giovedì 28 agosto 2014

Nel nuovo vortice de 'La spir@le della conoscenza'

Nel nuovo vortice de ‘La spir@le della conoscenza’

Il blog ‘Economia della conoscenza (ITC & KM)’ cambia aspetto, ma anche nome, diventando ‘La spir@le della conoscenza’. I temi rimangono gli stessi, all’interno di un grande contenitore di informazioni e di condivisione della conoscenza.

L’ondata dei cambiamenti provocati dalla rivoluzione informatica ha portato alla convergenza delle nuove comunicazioni, delle nuove possibilità di collaborazione e dei processi di apprendimento.
Le organizzazioni devono essere, quindi, considerate come sistemi aperti in grado di processare le informazioni e le più svariate conoscenze. All’interno del paradigma dell’apprendimento vengono così considerati, in particolar modo, due processi di creazione e di utilizzo delle informazioni: quello esplicito (e quindi codificato o standardizzato) e quello tacito (ossia personalizzato e contestualizzato).

Nell’organizzazione che apprende (la learning organization, termine con il quale si può indicare qualsiasi ambito all’interno del quale sia possibile creare percorsi di apprendimento, aggiornamento e utilizzo della conoscenza), tutti apprendono, ognuno insegna ed è a sua volta “oggetto” d’insegnamento, ognuno allena ed è a sua volta allenato. L’interazione reciproca dei due tipi di conoscenza (quella esplicita e quella implicita) costituisce la chiave della creazione di nuova conoscenza, ossia la creazione di conoscenza organizzata e organizzativa. L’idea è quella di una “spirale della conoscenza" che integra le due dimensioni della conoscenza stessa, secondo il modello SECI, elaborato dai due “guru” giapponesi della disciplina del Knowledge Management, Nonaka e Takeuchi. Inserendosi in tale contesto, il blog “La spir@le della conoscenza”, che riprende il titolo della rubrica di cui sono stata autrice e curatrice per diverso tempo sulla testata giornalistica nazionale “Info Oggi”, si occupa delle dinamiche di gestione della conoscenza, legate ai nuovi scenari tecnologici (ICT), il tutto in un'ottica di business e di economia della conoscenza. Ma è dal cambiamento che parte lo sviluppo e, dunque l’innovazione. Le tematiche oggetto della rubrica stessa sono riprese e da ora saranno trattate in modo ancora più approfondito in questo ‘registro virtuale’.

In particolare, gli argomenti proposti sono ancora una volta: innovation ICT, web 2.0, informatizzazione ed innovazione PA, document management, social business, enterprise 2.0, business intelligence, learning organization. Ampio spazio anche al settore della formazione, con la rubrica informativa ‘In.Formazione’ del centro e-learning Giano ForLab (www.gianoforlab.it), i suoi corsi di formazione e aggiornamento professionale, il suo catalogo di letture ‘E-Book e dintorni’, ma anche a qualsiasi vostra proposta di lettura, richiesta di recensione, sponsorizzazione di attività connessa con le tematiche trattate (bandi, avvisi, eventi, ecc..) e la rubrica ‘L’agenda dell’innovazione’, l’appuntamento con gli eventi (in)formativi del mondo ITC e dell’universo lavoro. Un blog più dinamico, ma anche come nuovo spazio reale di condivisione delle informazioni e di collaborazione nell’individuazione di proposte reali di crescita personale e dei settori di riferimento. Un vero VORTICE DELLA CONOSCENZA.
Suggerimenti, richieste informative, proposte...: è tutto ben accetto!


L’autrice

Rosangela Muscetta




Info & contatti:

mail:rosangela.muscetta13@gmail.com
Linkedin: Rosangela Muscetta
Pagina FB: La spirale della conoscenza (comunità)
www.gianoforlab.it

martedì 26 agosto 2014

La spir@le della conoscenza - Nuovi scenari per la ricerca visuale delle immagini

Negli ultimi tempi l’evoluzione della visione intelligente ha consentito lo sviluppo di una nuova forma di ricerca per immagini, definita ricerca visuale, che consente un’interazione più naturale con l’ambiente circostante e gli oggetti in esso contenuti. Con questa tecnologia innovativa è sufficiente inquadrare un oggetto per riconoscerlo, senza che vi sia apposto alcun marcatore.
Gli algoritmi di visione intelligente sfruttano le caratteristiche visive proprie degli elementi come appaiono al sensore d’immagine, mutuando comportamenti propri del cervello umano il quale non riconosce un oggetto analizzando tutti i dettagli che lo compongono ma solo quelli più rilevanti. Una tecnologia cosi innovativa è adatta a molteplici usi quali identificare un oggetto inquadrato da una camera per ricevere dei contenuti informativi, contribuire al calcolo visivo della posizione di un’automobile, analizzare il contenuto trasmesso dalle reti televisive.

Il gruppo ISO/IEC MPEG, autore da 25 anni degli standard più diffusi di compressione e trasmissione di audio, video, grafica e della rappresentazione di contenuti multimediali, grazie al lavoro un gruppo di esperti di visione artificiale ha sviluppato un nuovo standard, che sara’ rilasciato a ottobre 2014, dal nome "Compact Descriptors for Visual Search" (CDVS).
Tal standard ha definito una modalità standard per estrarre, comprimere e decomprimere le informazioni visive rilevanti per mezzo di sofisticati algoritmi di ricerca visuale. L’importanza di CDVS in questo campo è analoga all’importanza della codifica audio e video. Per estrarre questi dati, la prima operazione da eseguire consiste nello scartare le informazioni relative al colore, ottenendo un’immagine che contiene solo quella che è definita come luminanza della scena che rappresenta la stessa mediante scale di grigi.
Dopodiché su questa versione dell’immagine sono determinate le posizioni di alcuni punti, detti punti salienti, che identificano caratteristiche salienti degli oggetti, anche quando la scena è osservata da angolazioni differenti. A seguire per ognuno di questi punti è calcolato un descrittore locale, cioè un elemento che descrive come la luminosità dell’immagine varia nell’intorno del punto.

CDVS definisce due scenari di utilizzo, il primo in cui le informazioni compresse sono inviate a un server remoto e un secondo in cui le informazioni compresse sono usate localmente sul dispositivo mobile.
Nel primo scenario, i vantaggi forniti da CDVS sono la riduzione dei dati da inviare, con conseguente diminuzione dei tempi di attesa della risposta, il consumo della batteria del cellulare, dato che la trasmissione di dati richiede molta energia e una ridotta complessità nel server dato che i descrittori CDVS sono calcolati dallo smartphone. Infatti, il server non avendo l’onere dell’estrazione delle informazioni può gestire esclusivamente la parte di confronto, rendendo possibile la gestione di molte interrogazioni simultanee anche su sistemi di potenza computazionale limitata.
Nel secondo scenario, mediante lo standard CDVS è possibile memorizzare database con un elevato numero di elementi riconoscibili direttamente sul cellulare e il processo stesso di ricerca può essere eseguito in tempi ridotti grazie alla maggiore velocità ottenuta grazie ai confronti dei descrittori compressi. Questa caratteristica è anche utile quando non si ha una configurazione di sistema in cui è presente un terminale mobile. La velocità delle operazioni eseguite con lo standard CDVS si rivela molto utile anche nel caso in cui si elaborino dei contenuti multimediali, ad esempio, con un singolo server per eseguire la ricerca visuale CDVS in modo concorrente su diversi canali televisivi, determinando in quali istanti di tempo sono presenti gli elementi identificati.

lunedì 18 agosto 2014

L'Alto Ionio a scuola di uguaglianza con la II edizione del Premio Pagano

La diversità è un valore e come tale bisogna trasmetterlo soprattutto ai più giovani. E’ con questo obiettivo che l’associazione “Per lo sviluppo dell’Alto Jonio – Umberto Pagano”, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo e il Comune di Amendolara, ha indetto il bando di concorso “Uguaglianza = Diversità” a cui hanno partecipato gli alunni degli Istituti Comprensivi dell’Alto Jonio.

Numerosi gli elaborati pervenuti: video, temi, disegni, poesie, svolti tutti con la consapevolezza che bisogna andare oltre le diversità e considerarle un arricchimento per se stessi e le proprie esperienze di vita, in una società libera e civile.

Domani (19 agosto), alle ore 21, in Piazza Giovanni XXIII (Amendolara centro), la cerimonia di premiazione che verrà presentata dai consiglieri parlamentari Antonio Pagano (presidente dell’associazione) e Daniela D’Ottavio.

L’associazione “Per lo sviluppo dell’Alto Jonio” sarà rappresentata, per l’occasione, da Rosangela Muscetta, membro del direttivo. La manifestazione, coordinata da Elvira Panno, insegnante della Scuola primaria di Montegiordano, sarà introdotta dai saluti di Antonello Ciminelli, sindaco di Amendolara, e Walter Bellizzi, preside dell’Istituto Comprensivo di Amendolara.

Il premio “Umberto Pagano”, giunto quest’anno alla seconda edizione (la prima è stata dedicata al tema della legalità), verrà consegnato a cinque alunni.

A seguire lo spettacolo di teatro, musica e danza “La diversità nel pensiero di Federico II di Svevia”, arricchito dalla voce narrante dell’ispettore emerito Miur Francesco Fusca.



http://www.telecastrovillari.it/castrovillari-notizie/news/amendolara-ii-edizione-premio-pagano-i-giovani-dellalto-jonio-scuola-diversita.html

venerdì 1 agosto 2014

La spir@le della conoscenza - Pubblica Amministrazione e digitalizzazione ancora a passo lento

ROMA, 01 AGOSTO 2014 – La pubblica Amministrazione italiana è ancora in forte ritardo per quanto riguarda la digitalizzazione. Dal secondo Osservatorio Assinform (2014) sull’ICT nella PA, si evince che: ‘ si investe sempre meno in questo settore e permane una frammentazione nell’uso delle risorse che ancora non consente di dare sistema. Troppe iniziative sono annunciate e tardano ad essere avviate. I vincoli di bilancio sono noti, ma non si interviene ancora sulla tipologia della spesa, superando i tagli lineari. Non si guarda alla spinta che potrebbe dare la collaborazione tra il settore pubblico e il privato in chiave di project financing. Pur riconoscendo gli sforzi fatti, bisogna rendersi conto che è necessario fare di più, meglio e in tempi più brevi’.

La spesa ICT complessiva nella PA Centrale (PAC) e PA Locale (PAL) tra il 2007 e il 2013, secondo i dati forniti dall’osservatorio Assinform, mostra un calo medio annuo di circa 4 per cento. In più è cresciuta la quota della spesa corrente su quella complessiva, a discapito degli investimenti. Per la dotazione tecnologica emergono una buona diffusione degli strumenti base in tutte le Amministrazioni e una copertura applicativa ormai quasi totale per le funzioni gestionali sia a livello centrale che locale. Spiccano, invece, un’infrastruttura hardware datata e un’anzianità marcata per le applicazioni nei Comuni, dove quasi i 40% dei dipendenti non ha un continuo aggiornamento significativo dal 2009. Un altro problema abbastanza grave emerge e permane nella scarsa interoperabilità dei sistemi della PAL, spesso non connessi al Servizio Pubblico di Connettività, e nella frammentazione di sistemi anche all’interno degli Enti regionali e centrali, dove resiste una logica basata su ambienti non integrati.
Per quanto riguarda le aree di prossimo investimento, le priorità della PAC, così come delle Province, vertono sulla razionalizzazione dell’infrastruttura IT e il rinnovo e l’estensione di applicazioni. Per i Comuni e la Province conduce ancora la razionalizzazione della spesa ICT, seguita dal potenziamento della rete wi-fi e delle connessioni di rete.

In ambito Smart City i progetti sono circa un centinaio sul territorio nazionale, in capo principalmente ai Comuni medio-grandi. Le principali aree di intervento riguardano la mobilità e l’efficientamento energetico. La scarsità di risorse, però, impone alle Amministrazioni locali, spesso, di ricorrere a fonti di finanziamento regionali, statali e comunitarie, in quanto solo nel 40% dei casi i Comuni interessati riescono a finanziare queste attività con risorse proprie.