lunedì 25 febbraio 2013

Glossario ICT & KM - Lettera I


·         ICT (Information & Communication Technology)
Acronimo che rappresenta l’integrazione delle tecnologie dell’informazione e di quelle tipicamente della comunicazione. Si parla oggi, infatti, di Computer Mediated Communication, una possibilità di interazione e condivisione della conoscenza, grazie all’utilizzo dei moderni strumenti tecnologici e informatici.

·         IEEE LTSC
Institute o electrical & Electronics Engineers, Learning Technology Standard Committee. Ente Americano che sviluppa specifiche e standard per le tecnologie dell’apprendimento.

·         IMS
Consorzio dedito allo sviluppo delle specifiche per l’apprendimento distribuito e il collaboration.

·      Indicizzazione
L’operazione mediante la quale si creano gli accessi al contenuto semantico del documento; un’organizzazione sistematica di oggetti simbolici (parole, frasi, codici alfa-numerici) finalizzati a consentire all’utente di trovare l’informazione relativa a un determinato documento ospitato in un dato archivio.

·      Information on demand
Reperimento rapido, come e quando servono delle informazioni utili per la crescita del business aziendale, rispondenti ai repentini cambiamenti di mercato.

·      Information overload
Si verifica quando si hanno a disposizione troppe informazioni per prendere una decisione o sceglierne una specifica sulla quale focalizzare l’attenzione. La grande quantità di informazioni può inibire la capacità di scremarle per arrivare a quelle davvero utili e rispondenti ad una specifica esigenza informativa dell’utente finale.

·      Information retrieval
Insieme di tecniche per il reperimento dei documenti rilevanti rispetto ad una determinata esigenza informativa dell’utente. L’information retrieval tratta di problemi di rappresentazione, memorizzazione, organizzazione e accesso ad informazioni, con l’obiettivo di facilitare l’accesso alle informazioni cui un utente è interessato.

·      Instructional Designer (ID)
Esperto in formazione e comunicazione che svolge l’azione l’analisi e la progettazione didattica del corso. Stabilisce le soluzioni metodologiche da adottare e le strategie didattiche che garantiscono l’efficacia formativa del corso. Inoltre, supervisiona e controlla la realizzazione dello storyboard da parte dell’autore.

·      Internet
Grande rete di comunicazione che si estende in tutto il mondo e che collega tra di loro computer e reti di computer, di università, di aziende e privati. Internet è basata su un insieme di protocolli indipendenti sia dall’hardware (computer e linee di trasmissione) che dal software (sistema operativo) impiegati.

·         Interoperabilità
Interoperabilità è in ambito informatico, la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e di scambiare informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti in maniera più o meno completa e priva di errori, con affidabilità e con ottimizzazione delle risorse. Obiettivo dell'interoperabilità è dunque facilitare l'interazione fra sistemi differenti, nonché lo scambio e il riutilizzo delle informazioni anche fra sistemi informativi non omogenei (sia per software che per hardware). Il termine interoperabilità è utilizzato in ambito tecnologico per indicare un elevato grado di sinergia di sistemi diversi col fine di offrire servizi o funzionalità nuove. È direttamente legato alla ormai consolidata tendenza di far convergere su alcune tecnologie evolute una vasta gamma di servizi.

·         Intranet
Le reti Intranet si basano sulla medesima tecnologia di Internet; vi si differenziano in quanto esse mettono in collegamento reti locali (Lan) di una stessa azienda, che per motivi di sicurezza, generalmente precludono l’accesso e l’uscita alle informazioni da e verso il mondo Internet.

·         ISO
International Standard Organization. Organizzazione che si occupa dello studio, della creazione e dello sviluppo di standard di condivisione delle informazioni strutturate.

Glossario ICT & KM - Lettera H


·         Hard Skill
Competenze di utilizzo delle tecnologie informatiche da parte degli utenti finali, all’interno di un ambiente di apprendimento collaborativo, contrapposte alle soft skill, da intendersi come la capacità di creare socializzazione e condivisione delle informazioni e, dunque della conoscenza.

·         Hypermedia
Programma che contiene link dinamici ad altri media come file audio, video o grafici. Organizzazione non sequenziale di informazioni di testo, grafiche, audio e video, che viene realizzata attraverso dei link ipermediali (collegamenti tra file di diversa natura). Il termine è ancora poco diffuso sia perché impropriamente si utilizza in sua vece il termine ipertesto, sia perché non è disponibile su larga scala una tecnologia che consenta in rete una rapida visualizzazione dei filmati.

·         Hypertest
Sistema di recupero delle informazioni dai server su internet usando client World Wide Web. L’ipertesto consiste di parole chiavi o frasi in una pagina www che sono linkate elettronicamente ad altri siti web o pagine su internet. Organizzazione non sequenziale di unità informative sia di testo che grafiche; consente un accesso a “salti” delle informazioni presenti all’interno di un’applicazione informativa o formativa o a quelle presenti in rete. L’organizzazione ipertestuale di contenuti consente una navigazione libera, quindi personalizzabile all’infinito. L’evoluzione dell’ipertesto è rappresentata dall’ipermedia.

·         Hypertest Markup Language (HTML)
È il linguaggio standard per la formattazione di documenti pubblicabili e visibili si internet. Consente di formattare il documento da pubblicare secondo regole prestabilite del linguaggio stesso.

·         Host
Termine che indica il nodo di rete che gestisce servizi informativi, come le banche dati, e mette a disposizione dell’utente gli strumenti necessari per poterne usufruire (come i protocolli per il trasferimento dei file).


Glossario ICT & KM - Lettera G


·         Gestione dei documenti
L’insieme di attività finalizzate alla registrazione di protocollo e alla classificazione, organizzazione, assegnazione e reperimento dei documenti amministrativi formati o acquisiti dalle amministrazioni, nell’ambito del sistema di classificazione d’archivio adottato (quadro/titolario di classificazione).

·         Gopher
È un sistema di recupero informazioni di internet che ha preceduto il WWW; il metodo di ricerca del gopher è tramite i menù; il gopherspace comprende molte università ed enti governativi; le cartelle che si trovano navigando nel gopherspace, si chiamano gopher holes.

·         Groupware
Il termine groupware (dall’inglese “group”, gruppo e “ware”, oggetto), o software collaborativo si riferisce alle tecnologie pensate per facilitare e rendere più efficace il lavoro cooperativo da parte di gruppi di persone. Nell’uso comune, il termine viene spesso impiegato in modo riduttivo per indicare sistemi software di supporto per l’interazione, come sistemi per la condivisione di file e database, sistemi di comunicazione come posta elettronica o BBS (Bulletin Board System).
Il termine è usato anche per indicare particolari funzionalità all’interno di applicazioni software non specificatamente rivolte al groupware, ad esempio in campo produttivo personale. La letteratura scientifica, invece attribuisce al termine groupware significato più ampio, includendovi anche strumenti non software (ad esempio sistemi di teleconferenza tradizionali) e implicando, in genere un’intima correlazione fra gli strumenti tecnologiche e le pratiche d’uso ipotizzate dai progettisti di tali strumenti. Per questa ragione sono considerati parte di un “sistema groupware” anche i processi sociali che esso facilita o consente. La branca dell’informatica che si occupa del supporto per il lavoro cooperativo è il Computer Supported Cooperative Work (CSCW).

·         Gruppo di interesse
Indica un insieme di utenti che hanno in comune l’interesse specifico per un dato argomento e che comunicano tra di loro per mezzo delle funzioni della comunicazione interpersonale in rete.

Glossario ICT & KM - Lettera F


·         Facebook
È un sito web di reti sociali ad accesso gratuito. È il secondo sito più visitato al mondo, preceduto solo da Google. Il nome del sito si riferisce agli annuari tipicamente statunitensi, nei quali vengono esposte le foto degli studenti (facebook) all’inizio dell’anno accademico, distribuite ai nuovi studenti e al personale della facoltà o dell’istituto scolastico per far conoscere le persone del campus.

·         Facilitator
Il docente di un percorso di insegnamento/apprendimento on-line che facilita l’apprendimento nell’ambiente predisposto all’utilizzo da parte dei partecipanti al corso stesso.

·         FAQ (Frequentely Asked Questions)
La sigla indica l’insieme delle domande che vengono poste più frequentemente nell’ambito di un corso in rete o in qualsiasi altra esperienza in cui è prevista un’interazione in rete. Alle domande più frequenti si cerca, di solito, di rispondere in modo strutturato per guadagnare tempo: si predispongono così archivi di domande e relative risposte, detti a loro volta FAQ, suggerendo a chi partecipa ad un processo on-line o a chi ha richieste da porre ad un interlocutore di consultare l’archivio per verificare se esiste già una risposta al problema che si intendeva porre.

·         Fascicolo
L'insieme dei documenti relativi a una determinata pratica (o affare), collocati, all'interno di una camicia (o copertina), in ordine cronologico; ne consegue che per ogni pratica (o affare) avremo il relativo fascicolo. L'insieme dei fascicoli costituisce la serie. I documenti sono collocati, all'interno del fascicolo, secondo l'ordine di archiviazione, pertanto il documento più recente è il primo aprendo la copertina e il più antico è l'ultimo.

·         Fattura elettronica
La fattura elettronica è un documento informatico il cui contenuto deve essere nel tempo immutabile e non alterabile. Per attestare la data di emissione, l'autenticità della provenienza, l'integrità del contenuto di una fattura elettronica le normative nazionale e comunitaria prevedono:
ü  L'apposizione, su ciascuna fattura, della firma elettronica (in Italia si deve parlare di firma digitale, ossia una firma elettronica qualificata che impiega un algoritmo di cifratura a chiave asimmetrica);
ü  L'utilizzo del sistema di Electronic Data Interchange - E.D.I. -, a condizione che siano rispettate le raccomandazioni contenute nella Direttiva CE n. 94/820/CE del 19/10/2004.

·         Federare (le informazioni)
Centralizzare, integrare e rendere coerenti i dati e le informazioni provenienti dalle diverse applicazioni da back office o da qualsiasi altra fonte di dati.

·         Feed
Servizio che rende disponibili dei contenuti (ad esempio le news) da inviare in abbonamento. I feed si basano ad esempio su RSS o sul più recente Atom (feed) e vengono impiegati soprattutto su piattaforme in cui appaiono regolarmente nuovi contenuti. In questo modo gli abbonati, o gli utenti finali, vengono informati automaticamente in caso di modifiche o novità, senza necessità di controllare con regolarità la piattaforma.

·         Feedback (retroazione)
Informazione che viene fornita agli utenti finali in conseguenza di un’azione. Un feedback significativo consente di valutare l’azione compiuta e di migliorarla eventualmente. Il feedback può essere immediato, se fa subito seguito all’azione compiuta, o ritardato, se viene fornito dopo un periodo di tempo ed in  funzione della presentazione di nuove informazioni.

·         File sharing
È la condivisione di file all’interno di una rete comune. Può avvenire attraverso una rete con struttura client-server oppure peer-to-peer. Le più famose reti peer-to-peer sono:Gnutella, Napster, eDonkey, WinMX, Emule, Shareaza, Limewire. Programmi di file sharing sono utilizzati direttamente o indirettamente per trasferire file da un computer all’altro su internet, o su reti aziendali Intranet. Questa condivisione ha dato origine al modello pee-to-peer.

·         Firma digitale
Particolare di firma elettronica qualificata basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubbliche una privata, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici;, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera g, del decreto legislativo 10/2002, la firma elettronica è  l’insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di autenticazione informatica.

·         Flaming
Con questa espressione si fa riferimento ad un’interazione ostile ed insultante tra utenti di Internet. Spesso questi screzi comunicativi possono verificarsi all’interno di forum e social network.

·         Flickr
Sito di condivisione di immagini e fotografie in stile web 2.0. è il portale più famoso nel suo genere; permette agli iscritti di condividere fotografie personali con chiunque abbia accesso a internet, in un ambiente 2.0.

·         Flusso documentale
Movimento dei documenti all’interno dell’archivio (dalla fase di formazione dell’archivio corrente a quella di conservazione dell’archivio storico).

·         Focus Group
Interviste rivolte ad un gruppo omogeneo di utenti, la cui attenzione è focalizzata su un argomento specifico, che viene scandagliato in profondità. Un moderatore (spesso definito facilitator) indirizza e dirige la discussione fra i partecipanti e ne facilita l’interazione. Ogni partecipante ha l’opportunità di esprimere liberamente la propria opinione rispetto all’argomento trattato; la comunicazione nel gruppo è impostata in modo aperto e partecipato, con un’alta propensione all’ascolto. Il contradditorio positivo che ne consegue consente di far emergere i reali punti di vista, giudizi, pregiudizi, opinioni, percezioni e aspettative del pubblico di interesse in modo più approfondito di quanto non consentano altre tecniche di indagine.

·         Folksonomia
Tassonomia fatta dal popolo del web. La folksonomia è comunemente intesa in senso restrittivo come l’operazione di etichettatura (tagging) dei contenuti. Questo fenomeno, in contrasto con i metodi di classificazione formale (in particolare con la tassonomia classica), cresce soprattutto in comunità non gerarchiche legate ad applicazioni web, attraverso le quali vengono diffusi contenuti testuali e/o multimediali.

·         Forum
Ambiente di comunicazione in rete di tipo asincrono, basato in genere su bacheche su cui è possibile lasciare messaggi come avvio di una discussione o  come replica (reply, risposta) ad altre discussioni già aperte. Spazio virtuale dove persone unite da interessi particolari comuni condividono passioni ed esperienze, esprimono la propria opinione e leggono le opinioni degli altri, chiedono consigli e ne danno, se possono. In ambito organizzativo può essere uno strumento orientato al lavoro collaborativo.


lunedì 18 febbraio 2013

Il creatore del Web


Sono passati più di vent’anni da quando, nel 1991 Tim Berners-Lee, ingegnere informatico, nel suo studio presso il Massachuttes Institute of Technology di Boston, una delle più importanti università di ricerca del mondo, inventò il World Wide Web (WWW). Internet che fino ad allora era uno strumento la cui unica funzione era quella di permettere ai computer, attraverso un insieme di reti sparse per tutto il mondo, di comunicare tra di loro, diventò un mezzo di creazione e diffusione dell’informazione in ogni campo del sapere, grazie alla possibilità di inserimento e condivisione dei dati da parte di tutti.
L’avvento del  Web, in tal senso può essere considerato la seconda rivoluzione culturale dopo la stampa. Nel 1991 Berners-Lee, all’epoca trentaseienne ricercatore del Cern di Ginevra, di sicuro non immaginava che sarebbe diventato colui che avrebbe sconvolto per sempre le abitudini del mondo. Internet esisteva già, ma era uno “spazio vuoto” per il pubblico, dove nessuno poteva comunicare con gli altri; così, il ricercatore di Boston pensò di riempirlo creando pagine elettroniche dove chiunque potesse inserire dati e contenuti usufruibili da tutti, in ogni parte del mondo. Tali pagine dovevano essere codificate, secondo un linguaggio condivisibile dalle macchine (HTML) e rese poi utilizzabili, così l’ingegnere americano creò una sorta di traduttore, il browser, che serviva per leggere a video le pagine web in formato normale.
All’inizio la sua idea era considerata vaga, forse troppo grandiosa o quasi inutile e solo a due anni di distanza dalla pubblicazione su Internet del suo documento “Un breve riassunto del progetto www”, iniziò a prendere piede la necessità di considerare Internet e Web due entità interconnesse, ma differenti. Non erano concetti facilmente comprensibili venti anni fa e, infatti solo circa dieci anni dopo l’invenzione del Web si iniziò a intendere che quest’idea avrebbe cambiato il mondo. Nel 1999 la rivista americana Time lo inserisce nella lista delle “100 persone più importanti del mondo”.
Oggi sono oltre novanta milioni i siti Web e quasi tre miliardi le persone che ogni giorno li consulta, navigando su Internet. L’invenzione di Berners-Lee permette di diffondere le informazioni di qualsiasi genere, di raccogliere notizie, con dizionari, enciclopedie, giornali elettronici, di fare incontrare direttamente o solo virtualmente persona per vari motivi e scopi, si pensi alle comunità di pratica o ai groupware, che riuniscono e fanno interagire persone e gruppi che hanno interessi e motivazioni comuni. Insomma il Web è diventato piano piano lo strumento tecnologico con l’accezione odierna di mezzo di collegamento e accesso ai contenuti forniti dalla rete di computer e calcolatori connessi in Internet.

www.infooggi.it/articolo/il-creatore-del-web/34835/

Glossario ICT & KM - Lettera E


·         E-Learning
Il termine sta per Electronic Learning ma, più in generale, indica il legame crescente tra l’offerta formativa e new economy e suggerisce quindi l’idea che conoscenza e formazione costituiscano uno dei business della rete. Il termine è equiparabile, nell’assunto anche se non nel significato, a quello di e-commerce. Dal punto di vista del significato, il termine equivale a Online Learning, anche se presuppone un concetto più ampio e un’articolazione più complessa dell’offerta formativa. L’e-learning consiste quindi nella possibilità di apprendere a distanza, attraverso l’uso della tecnologia, consentendo alle aziende di distribuire su larga scala percorsi formativi personalizzati e accesso a comunità di apprendimento. Si può inserire in processi formativi definiti “misti” (o blended learning) in cui la componente on-line si affianca alla formazione di stampo tradizionale (interventi in aula, supporto telefonico, workshop, seminari).
Recentemente è stato utilizzato anche con il termine Web Learning, che accentua l’aspetto reticolare, piuttosto che quello della componente elettronica o virtuale. Nella prospettiva di un graduale affermarsi del web semantico, infatti, si può immaginare facilmente un percorso di apprendimento e formazione autogestito, che veda il discente spostarsi attraverso diversi portali e siti, diverse piattaforme, concordi nella valutazione standardizzata della classificazione dei materiali, dei test e dei livelli di ingresso e di uscita nel processo formativo.

·         Electronic Classroom
Una classe tradizionale che dispone di dispositivi multimediali usati per migliorare l’esperienza e la realizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento.

·         Electronic Document Management System (EDMS)
Sistema di gestione documentale basato sul “contenuto”; segue tutta la vita di un documento all’interno dell’organizzazione. I dati vengono memorizzati in un formato standardizzato (attraverso i metadati) e possono essere inseriti, consultati, modificati o eliminati in qualsiasi momento tramite web.

·         Electronic Record Management System (ERMS)
Un ERMS acquisisce I documenti gestiti da un EDMS e li archivia elettronicamente, secondo precisi schemi di classificazione trattandoli come “record”, in quanto entità non modificabili, a cui sono associati dei metadati che ne descrivono le proprietà, all’interno di un contesto che riporta la storia e le relazioni dal momento della creazione dei documenti stessi.

·         E-Mail
Electronic mail, posta elettronica attraverso il quale è possibile scambiare messaggi di testo o altri tipi di file con altri utenti della rete, anche in modalità asincrona.

·         Embedded
In elettronica e informatica, con il termine embedded (tradotto in italiano con “sistema immerso” o “incorporato”) si identificano tutti quei sistemi elettronici di elaborazione a microprocessore progettati appositamente per una determinata applicazione (detta “special purpose”), ovvero non riprogrammabili dall’utente per altri scopi.

·         Emoticon
Le emoticons (o faccine) sono convenzioni comunicative usate nella messaggistica in rete (sia nei messaggi via e-mail o forum che, soprattutto, nel chatting in tempo reale), nate per integrare nella comunicazione e distanza parte dell’apparato emotivo e paraverbale che arricchisce solitamente la comunicazione in presenza. Utilizzando alcuni simboli o combinazioni di caratteri, in pratica, si cerca di puntualizzare meglio il senso di una frase o di un commento.
Negli ultimi anni le emoticons sono diventate quasi un vero e proprio linguaggio simbolico per comunicare velocemente e sono largamente utilizzate in tal senso anche nella messaggistica SMS dei telefoni cellulari.

·         Extranet
Una LAN o WAN che usa TCP/IP, HTML, SMTP ed altri standard basati su Internet per trasportare informazioni. Una extranet è disponibile solo alle persone interne (ed alcune persone esterne) ad una organizzazione.

·         E-Partecipation
In linea generale si può dire che nella categoria di eParticipation, come in quelle di eDemocracy  Democrazia digitale, sono comprese le pratiche e le sperimentazioni di utilizzo delle tecnologie telematiche (internet in particolare, ma anche telefonia mobile) da parte dei cittadini per condizionare le scelte politiche delle istituzioni democratiche di qualsiasi livello (locale, nazionale, sopranazionale, internazionale).
L' eParticipation rappresenta un processo democratico in cui il popolo interagisce in modo più diretto e continuo nel processo di formazione delle decisioni e nelle scelte politiche, attraverso gli strumenti e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) o, ancora, l’utilizzo delle TIC all’interno dei processi democratici.


Glossario ICT & KM - Lettera D

         Data Base
Insieme strutturato di dati che può essere consultato in modo selettivo, cioè specificando per mezzo di parole-chiave, le caratteristiche dell’informazione che si vuole recuperare.

·         Data Mart o Data Market
Un Data Mart o Data Market è un raccoglitore di dati specializzato in un particolare soggetto. Un Data Mart contiene un’immagine di dati che permette di formulare strategie sulla base di andamenti passati. In termini più tecnici, un Data Mart è un sottoinsieme fisico o logico di un Data Warehouse di maggiori dimensioni, ossia: un Data Mart è la restrizione del data Warehouse a un singolo problema di analisi, mentre un Data Warehouse è l’unione di tutti i suoi Data Mart. La differenza fondamentale consiste nel fatto che la creazione del Data Warehouse avviene in maniera generalizzata per poi venire incontro alle specifiche esigenze, mentre il Data Mart generalmente viene creato per venire incontro ad un’esigenza specifica e già determinata.

·         Data Mining
Il data mining è un processo strutturato di creazione di modelli a supporto delle decisioni di business, scoprendo relazioni, similitudini, sequenze e tendenze all’interno di basi di dati di grandi dimensioni contenenti informazioni eterogenee, utilizzando tecniche statistiche e di intelligenza artificiale. Gli approcci e le tecnologie di data mining sono ampliamente applicate alle diverse aree di decisione del management, come ad esempio per: analizzare la concorrenza, gestire il portafoglio prodotti, supportare le analisi di un sistema di CRM, valutare il rischio, analizzare il comportamento degli utenti.

·         Data Warehouse (DW)
Un Data Warehouse (magazzino di dati) è un archivio informatico contenente i dati di un’organizzazione, utilizzati per il processo decisionale dell’azienda. I DW sono progettati per consentire di produrre facilmente relazioni di analisi. Nello specifico con l’espressione DW si intende: “L’insieme di strutture dati e dei tool necessari per ottenere, a partire dai dati operazionali utilizzati e creati dal sistema informativo aziendale, informazioni che aiutino i manager, i decision maker nella valutazione tecnico-economica dell’andamento aziendale”. Vengono considerati componenti essenziali di un DW anche gli strumenti per localizzare i dati, per estrarli, trasformarli e caricarli, come pure gli strumenti per gestire un dizionario di dati. Una definizione ampliata comprende inoltre gli strumenti per gestire e recuperare i metadati e gli strumenti di business intelligence.

·         Dati aperti
I dati aperti, comunemente chiamati con il termine inglese open data anche nel contesto italiano, sono alcune tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione. L'open data si richiama alla più ampia disciplina dell’open Governament, cioè una dottrina in base alla quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione; e ha alla base un'etica simile ad altri movimenti e comunità di sviluppo "open", come l'open source, l'open access e l'open content. Nonostante la pratica e l'ideologia che caratterizzano i dati aperti siano da anni ben consolidate, con la locuzione "open data" si identifica una nuova accezione piuttosto recente e maggiormente legata a internet come canale principale di
diffusione dei dati stessi.
Nonostante il concetto di dato aperto non sia nuovo, al momento non si riscontra un accordo generale e condiviso su di una definizione puntuale del termine, a differenza, ad esempio, di quanto già avviene con il software libero, l'accesso aperto o l'open source dove diverse dichiarazioni formali sono state comunemente accettate e condivise a livello internazionale.
Gli open data fanno di frequente riferimento a informazioni rappresentate in forma di database e riferite alla tematiche più disparate, ad esempio: cartografia, genetica, composti chimici, formule matematiche e scientifiche, dati medici e pratica, delle bioscienze, dati anagrafici, dati governativi, ecc. Vi sono alcune difficoltà oggettive che impediscono alla pratica dei dati aperti una larga diffusione. Uno dei problemi principali spesso riguarda il valore commerciale che gli stessi dati, visti sia in forma puntuale che aggregata, possono avere. I dati sono di frequente controllati da organizzazioni, sia pubbliche che private, che spesso mostrano reticenza di fronte alla possibilità di diffondere il proprio patrimonio informativo. Il controllo sui dati può avvenire attraverso limitazioni all'accesso, alle licenze con cui vengono rilasciati, ai diritti d'autore, brevetti e diritti di riutilizzo. Di fronte a queste forme di controllo sui dati, e più in generale sulla conoscenza, i sostenitori dell'Open Data affermano che tali restrizioni siano un limite al bene della comunità e che i dati dovrebbero essere resi disponibili senza alcuna restrizione o forma di pagamento. Inoltre, è importante che i dati, dopo essere stati pubblicati, siano riutilizzabili senza necessità di ulteriore autorizzazione, anche se determinate forme di riutilizzo (come la creazione di opere derivate) può essere controllato attraverso specifiche licenze (ad esempio Creative Commons, GFDL).

·         Delivery Type
Metodo di erogazione del contenuto didattico attraverso sistemi Web-Based, strumenti come CD-ROM e libri.

·         Dematerializzazione
La dematerializzazione dei documenti è il processo mediante il quale gli atti transazionali (compravendite, incassi, pagamenti, assunzione o assolvimento di obbligazioni, ecc.) tra due o più soggetti e, in generale, quelli riguardanti la formazione di documenti rilevanti sotto il profilo giuridico, si realizzano senza altro supporto che quello informatico e/o telematico per l'acquisizione degli elementi costitutivi, l'elaborazione, l'archiviazione, il trasporto e la conservazione, con pieno valore tra le parti e verso i terzi.
Il risultato è una stringa digitale che soddisfa i requisiti tecnici e legali previsti per ciascun tipo di documento elettronico nominato (per esempio, la "fattura elettronica") o, in termini più estesi, le convenzioni stabilite dalla comunità nella quale il documento assume pieno valore. Particolare rilevanza nell'ambito dei documenti assoggettabili a dematerializzazione ha la dematerializzazione degli strumenti finanziari, disciplinata con il d.lgs. n. 213/1998.
Il documento dematerializzato è considerato da taluni esperti il nuovo paradigma della società dell'informazione e rappresenta una rilevante discontinuità nella struttura dei rapporti interpersonali e sociali, le cui conseguenze sono al momento solo in parte evidenti (riduzione degli oneri di processo, maggiore trasparenza, maggiore velocità nel perfezionamento delle operazioni di cui il documento costituisce espressione, integrabilità con altre filiere cui esso è concatenato).
Il lemma "dematerializzazione", caratterizzato dalle particella "de" (privativo), indica la trasformazione del documento materiale- che storicamente possiede la concretezza necessaria a renderlo immediatamente riconoscibile, trasmissibile e utilizzabile presso una data comunità - in una grandezza fisica digitale la quale per essere prodotta, riconosciuta e interpretata come documento necessita di strumenti elaborativi atti a:
ü  interfacciare i sensi umani
ü  garantire il rispetto dei requisiti idonei alla sua legittimazione, richiesti di volta in volta dai casi d'uso.
Nella sostanza, la dematerializzazione dei documenti implica lo svolgimento di un processo che per migliorare le funzioni tipiche dei documenti basati su supporti materiali e convenzioni applicabili in via analogica (semiotica), adotta le tecnologie dell'informazione e della comunicazione e le regole tecniche pro-tempore accettate nella società presso cui i documenti assumono valore.

·         Democrazia digitale
La Democrazia digitale (Democrazia elettronica o e-Democracy), è la forma di democrazia diretta in cui vengono utilizzate le moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione. La democrazia digitale si manifesta attraverso l’uso consapevole da parte dei cittadini delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), con il fine di influire sulle scelte politiche delle istituzioni che li rappresentano a livello locale, nazionale e internazionale. Gli obiettivi per un’amministrazione che voglia promuovere la democrazia digitale e una governance efficace sono:
 Decisioni veloci e partecipate;
ü  Aumento della fiducia dei cittadini nella “cosa pubblica”;
ü  Aumento della responsabilità e della trasparenza amministrativa;
ü  Capacità di garantire maggiore ascolto dei desideri dei cittadini nell’era delle ICT;
ü  Coinvolgimento di tutti gli attori (imprese, cittadini, organizzazioni non governative, associazioni).
Uno degli ostacoli allo sviluppo della democrazia digitale è il divario digitale, inteso come il gap, di diversa natura che impedisce a tutti i cittadini di partecipare interamente o anche solo in parte al processo democratico utilizzando le nuove tecnologie.
Al fine di garantire una reale democrazia digitale è essenziale che gli amministratori pubblici prendano atto della necessità di integrare i precedenti “strumenti” democratici con gli strumenti che le tecnologie mettono a loro disposizione. Gli strumenti quali social network, wiki, forum, blog, chat, vanno conosciuti e applicati secondo le nuove regole del vivere digitale. È tuttavia evidente che non solo gli amministratori pubblici necessitano di essere aperti alle nuove tecnologie, ma anche i cittadini che subiscono a vario titolo il digital divide devono essere messi in condizione di poter accedere alla tecnologia, agli strumenti di condivisione della conoscenza e a eventuali servizi pubblici online. Sembra quindi che il primo essenziale intervento per una democrazia digitale sia la formazione non solo per i rappresentanti politici, ma anche per chi deve predisporre strumenti di democrazia digitale e per le altre figure coinvolte nel processo. A valle della formazione sono necessari poi interventi per garantire una diminuzione di tutte le tipologie di digital divide citate garantendo quindi interventi formativi, culturali e infrastrutturali per garantire a tutti (anziani, disoccupati, donne e tutte le figure che subiscono il digital divide) la possibilità di accedere alle nuove tecnologie.
Per quanto riguarda ad esempio gli interventi infrastrutturali sarà necessario garantire a tutti i cittadini l’accesso a internet, magari anche con banda larga, a un prezzo “ragionevole”.

·         DIGG
Piattaforma web 2.0 che combina il concetto di social bookmark con i blog, specializzatasi su notizie, video e podcast. Gli utenti creano dei rimandi alle novità, con titolo, descrizione e categoria, che vengono valutati dagli altri utenti grazie al collegamento “digi it!”.

·         Digital Dashboard
Un Digital Dashboard o Cruscotto Digitale è una soluzione personalizzata che raggruppa tutti i dati e le informazioni aziendali, personali, della squadra ed esterne, su un desktop di un utente in un’unica vista fornendo in ogni momento ed in ogni luogo accesso a strumenti di analisi e di collaborazione, attraverso una rappresentazione grafica con indicazioni immediate dei dispositivi in rete e dei processi aziendali.

·         Distance education
Situazione educativa nella quale docenti e studenti sono separati nel tempo, nello spazio o entrambi. I corsi sono erogati in modo sincrono o asincrono, sotto forma di corrispondenza scritta, testo, grafica, audio e videotape, CD-ROM, conferenze audio e video, tv interattiva, ecc. la definizione di apprendimento a distanza include, di fatto, quella di e-learning.

·         Distance learning
Metodologia didattica in cui l’allievo apprende sul proprio posto di lavoro o a casa e comunica con il tutor e gli altri allievi, che possono essere geograficamente anche molto distanti, per mezzo di  tecnologie di comunicazione quali le reti telefoniche, le reti di computer e i satelliti. L’apprendimento a distanza sta diventando sempre più popolare perché non richiede lo spostamento fisico delle persone.

·         Document Management System (DMS)
Le soluzioni di DMS sono un insieme dei strumenti software e hardware che consentono la gestione elettronica dei documenti prodotti e scambiati all’interno di un’organizzazione, facilitando la creazione e la gestione collaborativa di documenti e di altri contenuti. Gli applicativi che compongono questi prodotti permettono di catalogare, organizzare, spedire, scansionare e archiviare qualsiasi tipo di documento elettronico e non.

·         Document Type Definition (DTD)
Insieme di regole che definiscono la forma strutturale di un documento sottoposto a marcatura, attraverso elementi descrittivi  (tag) delle proprie componenti strutturali.

·         Drill and Practice
Attività didattica che consiste in esercitazioni guidate che hanno lo scopo di consolidare l’apprendimento di concetti presentati in precedenza, nella stessa lezione o in un’altra lezione del corso. Per l’allievo è un importante strumento di autovalutazione dei propri progressi.

·         Dublin Core
Lo standard Dublin Core è un processo di indicizzazione utilizzato in particolar modo per il supporto elettronico. Utilizza i meta dati che sono informazioni aggiuntive e descrittive di determinate caratteristiche del documento ed entrano a far parte del corpo stesso del documento elettronico.

giovedì 14 febbraio 2013

Parlano del Blog Economia della Conoscenza

In un post del 12 febbraio 2013, all'interno del blog aziendale del Gruppo Quattroemme, si parla del blog "Economia della Conoscenza (ICT & KM)".
Il BKM blog si occupa di knowledge management, collaboration, groupware, social business, business intelligence, social network analysis, knowledge worker, knowledge organization, learning organization.

http://bkmquattroemme.blogspot.it/

Glossario ICT & KM - Lettera C (Parte VI)



 ·         Customer relationship management
Il concetto di Customer relationship management (termine inglese spesso abbreviato in CRM) o Gestione delle Relazioni coi Clienti è legato al concetto di fidelizzazione dei clienti.
In un'impresa "Market-oriented" il mercato non è più rappresentato solo dal cliente ma dall'ambiente circostante, con il quale l'impresa deve stabilire relazioni durevoli di breve e lungo periodo, tenendo conto dei valori dell'individuo/cliente, della società e dell'ambiente.
Quindi l'attenzione verso il cliente è cruciale e determinante. Per questo motivo il marketing management deve pianificare e implementare apposite strategie per gestire una risorsa così importante.
Il CRM si spinge sostanzialmente secondo quattro direzioni differenti e separate:
ü  L'acquisizione di nuovi clienti (o "clienti potenziali")
ü  L'aumento delle relazioni con i clienti più importanti (o "clienti coltivabili")
ü  La fidelizzazione più longeva possibile dei clienti che hanno maggiori rapporti con l'impresa (definiti "clienti primo piano")
ü  La trasformazioni degli attuali clienti in procuratori, ossia consumatori che lodano l’azienda incoraggiando altre persone a rivolgersi alla stessa per i loro acquisti
Alcune aziende cercano di non tenere conto di clienti che hanno poca importanza (definiti in gergo "clienti sotto-zero") e attuano delle implicite tecniche definite, sempre gergalmente, come "Demarketing".
Esistono tre tipi di CRM:
ü  CRM operativo: soluzioni metodologiche e tecnologiche per automatizzare i
processi di business che prevedono il contatto diretto con il cliente.
ü  CRM analitico: procedure e strumenti per migliorare la conoscenza del cliente attraverso l'estrazione di dati dal CRM operativo, la loro analisi e lo studio revisionale sui comportamenti dei clienti stessi.
ü  CRM collaborativo: metodologie e tecnologie integrate con gli strumenti di comunicazione (telefono, fax, e-mail, ecc.) per gestire il contatto con il cliente.
Prima di seguire la strada del CRM ogni azienda deve essere consapevole che:
ü  bisogna investire prima in strategia, organizzazione e comunicazione, solo dopo nella tecnologia. La scelta del software non ha alcun effetto sulla probabilità di successo. Ciò non implica che i software siano tutti uguali, ma significa solo che nessun software porterà al successo un progetto sbagliato.
ü  il CRM è adatto sia a quelle aziende che cercano un Return on Investment (ROI) veloce sia a quelle che curano il processo di fidelizzazione e l'aumento del Life Time Value (LTV) dei clienti che richiede del tempo.

Glossario ICT & KM - Lettera C (Parte V)


 Crittografia
Codifica dei dati per garantirne la sicurezza durante la trasmissione su una rete pubblica.

·         Cross posting
Termine inglese, traducibile con invio multiplo; indica l’inserimento dello stesso messaggio in differenti parti dello stesso strumento di interazione on-line (forum, newsgroup, ecc.).

·         Crowdsourcing
Parola composta derivante dall’inglese “crowd” ossia gente comune e “outsourcing” ossia esternalizzare una parte delle proprie attività. Neologismo che definisce un modello di business nel quale un’azienda o un’istituzione richiede lo sviluppo di un progetto, di un servizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non già organizzate in una comunità virtuale. Questo processo avviene  attraverso gli strumenti web o comunque dei portali su internet.

·