articolata su diversi mezzi di comunicazione. La presentazione ai media è definibile allo stesso tempo come occasione di diffusione dei dati riguardanti il mercato interno della contraffazione e il suo impatto sull'economia nazionale, elaborati dal Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in collaborazione con la Fondazione Censis.

‘Contraffare’ significa in senso lato riprodurre un bene in modo tale che venga scambiato per l’originale. Il termine va messo in relazione ai titoli di proprietà industriale. ‘Contraffare’ significa quindi più propriamente produrre, importare, vendere o impiegare prodotti o servizi coperti da un titolo di proprietà industriale (marchio, brevetto, disegno/modello) senza l’autorizzazione del titolare. La contraffazione è un fenomeno antichissimo, che oggi tuttavia ha assunto caratteristiche tali da renderlo particolarmente grave, pervasivo, globale e campo di azione della criminalità organizzata. Riguarda tutti i settori produttivi: dall’abbigliamento ai farmaci e cosmetici, dall’alimentare agli oggetti di design, dai giocattoli alla meccanica. In tal senso altera le regole di funzionamento del mercato concorrenziale, danneggiando le imprese che operano nella legalità, e rappresenta un pericolo per la sicurezza e la salute dei consumatori, danneggiando inoltre il sistema economico nel suo complesso perché sottrae alla collettività posti di lavoro e allo Stato entrate fiscali.
Data la gravità del fenomeno, accentuata anche dalla possibilità di diffusione via internet, notevole è stato, negli ultimi anni, l’impegno delle istituzioni (amministrazioni pubbliche centrali e locali, associazioni imprenditoriali e dei consumatori, forze dell’ordine) per prevenirlo e contrastarlo e incisivi gli interventi legislativi per inasprirne le pene.

Sul piano normativo, fondamentale è stata la Legge Sviluppo del 2009 (Legge 23 luglio 2009 n. 99 “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”) che, tra le altre previsioni, ha: inasprito le sanzioni penali e previsto la confisca obbligatoria dei beni di chi commette reato di contraffazione, introdotto nuove circostanze aggravanti per chi commette tale reato in modo sistematico o con l’allestimento di mezzi e attività organizzate, introdotto due nuove fattispecie di crimine volte a sanzionare la fabbricazione e il commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale e la contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, sottratto la condotta del consumatore finale consapevole all’applicabilità della sanzione penale, abbassando l'entità della sanzione pecuniaria amministrativa (che oggi va dai 100 ai 7.000 euro) e rendendola possibile strumento di “educazione” del consumatore nelle mani delle Forze di Polizia.
Accanto al quadro normativo e istituzionale italiano occorre considerare anche quello europeo. Sul piano istituzionale, è stato istituito nel 2009 un “Osservatorio Europeo sulla Contraffazione e la Pirateria”, oggi denominato “Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale” a seguito del regolamento (UE) n. 386/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio che ne ha ridefinito i compiti e ne ha attribuito la gestione all’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno.
La Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGLC-UIBM), del Ministero dello Sviluppo Economico, opera in ambito nazionale ed internazionale per rafforzare la lotta alla contraffazione, attraverso:
- la definizione e l’attuazione di politiche e strategie per la lotta a tale reato
- azioni di sensibilizzazione e informazione ai cittadini e alle imprese
- attività di assistenza e supporto ai cittadini e alle imprese
- implementazione e gestione di banche dati sul fenomeno
- raccordo e coordinamento con le autorità competenti, anche all’estero per diffondere la conoscenza e l’utilizzo dei diritti di Proprietà Industriale, attraverso la definizione e l’attuazione di politiche e strategie specifiche, azioni per la tutela e la valorizzazione di marchi, brevetti, disegni e modelli a livello nazionale, europeo e internazionale, la gestione di banche dati e la diffusione delle informazioni brevettuali e il raccordo e il coordinamento con organismi nazionali e internazionali competenti in materia.
Operativa dal 1° gennaio 2009, per effetto del DPR 28 novembre 2008 n. 197, la Direzione Generale ha ricevuto nuovo impulso dalla “Legge Sviluppo” (Legge 23 luglio 2009, n. 99), finalizzata a investire sul rilancio dell’Italia, che contiene a tal proposito, misure per garantire “più tutela alla Proprietà Industriale e al Made in Italy attraverso il rafforzamento della lotta alla contraffazione”.

Maggiori informazioni:
Ministero per lo sviluppo economico
http://www.uibm.gov.it

Articolo tratto dalla rubrica 'La spir@le della conoscenza' - Info Oggi (www.infooggi.it) del 29 marzo 2014
http://www.infooggi.it/articolo/lotta-alla-contraffazione-per-la-difesa-del-made-in-italy/63260

giovedì 27 marzo 2014

Via libera definitivo dell'Aula della Camera alla delega fiscale - In.Formazione

Il governo ha ora un anno di tempo per varare i relativi decreti legislativi utili a rendere il sistema fiscale "più equo, trasparenze e orientato alla crescita", senza nuovi oneri per lo Stato. Il primo provvedimento di revisione del fisco dovrà comunque essere trasmesso alle commissioni del Parlamento entro quattro mesi.


La delega fiscale affida così al governo il compito, tra l'altro, di ridurre il carico fiscale, di semplificare le norme sugli obblighi dei contribuenti, potenziando tra l'altro le forme di contraddittorio tra amministrazione e contribuenti, in quadro di leale e reciproca collaborazione tra amministrazione e cittadini e rafforzando l'istituto della conciliazione.

Anche nella revisione del catasto dei fabbricati, che dovrà rivedere gli estimi per metri quadrati e non più per numero dei vani, dovrà essere garantito un adeguato contraddittorio. Nelle commissioni censuarie chiamate a validare le funzioni statistiche dovrà essere prevista la partecipazione di esperti indicati dalle associazioni di categoria del settore immobiliare, con la massima pubblicità e trasparenza delle funzioni statistiche utilizzate.

Le maggiori entrate derivanti dal contrasto all'evasione e all'erosione fiscale devono quindi essere esclusivamente attribuite al fondo per la riduzione della pressione fiscale. E, a fronte di una riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti, si dovrà potenziare la fatturazione elettronica. I risparmi di spesa derivanti da riduzione di contributi o incentivi alle imprese dovranno, infine, essere destinati alla riduzione dell'imposizione fiscale gravante sulle imprese. I decreti legislativi dovranno, infine, rispettare i principi dell'ordinamento dell'Ue e quelli dello statuto del contribuente, con particolare riferimento al vincolo di irretroattività delle norme tributarie di sfavore.

Ecco una mappa delle principali misure.

TEMPISTICHE: Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera e relatore della delega, introducendo il provvedimento ha dettato l'agenda al governo, che ha "dodici mesi per adottare i decreti delegati, ma almeno il primo dovrà essere adottato entro quattro mesi. Ogni quattro mesi e in prima battuta dopo due mesi, il governo riferisce alle Commissioni parlamentari competenti sullo stato di attuazione della delega".

RIFORMA DEL CATASTO: è uno dei punti centrali del provvedimento, anche se ne sono gettate solo le fondamenta. Per arrivare ad una vera e propria rivalutazione degli immobili, più vicina alla realtà, ci vorranno infatti circa 5 anni. La revisione proposta nella delega prevede che il valore e la categoria non si basi più sui vani, ovvero sul numero di stanze, ma sui metri quadrati. La rendita finale sarà poi determinata da una formula matematica che metterà in relazione a tutte le caratteristiche, dal valore di mercato alla posizione.

STOP PUBBLICITA' GIOCHI: viene stabilito il divieto degli spot pubblicitari nelle trasmissioni radio e tv per i giochi che prevedono vincite in denaro che inducono comportamenti compulsivi. L'obiettivo è contrastare la ludopatia.

RIFORMA DELL'8 PER MILLE DELL'IRPEF: viene indicata la strada, ma le modalità sono rimandate ai decreti delegati.

RIORDINO DEGLI SCONTI FISCALI: l'obiettivo è la revisione di più di 700 voci che riguardano sia le famiglie che le imprese.

LOTTA ALL'EVASIONE: viene rafforzata grazie ai limiti al pagamento in contante, a vantaggio dei metodi di pagamento tracciabili, nonchè alla fatturazione elettronica, a cui si aggiunge il confronto tra le informazioni di contabilità nazionale e quelle acquisiti tramite l'anagrafe tributaria. Le maggiori entrate "al netto di quelle necessarie al mantenimento dell'equilibrio di bilancio e alla riduzione del rapporto tra il debito e il pil" devono essere trasferite al Fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale.

PROFILI PENALI: la delega cambia anche alcuni profili penali relativi all'evasione, mantenendo i reati per le fattispecie più gravi, ma aprendo alla possibilità invece di sanzione amministrativa per i comportamenti meno gravi. "Questo è un Paese in cui anche per una dichiarazione infedele di 20 o di 30 mila euro si rischiava finora l'avviso di garanzia e un percorso penale assurdo, su cui la stessa Guardia di finanza in audizione ci è venuta a dire: questo non ha senso", ha detto Capezzone per motivare la scelta.

CONTRASTI DI INTERESSI: presentando il testo, il relatore ha posto l'accento sul "contrasto di interessi" come "misura di grande interesse sulla quale c'è stata negli anni passati troppa timidezza e invece ha funzionato nei settori dove è stata utilizzata" come quello delle ristrutturazioni in casa. Di fatto, si tratta della possibilità di scaricare nella dichiarazione dei redditi le spese sostenute, se vengono certificate: così facendo, il consumatore o cliente di un professionista è invogliato a chiedere la fattura o lo scontrino perché ne ha un beneficio economico diretto.

COMPENSAZIONE DEBITI-CREDITI: il meccanismo, già introdotto con il decreto sui debiti p.a. e con il Destinazione Italia, viene generalizzato per quanto riguarda i crediti di imposta spettanti al
contribuente e i debiti di imposta a suo carico.

RAZIONALIZZAZIONE SPESE FISCALI: annualmente il Governo dovrà stilare un rapporto, da allegare alla Legge di Stabilità, relativo alla razionalizzazione delle spese fiscali, al fine di riformare o eliminare le esenzioni, nonché i regimi fiscali di favore, considerati inadeguati al contesto socioeconomico di riferimento.

RESPONSABILIZZAZIONE FISCALE: Oltre a ricordare che il nuovo Fisco non dovrà alzare la pressione, ma "se possibile" ridurla, Capezzone ha sottolineato il principio di "responsabilizzazione fiscale": nel nuovo sistema "deve essere individuabile per ciascun tributo il livello di governo che beneficia delle relative entrate, chi lo mette e chi incassa, ponendo uno stop, diciamo, alla giungla delle addizionali".

PACCHETTO IMPRESE: per le aziende è prevista l'istituzione di sistemi di controlli e prevenzione del rischio fiscale. Le piccole imprese potranno ricevere una riduzione degli adempimenti fiscali, aderendo a programmi di tutoraggio. Saranno previste maggiori possibilità di rateazione per i debiti tributari e nuove forme di tassazione per i redditi di impresa.

BONUS RISTRUTTURAZIONI: previsti sgravi sugli immobili per messa a punto di opere di adeguamento alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica.


http://www.repubblica.it/economia/2014/02/27/news/delega_fiscale_via_libera_definitivo-9774544/

Articolo tratto da:
http://www.gianoforlab.it/via-libera-definitivo-dellaula-della-camera-alla-delega-fiscale-in-formazione/

domenica 23 marzo 2014

In.Formazione

Il centro formazione Giano ForLab offre un continuo aggiornamento sui processi aziendali, amministrativi ed educativi, in linea con i provvedimenti e gli ordinamenti ministeriali e le innovazioni tecnologiche, che danno origine a mutate esigenze metodologiche inerenti i processi di apprendimento e insegnamento, attraverso la rubrica ‘In.Formazione’, che segnala news ed eventi inerenti le aree formative sviluppate.

Integrazione e inclusione nelle aule scolastiche

Sempre più numerosi, ma anche più bravi a scuola. La fotografia scattata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in collaborazione con la Fondazione Ismu (l’Istituto per lo Studio della Multietnicità), offre alcune conferme, ma anche nuovi spunti, sugli “Alunni con cittadinanza non italiana”. L'indagine si riferisce a quelli che hanno frequentato l'anno scolastico 2012/2013.
L'integrazione sta diventando una realtà, e la scuola ne è contemporaneamente la cartina di tornasole e il motore. Il ritardo quasi si annulla per gli studenti con diversa cittadinanza che però sono nati nel nostro Paese: le loro performance si avvicinano a quelle degli italiani (in particolare nelle prove di lingua straniera) e sono nettamente migliori di quelle dei loro compagni nati all'estero. In alcune regioni del Sud le differenze tra gli italiani e gli studenti di seconda generazione tendono addirittura ad invertirsi: in Campania gli stranieri nati in Italia fin dalla scuola primaria hanno un rendimento migliore dei loro compagni di classe figli di italiani. Stanno diventando più bravi. E si presentano sempre più in anticipo sui banchi.

C'è anche una novità assoluta. Il Rapporto 2012/2013 per la prima volta si occupa di alunni stranieri con disabilità certificata (visiva, uditiva e psico-fisica). Negli ultimi cinque anni la loro presenza è praticamente raddoppiata: ora sono il 3,1% tra gli alunni con cittadinanza non italiana e il 10,8% tra gli alunni con disabilità. Un dato che rivela la capacità della scuola italiana di saper dare risposte e assistenza formativa a situazioni difficili. I dati dimostrano come il diritto all’istruzione e alla formazione per i minori RSC non sia ancora del tutto attuato. I bassi livelli di scolarizzazione rappresentano uno dei fattori principali che ostacoleranno l’inclusione sociale, l’inserimento nel mercato del lavoro e la partecipazione attiva alla vita pubblica dei minori RSC una volta diventati adulti.
La diminuzione dei tassi di iscrizione degli ultimi anni, come già evidenziato nello scorso Rapporto, è la dimostrazione più evidente della scarsa efficacia delle politiche di inclusione e di scolarizzazione attuate in Italia e desta serie preoccupazioni.
È da sottolineare inoltre che questi dati non sono in grado di rilevare il reale andamento della frequenza scolastica dei minori iscritti, il successo formativo e gli esiti della scolarizzazione, ovvero le situazioni di problematicità e di difficoltà che segnalano gli operatori scolastici. Di fronte a una mancanza di informazioni sulla presenza numerica dei minori nei campi o in altre tipologie di insediamento precarie, e a casi di irregolarità e di arrivi clandestini, non si è in grado di conoscere la percentuale effettiva di inserimento scolastico dei RSC sul totale dei minori aventi diritto. In assoluto sfuggono tuttora alle rilevazioni tutti quei bambini che non sono mai stati iscritti a scuola, spesso residenti in aree sosta abusive o campi dismessi, non raggiunti dai servizi territoriali.
Per questo motivo andrebbe rilanciato un grande lavoro conoscitivo sui popoli rom, sinti e caminanti e migliorata la rilevazione scolastica degli alunni, attraverso strumenti più idonei che permettono di acquisire informazioni adeguate e che presuppongono una collaborazione con le stesse comunità.

L’inserimento scolastico è imprescindibile inoltre dalla risoluzione di altre problematiche che affliggono le famiglie di appartenenza. La collocazione nei campi, spesso non attrezzati e lontani dalle istituzioni scolastiche, i problemi sanitari dei bambini dovuti alle precarie condizioni di vita, la mancanza di lavoro e formazione degli stessi adulti, la povertà, la carenza di relazioni sociali fra società maggioritaria e minoritaria, i pregiudizi e le immagini stereotipate, di entrambe le parti in gioco, rom e non rom, rischiano di bruciare anche le migliori pratiche di accoglienza che, a volte, le istituzioni scolastiche riescono ad attuare, intaccando i rapporti insegnanti-alunni, ma più in generale famiglie rom, sinti e caminanti e non.
È chiaro che la storia dei rapporti fra le comunità rom, sinti e caminanti e la società maggioritaria è contestuale, cioè differente da città e città, da territorio a territorio, come ben evidenziano i dati. Il sostegno all’inclusione scolastica dipende dai welfare locali e quindi dalle capacità dei territori di fornire anche i mezzi per raggiungere le scuole, di applicare didattiche interculturali, di accogliere e valorizzare le differenze nel rispetto reciproco, di aprire dialoghi con le famiglie.
In questa prospettiva si colloca il Progetto Nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti, promosso nell’a.s. 2013/2014 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in collaborazione con il Miur in tredici aree metropolitane15, ma anche tanti interventi portati avanti, con fatica, da piccole amministrazioni locali.

Articolo tratto dalla rubrica 'In.Formazione' - Giano ForLab
www.gianoforlab.it

venerdì 21 marzo 2014

Biotecnologie e biosicurezza

Il Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze per la Vita (CNBBSV), in origine denominato "Comitato Scientifico per i rischi derivanti dall'impiego di agenti biologici", è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1992 dall'art. 40 della legge 19 febbraio 1992, n. 142 di attuazione di specifiche Direttive europee.
Il Comitato ha assunto la denominazione di CNBBSV, che più adeguatamente riflette la molteplicità dei compiti ad esso attribuiti in linea con il con il Piano d’azione Europeo denominato “Scienze della vita e biotecnologia – una strategia per l’Europa”. Il Comitato, infatti, avvalendosi degli apporti scientifici, professionali ed istituzionali del suoi Membri, è chiamato a supportare il Governo nell’adozione di indirizzi scientifici, economici e sociali su queste materie ed a fornire, altresì, idonee linee guida per corrispondere alle indicazioni della Commissione Europea, con specifico riferimento al Piano d’azione europeo. In quanto supporto diretto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Comitato ha tra le sue finalità istituzionali quella di assicurare il coordinamento, l'armonizzazione e l'integrazione dei programmi, delle iniziative e delle attività dei Ministeri, degli Enti e degli Organismi pubblici e privati operanti nel settore delle biotecnologie per garantire forme di intervento unitarie ed omogenee.

Con il termine biotecnologie si intendono tutte quelle tecnologie che utilizzano organismi viventi (batteri, lieviti, cellule vegetali o animali di organismi semplici e complessi) o loro componenti per ottenere quantità commerciali di prodotti utili oppure per migliorare le caratteristiche di piante e animali o, ancora, per sviluppare microrganismi utili per usi specifici.
Le principali applicazioni delle biotecnologie si registrano nei settori della farmacologia e medicina, agricoltura, di veterinaria e zootecnia, di bioindustria e ambiente.
Il termine biosicurezza riguarda sia l'insieme dei meccanismi di controllo e monitoraggio che garantiscono la sicurezza dei prodotti derivanti dalle biotecnologie, con particolare riferimento alla salvaguardia della salute dell'uomo, dell'ambiente e degli animali; sia l’uso deliberato di agenti biologici per provocare danni all’uomo, agli animali, all’ambiente.
Nell’ambito del Comitato è istituito l’Osservatorio Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita, il quale svolge funzioni di raccolta, organizzazione e diffusione dell’informazione scientifica, economica e normativa a livello nazionale, comunitario e internazionale. Tale attività ha lo scopo di consentire l’accesso ai dati sia alle istituzioni, sia alla comunità scientifica e all’industria, sia al pubblico dei non addetti al settore, garantendo una informazione corretta e indipendente, di facile consultazione e comprensione.
L’Osservatorio monitora la situazione del Paese, avvalendosi delle Istituzioni competenti in materia, identificando le strutture esistenti per il trasferimento tecnologico e i risultati della ricerca, valutandone i rischi derivanti dall’impiego di agenti biologici, individuandone i fattori e le condizioni di rischio per la loro classificazione, mediante l’elaborazione dei criteri per la definizione di norme di sicurezza relative agli ambiti applicativi delle biotecnologie, della biosicurezza e delle scienze della vita. Le principali tematiche affrontate in questi anni dai diversi Gruppi di lavoro riguardano: test genetici, terapia genica, ingegneria dei tessuti, sviluppo delle biotecnologie in Italia, clonazione, normativa italiana ed europea, sperimentazione clinica, OGM, infrastrutture, informazione, screening genetico, biobanche, bionanotecnologie.

Lo sviluppo delle applicazioni biotecnologiche viene accompagnato da una attenta valutazione dei possibili rischi ad esse connessi. Il Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita ha, tra i suoi compiti, anche lo studio, la valutazione e l'informazione sui rischi derivanti dall'impiego di agenti biologici. Il CNBBSV ha adottato a supporto dei suoi lavori un sistema telematico di “Web community”. Lo strumento non solo consente la condivisione di documenti, del calendario, dell’agenda riunioni ma, soprattutto, permette di poter rendere sempre accessibile tutto il lavoro svolto dal Comitato da parte dei suoi componenti e non, tramite un mezzo di comunicazione veloce, duttile e di facile consultazione.

Maggiori informazioni:
http://www.governo.it/biotecnologie/BancaDatiDna/DNA.html


Articolo tratto dalla rubrica 'La spiròle della conoscenza' - Info Oggi all'indirizzo web:

http://www.infooggi.it/articolo/biotecnologie-e-biosicurezza/62837/

martedì 18 marzo 2014

Pubblicazione prodotti Blog ICT & KM

Il Blog ICT & KM collaborando con il centro di formazione a distanza Giano ForLab (www.gianoforlab.it) ha pubblicato in una versione e-book integrale, il glossario di termini ICT 'Alla Base della conoscenza', già apparso sul presente blog in più parti. A breve verrà pubblicato anche il dossier 'Outsourcing dei servizi archivistici e documentali'.
Per acquistare tali prodotti basta andare sul sito di Giano ForLab, nella sezione SHOP.
Una formazione, e una collaborazione, in questo caso, in continua evoluzione.

Info e contatti:

rosangela.muscetta@gmail.com
www.gianoforlab.it
info@gianoforlab.it
giano.forlab@libero.it

Parlano del blog - Post 'Insegnanti e nuove competenze digitali'

Articolo tratto dalla 'Spir@le della conoscenza' e dal Blog ICT & KM pubblicato da un blog di risorse didattiche

“L’attuale società della conoscenza richiede una profonda innovazione del sistema scolastico e di tutti i suoi elementi: strutture, organizzazione, risorse, metodi e contenuti.
Gli insegnanti giocano un ruolo chiave nel processo di innovazione e devono tener conto per il proprio sviluppo professionale delle sfide e dei problemi posti dalla società odierna. Il profilo professionale del docente deve allora includere competenze sulle tecnologie considerate come uno strumento per il miglioramento della produttività individuale e delle abilità di interazione e comunicazione”

http://antoniospoto.wordpress.com/tag/rosangela-muscetta/

venerdì 14 marzo 2014

La formazione a distanza in continua evoluzione


Per e-learning (o apprendimento on-line, o ancora tele-apprendimento) s'intende l'uso delle tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi, così come anche agli scambi in remoto e alla collaborazione. Un processo di formazione continua implica l'utilizzo delle tecnologie di rete per progettare, distribuire, scegliere, gestire e ampliare l'apprendimento stesso. In quest'ottica gli elementi principali nella progettazione di contenuti erogabili via rete, i quali rendono la Formazione a distanza (abbreviata in FAD) possibile sono: l'interattività, ossia la necessità di coinvolgere il discente, generalmente avvalendosi del learning by doing; la dinamicità, ovvero il bisogno da parte del discente di acquisire nuove competenze mirate just in time; la modularità, cioè la possibilità di organizzare i contenuti di un corso secondo gli obiettivi formativi e le necessità dell'utenza.

Il centro formazione a distanza Giano ForLab opera all’interno del sistema più moderno di e-learning al fine di rispondere ai paradigmi dell’attuale società dell’informazione. Al contrario di quanto succede, infatti, per la formazione tradizionale, il sistema di apprendimento a distanza permette di eliminare problemi legati a tempistiche e necessità di prendere parte a sessioni formative in presenza, rendendo possibile una formazione continua (lifelong learning) e un aggiornamento professionale mirato. I nuovi modelli di apprendimento e di strutturazione e condivisione della conoscenza danno origine a nuovi processi e metodologie educative e di apprendimento, legati entrambi alla necessità di utilizzo degli evoluti strumenti di comunicazione, nei più svariati contesti, da quello lavorativo, a quello della gestione delle risorse aziendali, da quello scolastico-educativo a quello legato all’innovazione e alla riorganizzazione dei processi amministrativi di enti pubblici e privati.
Tra i servizi offerti: formazione e-learning continua; aggiornamento professionale; download materiali di ricerca specifici (e-book); tutoring e ricerca al fine di redigere materiale didattico e/o documentale (dossier, white paper, relazioni, report, tesi, tesine); battitura materiale didattico e/o documentale.

In particolare, il progetto formativo interattivo prevede per l’A.A. 2013/2014 lo sviluppo delle seguenti aree tematiche, attraverso specifici corsi di aggiornamento e formazione professionale, divisi per aree didattiche: PA e processi amministrativi (aggiornamento e innovazione dei processi amministrativi); Didattica e metodologie di insegnamento (aggiornamento delle prassi educative e dei processi di apprendimento/insegnamento); Discipline giuridiche, economiche, aziendali (gestione ed adeguamento normativo dei processi economici e aziendali di gestione della conoscenza e delle risorse); Diritto e legalità (percorsi di cittadinanza attiva); ICT e multimedialità (innovazione delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione); Hobbies and Works (laboratorio di interessi creativi e ricreativi). Di particolare importanza per quest’ultima area di formazione è il corso di formazione per la professione del ‘Wedding Planner’ e dell’’Assistente familiare’; entrambi saranno attivati a breve.

Sono, inoltre, disponibili le pubblicazioni specifiche inerenti alle aree formative sopra citate: ‘La casa di Hansel e Gretel – Libro di dolci’, ‘Alla base della conoscenza – Glossario di ICT e Knowledge Management’, ‘Innovazione e creatività in azienda – Appunti di Knowledge Management’, Dossier ‘Outsourcing e gestione dei servizi archivistici e documentali’.
Una formazione, dunque, in continua evoluzione.

Maggiori informazioni:
www.gianoforlab.it
info@gianoforlab.it
giano.forlab@libero.it






Articolo tratto dalla rubrica 'La spir@le della conoscenza' - Info Oggi del 14 marzo 2014
http://www.infooggi.it/articolo/la-formazione-a-distanza-in-continua-evoluzione/62417/

giovedì 13 marzo 2014

La rilevanza del sapere

Il primo e più immediato dei significati associati al termine società della conoscenza riguarda la rilevanza crescente del sapere in quanto risorsa per la vita individuale e collettiva. Oggi risorse economiche di base non sono più soltanto il capitale finanziario o le risorse naturali, ma anche, o forse soprattutto, i saperi, la creatività, le relazioni e tutto quello che oggi viene definito capitale umano e intellettuale.
Non è il caso di insistere in modo particolare su questo punto, non perché non rappresenti la principale connotazione della società della conoscenza, ma perché esiste una diffusa consapevolezza dell’importanza sociale del cosiddetto triangolo della conoscenza (istruzione, ricerca e innovazione) in particolare per promuovere la crescita e l’occupazione (Hervàs Soriano e Mulatero, 2009). È tuttavia importante aggiungere che, quando si parla di rilevanza del sapere, non esiste soltanto il versante dello sviluppo economico. Il sapere è anche lo strumento per progredire in una direzione, forse ancora un po’ remota ed utopica, che potremmo chiamare civiltà della conoscenza.

I possibili significati di questo termine sono, almeno in parte, ancora da costruire. Potremmo comunque identificare il nucleo centrale di questa utopia nell’integrazione fra maturità cognitiva e maturità etico-relazionale. Nella civiltà della conoscenza la dimensione cognitiva e quella etica non sono più indipendenti fra loro e sono invece legate in un rapporto di rinforzo reciproco sia a livello del singolo individuo che della collettività. In particolare la maturità cognitiva collettiva determina un contesto capace di riconoscere il vero e il bene dietro lo schermo della complessità degli eventi e della molteplicità delle immagini promuovendo in tal
modo l’etica della vita pubblica in ambito sociale, economico e politico. Gardner (2007) riconosce nella dimensione etica la quinta (ed ultima) della chiavi necessarie per affrontare il futuro.

venerdì 7 marzo 2014

Nasce il centro formazione a distanza Giano ForLab: E-Learning in progress

Il centro formazione a distanza ‘Giano ForLab’ opera all’interno del sistema più moderno di e-learning al fine di rispondere ai paradigmi dell’attuale società dell’informazione. Al contrario di quanto succede, infatti, per la formazione tradizionale, il sistema di apprendimento a distanza permette di eliminare problemi legati a tempistiche e necessità di prendere parte a sessioni formative in presenza, rendendo possibile una formazione continua (lifelong learning) e un aggiornamento professionale mirato. I nuovi modelli di apprendimento e di strutturazione e condivisione della conoscenza danno origine a nuovi processi e metodologie educative e di apprendimento, legati entrambi alla necessità di utilizzo degli evoluti strumenti di comunicazione, nei più svariati contesti, da quello lavorativo, a quello della gestione delle risorse aziendali, da quello scolastico-educativo a quello legato all’innovazione e alla riorganizzazione dei processi amministrativi di enti pubblici e privati. Una formazione in continua evoluzione.

Servizi offerti:
• formazione e-learning continua;
• aggiornamento professionale;
• download materiali di ricerca specifici (e-book);
• tutoring e ricerca al fine di redigere materiale didattico e/o documentale (dossier, white paper, relazioni, report, tesi, tesine);
• battitura materiale didattico e/o documentale (tesi, tesine, dossier, white paper, relazioni, report).

In particolare, il progetto formativo interattivo prevede lo sviluppo delle seguenti aree tematiche, che per l’A.A. 2013/2014 sviluppa i seguenti corsi di aggiornamento e formazione professionale:

• PA e processi amministrativi (aggiornamento e innovazione dei processi amministrativi);
1.Trasparenza amministrativa
2.Il nuovo codice di comportamento dei dipendenti pubblici e il regime di inconferibilità e incompatibilità
3.Innovazione tecnologica, e-democracy, e-government

• Didattica e metodologie di insegnamento (aggiornamento delle prassi educative e dei processi di apprendimento/insegnamento);
1.Didattica 2.0: nuove metodologie di insegnamento


• Discipline giuridiche, economiche, aziendali (gestione ed adeguamento normativo dei processi economici e aziendali di gestione della conoscenza e delle risorse);
1.Costituzione e retribuzione del contratto di lavoro
2.Gestione del personale e risoluzione del rapporto di lavoro
3.Definizione contrattuale del lavoro e inquadramento previdenziale
4.Basi di contabilità generale
5.Diritto nautico e navigazione da diporto


• Diritto e legalità (percorsi di cittadinanza attiva);
1.Elementi di didattica di diritto costituzionale


• ICT e multimedialità (innovazione delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione);
1.Marketing digitale e commercio elettronico


• Hobbies and Works (laboratorio di interessi creativi e ricreativi)
1.Roba da Wedding Planner! (PROSSIMA ATTIVAZIONE)

Sono, inoltre, disponibili le seguenti pubblicazioni specifiche di settore:
• ‘La casa di Hansel e Gretel – Libro di dolci’
• ‘Alla base della conoscenza – Glossario di ICT e Knowledge Management’
• ‘Innovazione e creatività in azienda – Appunti di Knowledge Management’ (PROSSIMA PUBBLICAZIONE)
• Dossier ‘Outsourcing e gestione dei servizi archivistici e documentali’ (PROSSIMA PUBBLICAZIONE).


Giano ForLab: learning in progress!


Per maggiori informazioni contattare la Segreteria Didattica ai seguenti indirizzi:

www.gianoforlab.it
info@gianoforlab.it
giano.forlab@libero.it

giovedì 6 marzo 2014

Il turismo online diventa social e georef

Il mercato del turismo ha subito rilevanti trasformazioni negli ultimi anni grazie anche all'avvento di Internet e delle nuove tecnologie di comunicazione, che hanno facilitato la crescita delle imprese turistiche, agevolandole in vari aspetti, come l' ottimizzazione dei costi gestionali, la ridefinizione delle strutture organizzative e l'aumento della capacità di generazione di valore per i clienti. Il mercato on-line diventa così sempre più competitivo e per i prossimi anni si prevede un ulteriore sviluppo di questo fenomeno.
Un esempio di queste risorse è il portale WebCilento.com. Lanciato nel 2008 da un gruppo di giovani innamorati del territorio in cui sono nati, esperti di nuove tecnologie e professionisti di Web e Social Media Marketing, il portale negli anni è diventato punto di riferimento per quanti sono alla ricerca di informazioni turistiche sul Cilento.
Le principali caratteristiche innovative del portale sono la georeferenziazione dei contenuti e la doppia natura social.
Tutti i contenuti del portale contengono, infatti, degli attributi sulla dislocazione geografica di località, eventi e attività di interesse turistico per rendere più semplice ed immediata la consultazione e per abilitare la funzionalità di calcolo del percorso.
L’utente, inserendo la sua posizione, ha a disposizione informazioni sulla località in cui si trova e su quelle limitrofe, sugli eventi in programma, sulle recensioni degli utenti a hotel, ristoranti, b&b ed altre attività presenti.
Il portale si integra con gli utenti dei social network in maniera bidirezionale:
- gran parte dei contenuti (schede località, attività turistiche, recensioni, eventi) sono segnalati dagli utenti e verificati dallo staff;
- detti contenuti vengono automaticamente distribuiti agli oltre 10.000 fans diretti di WebCilento sulle diverse piattaforme social (Facebook, Twitter, Google+) e, grazie all’elevato engagement maturato negli anni, raggiungono in maniera virale un elevatissimo numero di utenti.
Il sito contiene le schede complete di oltre 200 località del territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni realizzate grazie al contributo di tante persone che hanno deciso di aderire al nostro progetto.
Ogni scheda contiene informazioni turistiche, elementi multimediali (foto e video), meteo, eventuali contatti dell’ufficio turistico locale, collegamenti alle schede delle attività segnalate nei dintorni, calcolo delle indicazioni stradali.
Nella sezione dedicata all’ospitalità, tutti gli operatori che gestiscono un’attività di interesse turistico (Hotel, Appartamento, Ristorante, B&B, Stabilimenti balneari, Escursioni, Gite in Barca…) possono creare gratuitamente una scheda (georeferenziata) e cominciare a ricevere recensioni dagli utenti con giudizi qualitativi e quantitativi secondo il modello TripAdvisor.
Ad oggi circa il 30% del traffico sul portale viene generato da dispositivi mobile; grazie all’utilizzo di un layout responsivo, tutte le informazioni possono essere agevolmente consultate da Computer Fissi, Tablet e Smartphone senza necessità di installare App.


Maggiori informazioni e Contatti:
Carmela Pellegrino
Email: info@webcilento.com - carmela@fittipaldiweb.com
Web: www.webcilento.com
Facebook: www.facebook.com/webcilento
Twitter: www.twitter.com/webcilento
Google+: plus.google.com/+Webcilento
Official Hashtag: #webcilento #guidacilento #eventicilento #ricettecilento



Articolo tratto dalla rubrica 'La spir@le della conoscenza' del 06 MArzo 2014
http://www.infooggi.it/articolo/il-turismo-online-diventa-social-e-georef/61842/

mercoledì 5 marzo 2014

Giovani e social network

I tempi cambiano e gli adolescenti crescono nell’era digitale, sviluppando sempre maggiori competenze informatiche.
Il nuovo millennio è fatto di social network, utilizzati per cercare lavoro e per avere consigli su come gestire interessi in moda viaggi. L’allarme arriva da tutto il mondo, a causa dell’uso inappropriato che alcuni fanno di questi mezzi di comunicazione online.
La preoccupazione nasce, a causa di problemi come cyber-bullismo, pedofilia e furto d’identità.
Un tempo si veniva presi in giro a scuola e nonostante fosse difficile relazionarsi, con un po’ di fatica, molta pazienza e qualche pianto alla fine si riusciva a superare il periodo difficile, forse anche perché le prese in giro rimanevano sempre all’ interno di una cerchia ristretta.
Oggi è diverso, i ragazzi sono tutti dotati di cellulare già a 10 anni, utilizzano e scaricano applicazioni nei loro telefonini che i genitori non sanno molto spesso nemmeno esistano, si scambiano foto chattano, girano video e li postano in internet.
Adesso se si viene presi in giro si finisce in rete e non ti vedono solo i tuoi amici, ma gli amici degli amici o chiunque, si diventai un bersaglio facile per tutti e questo purtroppo crea reazioni diverse: c’è chi riesce a trovare il coraggio di parlarne con i propri cari cercando di affrontare il problema e chi si rifugia in se stesso, isolandosi, distruggendo la volontà di aggregazione della «vittima», fino ai casi più gravi che arrivano a veri e propri disturbi psicologici che a volte purtroppo sfociano in gesti più estremi dopo i quali non si può più intervenire in aiuto.
Se non sei vestito alla moda sei out, se sei straniero sei out, se gli altri ritengono che studi troppo sei out, se passi più tempo con le ragazze sei out, se non pratichi sport sei out, se non disponi delle ultime tecnologie sei out, se non sei magrissima sei out e se non sei su Facebook sei out e quindi c’è chi addirittura ti crea un falso profilo postando materiale offensivo su di te.
Facebook, il social network più usato al mondo, sarebbe un ottimo mezzo di comunicazione se fosse usato con lo scopo che aveva all’inizio, ritrovare amici che si sono trasferiti o poter sentire quelli che vivono lontani, invece tutti condividono tutto e tra gli adolescenti il materiale postato in molti casi è fuori controllo.
Anche attraverso Twitter nonostante i pochi caratteri, solo 140, riesce ad innescarsi il cyber-bullismo, con frasi offensive o link a video.
Se si entra su youtube oltre alle canzoni, si trovano video di tutti i generi da quelli d’amore, fatti per la persona amata con foto e frasi dolci, a quelli su hobby, dalla cultura alla musica fino ad arrivare a video in cui viene preso di mira il debole del gruppo e di recente anche ai video pre-diciottesimo, nuova mania fra gli adolescenti. L’ultimo che si è inserito nel panorama è ask.fm
Il primo ministro Cameron ha evocato un boicottaggio: «Se inciti qualcuno a farsi del male, stai violando la legge, che tu sia online o offline. Se c’è una cosa che possiamo fare come genitori e come utenti è non usare siti come quello. Ignorateli, non ci andate». I proprietari di Ask, nel ciclone da mesi, si barricano dietro un comunicato: «Tutte le segnalazioni sono lette da un team di moderatori. Rimuoviamo sempre i contenuti che violano i termini del servizio». In realtà, dopo il crescendo di cyber-violenza, anche nel palazzone di Riga iniziano a serpeggiare i timori. Da poco sul sito è arrivato un «panic button», un pulsante che consente di segnalare gli abusi. Troppo tardi? Raccontano dall’ associazione «Save The Children» che il cyber-bullismo, in Italia, è una minaccia per 7 adolescenti su 10. Insulti, foto sconvenienti, domande imbarazzati. Sfregi virtuali che provocano ferite dolorosissime. Al di là dei profili penali, dice il procuratore Ugo Pastore, «per noi l’aspetto più importante è capire se alle spalle dei ragazzi ci sono famiglie idonee oppure se ci sono carenze, latitanze educative. Insomma bisognerà capire come si è arrivati a questo punto».
In questa realtà si cala il progetto europeo ‘Impact of relationship’ JUST/2011-2012/DAP/AG/3255, finanziato dalla Comunità Europea tramite il Programma Daphne, gestito dall'Associazione AGreenment e da altri 27 partner Europei.
Il progetto ha lo scopo di insegnare ai giovani tra i 10 e i 17 anni l’importanza di un uso corretto dei social network, al fine di sfruttare le potenzialità della rete senza incorrere nei possibili rischi sopra menzionati.
La comunicazione online dei ragazzi attraverso i social network spesso si ripercuote sia nella vita reale che in quella virtuale. Il cyberbullismo è la piaga sociale delle nuove generazioni, che si manifesta creando disagio, intimidendo o escludendo dal gruppo attraverso “i pettegolezzi” in rete, fatti di: frasi, immagini o video imbarazzanti.
Grazie a Impact of relationship per la prima volta si promuove una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione che coinvolge contemporaneamente tutti i paesi dell’Unione Europea. Per raggiungere lo scopo ogni paese ha creato una pagina su facebook, twitter e altri social network attraverso le quali raggiungere il target del progetto e, usando il loro linguaggio, far passare informazioni utili e attivare un dibattito sull’ argomento.
Il materiale postato e gli eventuali commenti alle pagine create sono supervisionati da personale esperto del settore educativo e della psicologia dell’infanzia e della adolescenza.

Maggiori informazioni:
http://www.ior-project.eu
progettoior@gmail.com

Articolo tratto dalla rubrica 'La spir@le della conoscenza' - Info Oggi del 5/03/2014

http://www.infooggi.it/articolo/giovani-e-social-network/61778/

martedì 4 marzo 2014

Agenda dell'innovazione - Marzo 2014

Energy Management Conference il 6 marzo 2014
Roma presso l’Hotel Sheraton Golf – Via S. Rebecchini, 39.

Fare Energy Management significa gestire la risorsa energia in azienda con cognizione di causa e un quadro chiaro e aggiornato delle opportunità offerte dalle tecnologie e dalle energie rinnovabili. L’eliminazione degli sprechi nei consumi finali e la produzione di energia con rendimenti crescenti nel rispetto dell’ambiente sono le leve dell’efficienza in azienda.

Il convegno tratterà di monitoraggio e controllo dei consumi energetici, gestione intelligente dei flussi, sistemi per il risparmio energetico negli edifici e nei data center, integrazione degli impianti per la produzione di energia rinnovabile e sistemi di cogenerazione ad alto rendimento. Verrà, inoltre, fatto un importante focus sull’Energy Manager, figura sempre più strategica in azienda.

Per ulteriori informazioni sui contenuti: http://www.soiel.it/res/evento_ediz/id/283/p/Energy-Management-roma-2014

Per registrarsi all’evento: http://www.soiel.it/evento_ediz_register.php?id=283

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione.



WEBINAR Acronis Access
Data: 27 marzo 2014 alle 11AM
Relatore: Francisco Amadi, Sales Engineer Italy


Le aziende IT sono impegnate a proteggere e a controllare l’accesso, la sincronizzazione e la condivisione dei dati, soprattutto nei dispositivi mobili, in modo che ciò non abbia impatti negativi sulla produttività dell’utente finale.

Le funzionalità e i vantaggi principali includono:

Fornire agli utenti di dispositivi mobili l’accesso protetto ai contenuti aziendali.
Fornire metodi sicuri affinché gli utenti possano condividere i contenuti con consulenti interni ed esterni sui propri desktop, laptop, tablet o smartphone.
Fornire agli utenti finali una valida alternativa all’impiego dei servizi di condivisione dei file nel cloud poco sicuri e non autorizzati, ad esempio Dropbox, per accedere e condividere contenuti.
Fornire una visibilità completa delle attività di accesso, sincronizzazione e condivisione per le finalità di verifica.
Perfezionare la sicurezza di base dei dispositivi e delle applicazioni delle soluzioni MDM
Acronis annuncerà in aprile il lancio di Acronis Access, la soluzione di nuova generazione per l'accesso, la sincronizzazione e la condivisione dei contenuti aziendali. Questa innovativa soluzione fornisce agli utenti una piattaforma completa per l'accesso e la condivisione di file e contenuti su tutti i dispositivi a disposizione. Acronis Access non solo promuove una maggiore produttività degli utenti finali, ma restituisce ai reparti IT il controllo definitivo, grazie a funzionalità di gestione e sicurezza avanzate.



BRAIN AT WORK - ROMA
Roma 13 marzo 2014, a partire dalle ore 9:00, presso la Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma (Via del Castro Laurenziano, 9).
Come in ogni edizione, lo scopo che si prefigge Brain at Work è quello di poter mettere in contatto i ragazzi, studenti o laureati che siano, con le realtà più importanti del variegato mondo del lavoro e della formazione: le migliori aziende a livello nazionale, multinazionali, PMI, scuole di alta formazione e non solo.
A partire da quest’ anno, infatti, ci sarà anche la possibilità di poter entrare in contatto con la realtà del franchising. Un’occasione unica, quindi, per chi sogna di diventare “imprenditore di se stesso”.
Verranno inoltre presentati i Master dell’Università La Sapienza di Roma, organizzati da EuroSapienza – Centro di Ricerca per gli Studi Europei Internazionali e sullo Sviluppo e Economia Pubblica.

L’evento, patrocinato da Roma Capitale, Regione Lazio e dall’Associazione Italiana per la Formazione Manageriale (ASFOR) , prevede un ricco programma di appuntamenti. Sarà possibile, infatti, partecipare a seminari, workshop formativi, presentazioni aziendali, incontrare i responsabili delle risorse umane e consegnare i propri CV, svolgendo colloqui direttamente in sede. Il tutto, naturalmente, in maniera gratuita.

Ad ora, le aziende partecipanti sono:
ERNST & YOUNG, AXA MPS ASSICURAZIONI, LIDL ITALIA, FS - FERROVIE DELLO STATO, KPMG, ESCP-EUROPE, CONTE.IT, LAVORO & FORMAZIONE, PROCTER & GAMBLE, ENEL, ASFOR, SOFT STRATEGY, PHILIP MORRIS ITALIA, CENTRI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI ROMA, BNL, DELOITTE, MSX INTERNATIONAL, PRICE WATERHOUSE COOPERS, BRISTOL-MYERS SQUIBB, PLANET SEVEN, SOUL, CERES ¬- CENTRO DI RICERCHE ECONOMICHE E SOCIALI, PAM PANORAMA, ISTITUTO OSA - ORIENTAMENTO SPETTACOLO ARTI VISIVE, LAVORARE, SAPIENZA IN MOVIMENTO, FONDAZIONE ROMA SAPIENZA, PROGETTO POLICORO E PERFORMARE.

Per partecipare basta registrarsi al sito www.brainatwork.it, effettuare la prenotazione e stampare il voucher che dovrà essere presentato all’entrata. In questo modo si potrà accedere direttamente all’area stand evitando file per la registrazione e l’accredito.




sabato 1 marzo 2014

Outsourcing e gestione archivistica e documentale

L’outsourcing nasce negli Stati Uniti ad opera di alcuni giganti dell’industria automobilistica che lo adottarono per il risanamento delle strutture contabili divenute di difficile gestione in seguito ad uno sviluppo enorme delle attività complementari al core business.
Diffusosi rapidamente in tutti i settori produttivi emerge oggi come uno degli strumenti manageriali che hanno conosciuto la maggiore espansione nel corso degli ultimi decenni e che, sicuramente continuerà a proporsi nei suoi diversi ambiti e nelle sue varie applicazioni come una via obbligata per la sopravvivenza sul mercato delle realtà aziendali, senza distinzione di dimensione, missione aziendale, ambito – pubblico o privato – di appartenenza.
Inizialmente venivano esternalizzate soltanto le attività definite “commodity”, ossia secondarie per il funzionamento dell’impresa, attività di semplice contenuto professionale, che potevano essere svolte anche da terzi. Con il passar del tempo la terziarizzazione ha riguardato anche funzioni e settori fino a poco tempo fa ritenuti strategici per il successo dell’impresa; ciò è potuto avvenire anche grazie alla presenza di operatori specializzati in grado di gestire non solo semplici attività, ma insiemi di attività concatenate in interi processi aziendali, passando da una semplice esternalizzazione allo sviluppo di rapporti di partnership secondo una logica di totale collaborazione e trasparenza. Negli ultimi anni si è sviluppato il nuovo modello di outsourcing, per l’esattezza il Business Process Outsourcing (BPO), che prevede l’esternalizzazione di interi processi aziendali.
Il ricorso a questa pratica di decentramento contribuisce a rendere più elastica la struttura dei costi, aumenta la disponibilità di risorse finanziarie da utilizzare per ulteriori iniziative, rende la struttura organizzativa più flessibile ai mutamenti dell’ambiente esterno.

Non bisogna, comunque trascurare i rischi connessi ad eventuali errori di valutazione nella scelta sia del partner, sia delle attività da esternalizzare, soprattutto quando queste ultime si dimostrano essenziali per ottenere vantaggi competitivi.
Allo stesso modo, occorre valutare attentamente i problemi connessi alla perdita di controllo del processo produttivo ceduto e le ripercussioni che l’operazione provoca su tutti i livelli della struttura gerarchica della società.
Il ricorso all’outsourcing nella gestione degli archivi correnti, di deposito e storici è un fenomeno che risale a ben oltre quindici anni fa, e che in questo periodo ha assunto un rilievo sempre maggiore, svolgendo compiti una volta inimmaginabili, con modalità sempre più raffinate. Dai primi casi di semplice custodia, per un periodo limitato nel tempo e presso i propri magazzini della documentazione prodotta da un’istituzione, di frequente dovuta all’urgenza di lavori di manutenzione nei locali di deposito della stessa, le aziende di outsourcing archivistico si sono nel tempo strutturate offrendo una sempre maggiore quantità di servizi specializzati.
Ora molte società qualificate nel campo provvedono anche a conservare e gestire nel tempo la documentazione affidata loro, a curarne l’informatizzazione, la riproduzione digitale, la preparazione dei massimari di conservazione e di scarto, e a fornire gli elenchi dei documenti da conservare o da avviare al macero. In alcuni casi si occupano anche del protocollo informatico e della gestione del workflow dei flussi documentali, curando con autonomia l’intero servizio relativo al settore archivistico di competenza dell’ente produttore che si limita a commissionarlo, pur conservandone, per legge, la responsabilità, che è così condivisa con l’outsourcer stesso. Inoltre le società che offrono servizi di outsourcing offrono sistemi per l’archiviazione ottica o elettronica, la gestione della documentazione dal Web, lo studio di soluzioni per la riorganizzazione del sistema archivistico dell’ente. Talvolta viene addirittura avanzata la richiesta della gestione della posta in arrivo, in termini di apertura e assegnazione della corrispondenza all’ufficio competente.

D’altra parte la recente normativa sugli archivi in formazione, che prevede l’applicazione di tecnologie per l’adozione del protocollo informatico e la gestione del workflow e dei flussi documentali, richiede la presenza di figure specialistiche per la corretta gestione degli archivi. Ben poche sono le istituzioni che vi possono destinare personale qualificato, e quindi che preferiscono delegare a società esterne tali compiti, optando per soluzioni che si presentano con maggiori garanzie di stabilità e permettono il conseguimento di economie di scala.
L’attualità e la centralità del fenomeno dell’affidamento in esterno dei servizi di archivio, in questi ultimi anni, si sono ampiamente riconfermate; ciò è dovuto sia alla complessità della situazione normativa, soprattutto per quanto riguarda la documentazione informatica, sia alle sempre maggiori difficoltà che presenta per gli enti la conservazione della documentazione cartacea, in termini di efficienza ed efficacia, in quanto i costi per il personale e gli spazi idonei da dedicarvi sono divenuti spesso insostenibili. L’archiviazione ottica sostitutiva deve, infatti, sempre basarsi sull’esistenza di piani di classificazione e conservazione, cioè sull’analisi e sulla valutazione dei concreti bisogni organizzativi dell’ente e deve contare su soluzioni idonee anche dal punto di vista della loro sostenibilità. Se, pertanto si intende procedere a interventi di informatizzazione del sistema documentale, è indispensabile assicurare la corretta organizzazione dell’archivio – in termini di formazione dei fascicoli e definizione dei termini e delle modalità di conservazione – e valutare con attenzione l’efficacia di programmi massicci e generali di digitalizzazione.
Particolare attenzione deve essere dedicata alla sicurezza del sistema documentario, che richiede tra l’altro anche la definizione di misure organizzative e di controllo per l’accesso ai locali d’archivio e ai documenti, in una fase come quella attuale, caratterizzata, ancora, purtroppo, dalla massiccia presenza di documenti cartacei.


Materiali utili:



Articolo tratto dalla rubrica 'La spir@le della conoscenza' - INFO Oggi -


http://www.infooggi.it/articolo/outsourcing-e-gestione-archivistica-e-documentale/61506/

Il dossier completo è acquistabile dal catalogo di ebook on line del centro di formazione GianoForlab, all'indirizzo www.gianoforlb.it, sezione SHOP.