giovedì 21 marzo 2013

Nasce la rubrica "La spir@le della conoscenza"


L’ondata dei cambiamenti provocati dalla rivoluzione informatica ha portato alla convergenza delle nuove comunicazioni, delle nuove possibilità di collaborazione e dei processi di apprendimento.
Le organizzazioni devono essere, quindi, considerate come sistemi aperti in grado di processare le informazioni e le più svariate conoscenze. All’interno del paradigma dell’apprendimento vengono così considerati, in particolar modo, due processi di creazione e di utilizzo delle informazioni: quello esplicito (e quindi codificato o standardizzato) e quello tacito (ossia personalizzato e contestualizzato) .
Nell’organizzazione che apprende (la learning organization, termine con il quale si può indicare qualsiasi ambito all’interno del quale sia possibile creare percorsi di apprendimento, aggiornamento e utilizzo della conoscenza), tutti apprendono, ognuno insegna ed è a sua volta “oggetto” d’insegnamento, ognuno allena ed è a sua volta allenato. L’interazione reciproca dei due tipi di conoscenza (quella esplicita e quella implicita) costituisce la chiave della creazione di nuova conoscenza, ossia la creazione di conoscenza organizzata e organizzativa. L’idea è quella di una “spirale della conoscenza" che integra le due dimensioni della conoscenza stessa, secondo il modello SECI, elaborato dai due “guru” giapponesi della disciplina del Knowledge Management,  Nonaka e Takeuchi. Inserendosi in tale contesto, la rubrica “La spir@le della conoscenza”, pubblicata sulla testata giornalistica nazionale “Info Oggi”, ideata e curata da Rosangela Muscetta, già redattrice in capo IT e formatrice d’aula, si occupa delle dinamiche di gestione della conoscenza, legate ai nuovi scenari tecnologici (ICT), il tutto in un'ottica di business e di economia della conoscenza. In particolare, gli argomenti trattati sono:  innovation ICT, web 2.0,  informatizzazione ed innovazione PA, document management, social business, enterprise 2.0, business intelligence, learning organization.


Info e contatti:
e-mail: rosangela.muscetta13@gmail.com
blog: http://www.economia-conoscenza-ict-km.blogspot.it/
facebook: http://www.facebook.com/pages/Economia-della-conoscenza/

martedì 19 marzo 2013

Glossario ICT & KM - Lettere Y-Z


·         Yahoo
Uno dei più diffusi motori di ricerca sul Web.

·         YouTube
È un sito web che consente la condivisione di video tra i suoi utenti; fa uso della tecnologia di Adobe Flash per riprodurre i suoi contenuti, così come Google Video. Lo scopo di YouTube è quello di ospitare solamente video realizzati direttamente da chi li carica anche se spesso contiene materiale di terze parti caricato senza autorizzazione, come spettacoli televisivi e video musicali. Il rispetto del regolamento del sito, che vieta l’upload di materiale protetto da diritto d’autore se non se ne è titolari, si basa su una verifica ex post di quanto proposto dagli utenti. YouTube consente l’incorporazione dei propri video all’interno di altri siti web e si occupa anche di generare il codice HTML necessario.

·         Zip
Uno dei formati con cui i  dati (anche programmi) binari vengono codificati in modo da richiedere uno spazio minore rispetto ai dati originali. I dati trattati, detti dati compattati, devono essere decompattati per poter essere nuovamente utilizzabili.

·         Zip disk
Unità di memoria di massa, estraibile, di media capacità.

·         Zippare
Comprimere i files con appositi programmi, in questo modo si risparmia spazio sui dischi.

Glossario ICT & KM - Lettera X


·         XML (eXtensible Markup Language)
È l’acronimo di “linguaggio di marcatura estensibile”; è un metalinguaggio creato e gestito dal World Wide Web Consortium (W3C). È una semplificazione e adattamento dell’SGML, da cui è nato nel 1998, e permette di definire la grammatica di diversi linguaggi specifici derivati. Rispetto all’HTML, l’XML ha uno scopo ben diverso: mentre il primo è un linguaggio creato principalmente per la descrizione e la formattazione di pagine web e, più in generale, di ipertesti, atti a descrivere documenti strutturati. Mentre l’HTML ha un insieme ben definito e ristretti di tag, con l’XML è invece possibile definirne di propri a seconda delle esigenze lavorative e operative.

·         XDR (XML Data Representation)
È un tipo di schema, ideato da Microsoft, che consente una rappresentazione più efficace di un documento Data Type Definition (DTD).

·         XSD (XML Schema)
Schema di definizione della forma di un linguaggio XML realizzato dal W£C. è quello usato di preferenza da IMS.

Glossario ICT & KM - Lettera W


·         W3C
Nato nell’ottobre 2004 per portare il World Wide Web alla sua massima potenzialità definendo protocolli comuni con la finalità di promuoverne l’evoluzione, garantendo l’interoperabilità. Attualmente il W3C conta quasi 500 organizzazioni in tutto il mondo.

·         Web 1.0
Originariamente il web è stato concepito come modo per visualizzare documenti ipertestuali statici (creati con l’uso del linguaggio HTML); questo approccio può essere definito come web 1.0 o web di prima generazione. Nel web cosiddetto di prima generazione, gli utenti possono estrarre le informazioni dai documenti in base alle proprie conoscenze linguistiche e di dominio. L’attività di accesso a documenti internet è caratterizzata pertanto dall’essere “humane intensive” e non è automatizzabile. un altro limite del web di prima generazione è costituito da una certa difficoltà a produrre e pubblicare contenuti.

·         Web 2.0
Il Web 2.0 è una locuzione coniata da Tim O’Reilly ed è utilizzata per indicare genericamente uno stato di evoluzione di internet, rispetto alla condizione precedente. Mentre nel Web 1.0 le informazioni sono pubblicate su internet in maniera statica e di sola lettura per l’utente; con il Web 2.0, invece, si tende ad indicare tutte quelle applicazioni on-line che permettono un elevato grado di interazione tra l’utente e il web, quali i blog, i forum, le chat e i social network. In questo contesto, il webmaster è considerato come una parte del sito, che nei casi più importanti è composto da comunità di migliaia di utenti. Si pensi a Wikipedia, YouTube, Facebook, MySpace, Gmail, Wordpress e così via. Attualmente il 65% degli utenti è ancora abituato al tipo di navigazione precedente al web 2.0, ma sempre più spesso si sente parlare dell’importanza dell’usabilità e della condivisione dei contenuti. Nel futuro, secondo gli esperti, vedremo invece il cosiddetto Web 3.0, in cui si cercherà di raffinare ed evolvere ulteriormente l’enorme cambiamento che ha portato al web 2.0. Possiamo, quindi immaginarci uno scenario in cui le informazioni in rete vanno sempre più agglomerate verso un unico database, e consultate da più pagine web grazie a tecnologie di tipo XML, WSDL e derivate. Si parla altresì di intelligenza artificiale e infine di 3D, facendoci immaginare la grande rete non più fatta di pagine, ma di veri e propri spazi in cui “muoverci” per trovare quello che cerchiamo, come in Second Life.
I propositori del Web 2.0 affermano che esso differisce dal Web 1.0 perché si discosta dai classici siti statici, dall’e-mail, dall’utilizzo di motori di ricerca, dalla navigazione lineare e propone il World Wide Web come più dinamico e interattivo. Un esempio potrebbe essere il social commerce, l’evoluzione dell’e-commerce in senso interattivo, che consente una maggiore partecipazione dei clienti, attraverso blog, forum, sistemi di feedback, ecc. esso si basa sull’integrazione di più applicazioni base in un’unica applicazione complessa, integrazione di sorgenti di informazioni multiple (web service, marsh up), supporto dell’attività editoriale di gruppo (wiki) e condivisione dell’informazione (blog).

·         Web 3.0 (Web Semantico)
Il Semantic Web o Web 3.0 rappresenta un’ulteriore evoluzione del Web: in questo caso ai documenti è associato anche un significato, attraverso l’uso delle ontologie, che definiscono i concetti e le loro relazioni e delle annotazioni, che associano porzioni di documenti con le ontologie. Utilizzando tali informazioni aggiuntive risulta più semplice l’integrazione di differenti applicazioni e di differenti basi dati informative e la ricerca dei documenti indipendentemente dalla lingua in cui sono scritti è resa possibile. Con il web semantico i documenti pubblicati (pagine HTML, file, immagini) sono associati ad informazioni e dati (metadati) che ne specificano il contesto semantico in un formato adatto all’interrogazione, all’interpretazione e, più in generale, all’elaborazione automatica. Partendo dai metadati si ottengono informazioni “ragionate”, in quanto basate sulla semantica e sul contenuto del documento. Il termine “Semantic Web” viene proposto da Tim Berners Lee nel 2001, che lo ha definito come “…un’estensione del web di oggi, in cui all’informazione viene dato un preciso significato, permettendo ai computer ed alle persone di lavorare in cooperazione”.

·         Web based training
Formazione a distanza realizzata utilizzando gli strumenti tecnici e gli strumenti di comunicazione di internet. Molti sistemi di questo tipo comprendono corsi in autoistruzioni visualizzabili all’interno di un browser per lo studio individuale e strumenti quali la posta elettronica ed i newsgroup per la comunicazione a distanza con il tutor e gli altri allievi. La versatilità, la bidirezionalità e il basso costo di questi strumenti di comunicazione sono uno dei motivi del successo sempre crescente di questi sistemi rispetto ad altri tipi di formazione a distanza, come ad esempio la videoconferenza.

·         Web cast
I web cast hanno uno scopo simile a quello delle trasmissioni televisive, ma a differenza di queste vengono diffuse via internet. I web cast possono essere trasmessi in diretta oppure essere disponibili su richiesta (on demand).

·         Web Learning
Il web learning è una complessa architettura software, costruita con logica e struttura modulare intorno a un data base relazionale. Si crea così una piattaforma informatica specificamente organizzata per fare formazione a distanza (sincrona ed asincrona) che offre una serie di servizi e funzioni dedicati alla progettazione e all’erogazione di corsi. La piattaforma ha funzioni per controllare le attività di apprendimento dei discenti, per certificare le attività sostenute, per operare una supervisione delle classi, per gestire la parte organizzativa e amministrativa dei corsi. Il contenuto dei corsi di solito è modulare, ossia pensato e realizzato in unità autonome e auto consistenti che, aggregandosi diversamente o collegandosi con altre, possono generare più corsi o attuare una reale personalizzazione che tenga conto, in ordine al percorso di formazione previsto, sia delle competenze in ingresso sia delle specifiche necessità formative del discente. I moduli possono contenere materiale multimediale (scritti, video, suoni, grafici, immagini, ecc) e sono interfacciabili, mediante la piattaforma, con il web dove il gruppo delle funzioni di comunicazione fornisce il supporto a scambi ed interrogazioni. In questo modo mettono a disposizione dell’utente i diversi modi di comunicazione interpersonale caratteristici della rete (e-mail, chat, forum, videoconferenza, ecc). in tal modo, è possibile non solo esaudire la richiesta di formazione in specifici settori, ma anche intercettare la domanda di formazione continua che si sta evidenziando come una necessità nella “Società della Conoscenza”.

·         Whiteboard
Lavagna interattiva multimediale (LIM) che permette ai learners, in una classe virtuale, di vedere ciò che un docente scrive o disegna. Viene anche detta smartboard o electronic whiteboard.

·         Widget
Unitamente al web 2.0, i widget sono piccoli programmi di supporto che appaiono sul desktop di un computer. Ad esempio un traduttore rapido, notizie meteo o un piccolo calcolatore, che possono essere scaricati sul computer dapprima sotto forma di applicazione.

·         Wiki
Un progetto collettivo, in cui le informazioni vengono aggiunte da più utenti collegati tra di loro. La creazione di questo tipo di contenuti viene spesso denominata Crowdsourcing. Il wiki più conosciuto è il Wikipedia, l’enciclopedia on-line presente nata nel 2001.

·         WMS (Workflow Management System)
Consiste in un’applicazione che definisce, crea e gestisce i flussi di lavoro (workflow) interagendo con i partecipanti e/o utilizzando applicazioni esterne, al fine di automatizzare la gestione dei processi produttivi o amministrativi basati sul passaggio delle informazioni o dei documenti.

·         Workgroup
Filosofia di lavoro che permette, attraverso una rete di computer, di scambiare o aggiornare insieme a più persone informazioni, come fogli di lavoro, archivi e documenti. Necessita di un software specifico, denominato “groupware”.

·         WWW (World Wide Web)
È la parte multimediale di internet; in altre parole è l’insieme dei siti web su internet; questi siti  possono essere esplorati utilizzando i collegamenti ipertestuali  (link). Collezione di pagine costruite in HTML e sparse sui computer di tutto il mondo connessi ad Internet.

·         WYSIWYG (What You See Is What You Get)
Letteralmente “ciò che vedi è ciò che ottieni”, tecnica che consente di vedere immediatamente sullo schermo video il risultato delle operazioni effettuate.

Glossario ICT & KM - Lettera V


·         Valutazione
Qualunque metodologia che stima l’efficacia e l’impatto di un sistema di apprendimento o risultato di un processo. I risultati delle stime possono essere usati per migliorare l’efficacia di learning e/o dei processi di marketing, e determinare se gli obiettivi di apprendimento o di mercato sono stati raggiunti.

·         Video on demand (VoD)
Servizio telematico che permette di prelevare e vedere video su richiesta. Più precisamente il servizio permette agli utenti di fruire, gratuitamente o a pagamento, di programmi televisivi in qualsiasi momento.

·         Virtual Classroom
La classe virtuale (o aula virtuale) è l’insieme dei soggetti che interagiscono i rete utilizzando una piattaforma tecnologica  comune o un set di strumenti in funzione di un comune obiettivo e nell’ambito di un percorso formativo comune. È anche lo spazio virtuale all’interno del quale avvengono le interazioni tra gli stessi soggetti. All’interno di un corso on-line possono crearsi più classi virtuali che, a loro volta, possono identificarsi con altrettanti gruppi collaborativi o suddividersi in più gruppi di collaborazione e cooperazione.

·         Vlog
Abbreviazione di Video Blog. Blog in cui i post non sono costituiti da contributi testuali, ma per la maggior parte da video (ad es. YouTube).

Glossario ICT & KM - Lettera U


·         UMTS (Universal Mobile Telecommunications Systems)
Sistema di comunicazione per telefonia mobile, di tipo digitale, di terza generazione, per trasmettere grandi quantità di dati multimediali e rendere pertanto disponibile una vasta varietà di servizi.

·         UNIX
Sistema operativo multiutente e multitasking sviluppato dalla AT&T e attualmente di proprietà di Novell.

·         URL (Uniforme Resource Locator)
Sistema di indirizzamento delle risorse di rete. Si compone del prefisso che indica il tipo di connessione di cui si ha bisogno (http:// - news:// - file://, ecc); le due barre preannunciano l’informazione cui si sta per avere accesso con il proprio computer su internet.

·         Usability
La stima dell’efficienza e della facilità con le quali l’utente può navigare su un’interfaccia, trovarvi informazioni e raggiungere i suoi obiettivi.

·         Usenet
Lo spazio di internet dedicato ai gruppi di discussione.

·         User ID
Nome simbolico (stringa di caratteri) che consente di identificare un utente di risorse informatiche o di servizi.

giovedì 14 marzo 2013

Glossario ICT & KM - Lettera T


·         Tag
Il più importante aiuto per la navigazione sul web 2.0. all’interno dei blog e delle community i contenuti dell’autore vengono corredati da voci di propria scelta, i cosiddetti tag. Pertanto altri utenti, ad esempio nella foto community di Flickr, possono ricercare delle foto con un determinato obiettivo o motivo.

·         Tag cloud
Letteralmente nuvola di tag. Non è altro che un insieme di tag (parole chiave) associate ai vari post. L’insieme viene rappresentato dando risalto ai termini più utilizzati ingrandendone il carattere. In proporzione più un tag viene utilizzato, più avrà una dimensione rilevante.

·         Tagging
L’attribuzione di una parola chiave (tag) ed una risorsa informativa. È un’operazione sempre più presente sul web per archiviare indirizzi internet, fotografie, video, documenti individuando velocemente l’argomento principale dal punto di vista degli utenti. L’uso esteso e sociale del tagging va a costituire una folksonomia, ovvero un’organizzazione di risorse costruita dal basso con modalità emergente. Viene definita solitamente social tagging. Si oppone alla tassonomia che al contrario è costruita e calata dall’alto attraverso strutture non modificabili dall’utente.

·         Tassonomia
Con il termie tassonomia (dalle parole greche taxis, ordine, e nomos, regole) ci si può riferire sia alla classificazione gerarchica dei concetti, sia al principio stesso della classificazione. Ossia, tutti i concetti, gli oggetti animati e non, i luoghi e gli eventi possono essere classificati seguendo uno schema tassonomico. La tassonomia è la scienza che si occupa genericamente dei modi di classificazione. Per classificazione si intende la descrizione e la collocazioni in un sistema tassonomico di un’entità, mentre per determinazione si intende il riconoscimento o l’identificazione di un soggetto.

·         Teleconferenza
Dibattito a distanza su un determinato argomento tra più individui. Si riferisce sia alla conferenza basata sulla trasmissione di soli testi scritti (text conferencing), sia alla conferenza basata sulla trasmissione di immagini e suoni (audio-video conferencing).

·         Threads
L’andamento di una discussione in un forum o in una mailing list. Si identifica un thread quando un messaggio provoca delle reazioni e delle repliche, che a loro volta possono produrre reazioni e ulteriori risposte. Sono state messe a punto varie tecniche per monitorare l’andamento di una discussione in rete e ricavarne indicazioni utili per una corretta gestione delle interazioni: tipicamente queste analisi evidenziano o lo spessore della discussione innescata dal messaggio (numero di persone che reagiscono), o la profondità della stessa discussione (durata nel tempo).

·         Thesaurus
Vocabolario di un linguaggio di indicizzazione controllato e organizzato in maniera formalizzata in modo che le relazioni a priori tra i concetti siano rese esplicite (secondo lo standard ISO 2788/1986). Le sue finalità sono quelle di funzioni di controllo della struttura semantica del linguaggio controllato con lo scopo di recuperare l’informazione.

·         Topic
Un argomento specifico oggetto di una discussione in rete o dell’attività di un gruppo di discussione, generalmente proposto da un tutor, da un docente o da un moderatore. Una volta posto l’argomento, i componenti di una classe virtuale o gli iscritti a una comunità virtuale possono decidere di intervenire o contribuire con nuovi messaggi o replicando ai messaggi di altri, aprendo nel forum o nella mailing list una certa quantità di threads. Essere off-topic, ovvero non attenersi all’argomento di discussione, è una delle più frequenti violazioni della netiquette.

·         Trackback
Per trackback si intende il collegamento di contenuti in altri blog.

·         Tutor
Il tutor è il formatore che ha il compito di orientare, facilitare e ottimizzare l’apprendimento. Svolge quindi un servizio di assistenza e di supporto e interagisce con gli altri allievi attraverso strumenti di comunicazione telematica individuali o di gruppo. L’attività così svolta viene definita tutoring. Alcuni corsi on-line oltre all’assistenza di un tutor, potranno prevedere la consulenza di un esperto della materia.

·         Tutoring
Il tutoring può essere inteso come una modalità di gestione responsabile del percorso di apprendimento e collaborazione. Le concrete modalità di attuazione del tutoring sono molteplici, ma due sono gli scopi principali di questa modalità di lavoro: sul piano educativo, favorire la responsabilizzazione e la collaborazione; sul piano formativo, rendere più efficace la comunicazione
didattica.

·         Twitter
Il nome deriva dal verbo inglese “to tweet”, che significa “cinguettare”: è un servizio gratuito di rete sociale e microblogging che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri. Tweet è anche il termine tecnico degli aggiornamenti del servizio. I tweet che contengono esattamente 140 caratteri vengono chiamati twoosh. Gli aggiornamenti possono essere effettuati tramite il sito stesso, tramite SMS, con programmi di messaggistica istantanea, posta elettronica, oppure tramite varie applicazioni basate sulle API di Twitter, che è stato creato nel marzo del 2006 dalla Obvious Corporation di San Francisco.

Glossario ICT & KM - Lettera S


·         Scorm (Sharable Content Object Preference Model)
Insieme di standard che, applicati al contenuto di un percorso di apprendimento, produce piccolo oggetti di learning riutilizzabili. Come risultato dell’iniziativa ADL del Dipartimento della Difesa, gli elementi courseware conformi a SCORM possono essere facilmente uniti ad altri elementi conformi per produrre un deposito altamente modulare di materiali di apprendimento.

·         Self-Assesment
Processo con il quale il learner determina il suo personale livello di conoscenza e di abilità.

·         Server
È il sistema centrale remoto al quali i client (PC) sono connessi per ricevere/inviare informazioni.

·         Servizi on line
La Pubblica Amministrazione è sempre più spesso impegnata ad erogare un elevato numero di “servizi on line”, collocando gli stessi sulla rete internet e, in particolar modo sul world wide web, con l’obbiettivo dichiarato di migliorare la qualità generale della vita dei cittadini, grazie alla loro fruibilità in qualsiasi momento della giornata e da qualsiasi luogo dotato di una connessione alla rete.
Risulta fondamentale suddividere questi servizi in tipologie, per poterne analizzare meglio l’impatto e l’efficacia:
ü  Servizi di visualizzazione dati e informazioni. Sono quei servizi che consentono al cittadino di visualizzare degli insiemi di dati o informazioni che le Amministrazioni Pubbliche sono in grado di fornire. Questi dati non possono in alcun modo essere modificati.
ü  Servizi di accesso a documentazioni di pubblica utilità. Sono quei servizi che permettono di accedere a documentazione (es. modulistica, bandi, ecc.) dell’Amministrazione. Anche in questo caso, i documenti, i moduli, e le informazioni precompilate su questi, non possono in alcun modo essere modificati.
ü  Servizi di richiesta, istanza, domanda o dichiarazione. Con questi servizi, il cittadino autorizzato presenta una richiesta che riguarda una particolare situazione a cui è interessato. L’effetto del servizio è quello di modificare lo stato delle registrazioni presso l’Amministrazione. Il servizio prevede necessariamente una fase di interazione in cui la persona fornisce i dati relativi alla richiesta e seleziona eventuali opzioni prestabilite. Successivamente, il cittadino potrebbe effettuare un’ulteriore interazione al fine di conoscere lo stato di avanzamento della pratica.
ü  Servizi di elaborazione, simulazione o calcolo. Sono servizi che utilizzano dati presenti sui sistemi informativi dell’Amministrazione per effettuare ulteriori calcoli o elaborazioni. I dati possono anche essere forniti, in parte o completamente, dall’utente. Le informazioni non possono in alcun modo essere modificate.
ü  Servizi di prenotazione. Prevedono la possibilità per il cittadino di richiedere l’attribuzione di una risorsa particolare, la cui gestione spetta alla Pubblica Amministrazione. Il servizio di prenotazione consiste in una fase d’interazione in cui la persona definisce e/o ricerca il tipo di risorsa che intende prenotare.
ü  Servizi di pagamento. Permettono al cittadino di pagare una somma corrispondente ad un determinato debito nei confronti della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo del servizio è estinguere, completamente o in parte, il debito in questione e si concretizza in una fase d’interazione in cui la persona definisce e/o ricerca il tipo di debito che intende estinguere. A differenza della prenotazione, tuttavia, il pagamento prevede anche l’utilizzo di uno servizio federato fornito da terze parti, per il trasferimento delle somme (carta di credito, bancomat, ecc.).

·         Sistema pubblico di connettività
Il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) è la rete che collega tra loro tutte le amministrazioni pubbliche italiane, consentendo loro di condividere e scambiare dati e risorse informative.
Istituito e disciplinato dal Decreto legislativo del 28 febbraio 2005, n. 42, confluito a sua volta nel Codice dell'amministrazione digitale, il Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, esso viene definito come l'insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche per lo sviluppo, la condivisione, l'integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei dati della pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l'interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza, la riservatezza delle informazioni, nonché la salvaguardia e l'autonomia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione. Sistema Pubblico di Connettività - indicato a volte come Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione - viene gestito da DigitPA.
Principi di base:
ü  Sviluppo architetturale ed organizzativo atto a garantire la natura la natura federata, policentrica e non gerarchica del sistema.
ü  Economicità nell'utilizzo dei servizi di rete, di interoperabilità e di supporto alla cooperazione applicativa.
ü  Sviluppo del mercato e della concorrenza nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Obiettivi del sistema di connettività:
ü  Fornire un insieme di servizi di connettività condivisi dalle Pubbliche Amministrazioni (PA) interconnesse, graduabili in modo da poter soddisfare le differenti esigenze.
ü  Garantire l'interazione della PA centrale e locale con tutti gli altri soggetti connessi a internet, nonché con le reti di altri enti, promuovendo l'erogazione di servizi di qualità per cittadini e imprese.
ü  Fornire un'infrastruttura condivisa di interscambio che consenta l'interoperabilità tra tutte le reti delle PA esistenti.
ü  Fornire servizi di connettività e cooperazione alle PA che ne facciano richiesta, per permettere l'interconnessione delle proprie sedi e realizzare così anche l'infrastruttura interna di comunicazione.
ü  Realizzare un modello di fornitura dei servizi multi-fornitore coerente con l'attuale situazione di mercato e le dimensioni del progetto stesso.
ü  Garantire lo sviluppo dei sistemi informatici nell'ambito del SPC salvaguardando la sicurezza dei dati, la riservatezza delle informazioni, nel rispetto dell'autonomia del patrimonio informativo delle singole amministrazioni.

Sicurezza del sistema di connettività.
La componente di coordinamento centrale della gestione della sicurezza nel Sistema Pubblico di Connettività in via preventiva è svolta dal CERT-SPC. Le Unità Locali di Sicurezza (ULS) istituite presso i domini connessi ad SPC, ovvero le Pubbliche Amministrazioni, unitamente ai SOC (Security Operation Center) dei fornitori di accesso alla Rete federata SPC (Fastweb, Telecom, Wind e BT) sovrintendono alla gestione operativa e continuativa degli incidenti informatici. Fino al 2009 nel modello di gestione della sicurezza in SPC era previsto anche un Centro di Gestione che attualmente ha cessato la propria attività ed i cui compiti sono trasferiti ai SOC.

·         Slideshare
Applicazione web a cui si possono inviare le proprie presentazioni. Permette agli iscritti di condividere le proprie presentazioni in PPT con chiunque abbia accesso a internet, in un ambiente web 2.0.

·         SME (Subject Matter Expert)
Un individuo cui si riconosce particolare conoscenza su una determinata materia.

·         Situated learning
L’apprendimento che emerge dall’operare concreto di una comunità di lavoro.

·         Social bookmarking
Servizio basato sul web, dove vengono resi disponibili elenchi di segnalibri (bookmark) creati dagli utenti. Questi elenchi sono liberamente consultabili e condivisibili con gli altri utenti appartenenti alla stessa comunità virtuale.

·         Social network
Reti basate sul web, in cui gli utenti possono creare un profilo personale, spesso corredato da foto, musica e video. Esempi di tali applicazioni web 2.0 sono MySpace e Facebook. I contatti degli utenti compaiono non di rado sui rispettivi profili, il che agevola il collegamento con contatti di secondo grado.

·         Social software
Il termie riguarda tutte quelle applicazioni software che consentono agli individui di incontrarsi, interagire e collaborare in rete ed, in particolare, di creare comunità on-line.

·         Soft skills
Abilità di business come: comunicazione e presentazione, leadership e management, risorse umane, vendite, marketing, sviluppo professionale, project management, servizio clienti, amministrazione, finanza, acquisti e sviluppo personale. Capacità di utilizzare le nuove tecnologie in un’ottica di comunicazione, collaborazione e cooperazione. In contrapposizione alle hard skills, intese come abilità di tipo pratico circa l’utilizzo di strumentazioni e software IT.

·         Spamming
È l’invio di mail non desiderate ed in dose massiccia, in genere trattasi di messaggi pubblicitari.

·         Spider
Uno spider (detto anche crawler o robot) è un software che analizza i contenuti di una rete (o di un database) in un modo metodico e organizzato, in genere per conto di un motore di ricerca. Lo spider è un tipo di bot (programma o script che automatizza le operazioni). Gli spiders solitamente acquisiscono una copia testuale di tutti i documenti visitati e le inseriscono in un indice. Un uso estremamente comune degli spiders è nel web. Sul web lo spider si basa su una lista di URL da visitare fornita dal motore di ricerca (il quale inizialmente, si basa sugli indirizzi suggeriti dagli utenti o da una lista precompilata dai programmatori stessi). Durante l’analisi di un URL, identifica tutti gli hyperlink presenti nel documento e li aggiunge alla lista di URL da visitare. Il processo può essere concluso manualmente o dopo che un determinato numero di collegamenti è stato eseguito.

·         Spirale della conoscenza
L’interazione reciproca della conoscenza tacita e di quella esplicita, costituisce la chiave della conoscenza nelle aziende, ossia la creazione di conoscenza organizzativa. L’idea è quella di una “spirale della conoscenza” che integra le due dimensioni consentendo di postulare quattro modi di conversione della conoscenza secondo il modello SECI, elaborato da Nonaka e Takeuchi. All’interno della spirale interagiscono quattro modi di conversione della conoscenza:
ü  Socializzazione (passaggio da una conoscenza tacita ad un’altra):
ü  Esternalizzazione (espressione della conoscenza tacita attraverso concetti espliciti);
ü  Combinazione (processo che permette di sintetizzare i concetti passando da una conoscenza esplicita ad un’altra);
ü  Interiorizzazione (tradurre conoscenza esplicita in conoscenza tacita).
Ognuna delle quattro modalità di conversione crea conoscenza nuova. Questi contenuti di conoscenza interagiscono tra di loro in una spirale di creazione della conoscenza, creando un ciclo continuo attraverso il quale la conoscenza implicita degli individui si amplifica e diffonde a livello organizzativo. Il ruolo dell’organizzazione nel processo di creazione della conoscenza è di fornire il contesto idoneo a facilitare le attività di gruppo e l’accumulo di conoscenza a livello individuale.
·         Standard Unicode
Unicode è un sistema di codifica che assegna ad un numero univoco ad ogni carattere usato per la scrittura di testi, in maniera indipendente dalla lingua, dalla piattaforma informatica e dal programma utilizzati. Unicode è stato compilato e viene aggiornato e pubblicizzato dal Unicode Consortium, un consorzio internazionale di aziende interessate alla interoperabilità nel trattamento informatico dei testi in lingue diverse. Attualmente lo standard Unicode non rappresenta ancora tutti i caratteri in uso nel mondo. Essendo ancora in evoluzione, si prefigge di coprire tutti i caratteri rappresentabili, garantendo la compatibilità e la non sovrapposizione con le codifiche dei caratteri già definiti, ma lasciando comunque dei ben precisi campi di codici “non usati”, da riservare per la gestione autonoma all’interno di applicazioni particolari. L’Unicode viene supportato dai moderni standard della programmazione e del markup come XML, Java, LDAP, Corba 3.0 e da vari sistemi operativi.

·         Streaming media
File audio o video riprodotti durante il download da internet, anziché al termine del download stesso; è richiesto un apposito software per l’utilizzo.

·         Streaming
Tecnica di erogazione di materiali digitali in rete basata su un flusso continuo di dati anziché sul completo scaricamento dei file dal server al client. Il flusso continuo permette di eliminare i tempi di attesa altrimenti necessari per scaricare i file (ad esempio audio e video) e di attivare forme di broadcasting (erogazione di audio e video) attraverso internet.

·         Strumenti collaborativi
Permettono agli utenti di lavorare tra di loro tramite e-mail e chat.

·         Skill
Abilità di esecuzione di un’azione o di un gruppo di azioni.

martedì 12 marzo 2013

Glossario ICT & KM - Lettera R


·         RDF (Resource Description Framework)
È un framework per la descrizione della conoscenza nel web. Esso è una particolare applicazione XML che standardizza la definizione di relazioni tra informazioni, creato dal W3C. la tecnologia RDF, che fa parte della famiglia dell’XML, presenta alcuni vantaggi, come per esempio la facilità nel definire il tipo e le proprietà degli oggetti (si tratta sempre di un insieme definito di risorse, proprietà e valori). RDF limita e focalizza alcune caratteristiche di XML per renderlo un linguaggio rivolto alla descrizione di un oggetto, delle sue proprietà e delle relazioni con altri oggetti.

·         Ricerca semantica
Metodologia di ricerca basata sull’analisi dei significati. La semantica è una disciplina che si occupa di studiare le teorie del significato, ossia di come può una parola, un simbolo, riferirsi ad una cosa nel mondo. gli studi semantici sono sempre stati incentrati sul linguaggio, la struttura del linguaggio ad il suo riferirsi al mondo delle cose; in conseguenza di ciò la semantica tratta anche della verità e falsità delle proposizioni, intesa come corrispondenza delle proposizioni ad uno stato di cose del mondo.

·         RSS (Real Simple Syndication)
Il RSS è uno standard basato sull’XML indipendentemente da una piattaforma, grazie a cui si possono integrare in modo semplice nel proprio sito web messaggi o altri contenuti web. Il RSS costituisce il fondamento tecnico per la fiorente cultura dei blog e delle community. In questo caso si è soliti fondere contenuti con i testi, immagini, audio-clip o videoclip di terzi.

Glossario ICT & KM - Lettera Q


·         Quadro di classificazione (titolario di classificazione)
Strumento che permette di organizzare tutti i documenti secondo un ordinamento logico con riferimento alle funzioni o attività dell'amministrazione interessata.

·         Query
Interrogazione di un database, per estrarne le informazioni volute.

·         Quoting
Dall’inglese to quot, citare. Su Usenet e sulle Mailing List il quoting è la citazione dei post o della mail a cui si risponde; è un sistema che, se correttamente usato, consente a chi riceve il messaggio di comprendere di cosa sta parlando il mittente.

Glossario ICT & KM - Lettera P


·         Peer collaboration (collaborazione tra pari)
Metodo di apprendimento nel quale gli utenti finali devono apprendere un contenuto o risolvere un problema aiutandosi alla pari, poiché nessuno dispone di maggiori conoscenze o abilità per perseguire l’obiettivo o eseguire il compito affidato.

·         Peer tutoring (insegnamento tra pari)
Metodo basato su un approccio cooperativo dell’apprendimento. Gli allievi vengono divisi in coppie o in piccoli gruppi e si sceglie di volta in volta uno di loro che svolge il ruolo di docente e spiega ai suoi colleghi il tema da trattare.

·         Personalization
Adattamento del contenuto web ad un singolo individuo. Può essere ottenuto dall’utente impostando le proprie preferenze, o dal computer sulla base delle preferenze utente già disponibili.

·         Podcasting
Definisce la produzione e l’offerta di dati media (podcast audio e video) in internet. La parola è composta da due lemmi iPod e broadcasting. Un singolo podcast è quindi una serie di contribuiti media (episodi) che possono essere ricevuti automaticamente tramite un feed (per lo più RSS).

·         Point to multipoint
Trasmissione tra diverse locazioni utilizzando un ponte (bridge).

·         Point to point
Trasmissione tra due locazioni.

·         Posta elettronica
Forma di comunicazione in rete con la quale si possono inviare rapidamente messaggi e file ad un qualunque utente della rete, ovunque esso si trivi. La posta elettronica è la principale forma di comunicazione su internet e nelle reti intranet aziendali.

·         Posta elettronica certificata
La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale. La PEC può aggiungere inoltre la certificazione del contenuto del messaggio solo se in combinazione con un certificato digitale. La PEC non certifica l'identità del mittente, né trasforma il messaggio in "documento informatico", se il mittente omette di usare la propria firma digitale.
La normativa sulla posta elettronica certificata attribuisce al DigitPA differenti compiti. In particolare indica tale soggetto come custode e gestore delle regole tecniche. È inoltre compito del DigitPA provvedere alla pubblicazione di aggiornamenti, in coerenza con gli standard specificati nella normativa di riferimento.
Il DigitPA, all'interno del proprio sito istituzionale, rende disponibile una apposita sezione riguardante la posta elettronica certificata, contenente una versione scaricabile di tutta la documentazione valida ai fini di legge e riguardante la PEC.
Il Governo Italiano fornisce gratuitamente a tutti i cittadini italiani una casella PEC che, tuttavia, può essere usata solo nelle comunicazioni con la Pubblica Amministrazione e non include un servizio di firma digitale (quindi più propriamente detta CEC-PAC).

·         Protocollo informatizzato
Il legislatore definisce protocollo informatizzato (indicato anche come protocollo informatico) come "l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei documenti", ovvero, tutte le risorse tecnologiche necessarie alla realizzazione di un sistema automatico per la gestione elettronica dei flussi documentali.
Ogni sistema di protocollo informatizzato, che si intenda adottare o realizzare, deve ottemperare a specifiche indicazioni, riportate nel Testo unico in materia di documentazione amministrativa (DPR 28 dicembre 2000, nº 445) che inoltre individua nella figura del Responsabile del servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi il referente principale di ogni organizzazione della pubblica amministrazione.
Nell'ottobre 1998, il Capo dello Stato ha emanato un regolamento con le norme per la gestione del protocollo informatico da parte delle amministrazioni pubbliche, specificando che entro cinque anni, a partire dal primo gennaio 1999, le Pubbliche Amministrazioni avrebbero dovuto provvedere a realizzare o revisionare dei sistemi informativi automatizzati finalizzati alla gestione del protocollo informatico e dei procedimenti amministrativi in conformità al regolamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre 1998 ed alle disposizioni della legge 31 dicembre 1996 numero 675, nonché dell’articolo 15 comma 2 della legge 15 marzo 1997 numero 59, e dei relativi regolamenti di attuazione.
Con il protocollo informatico ci sono molte altre funzionalità connesse alla ricerca, all’identificazione dell’ufficio di assegnazione e all’ufficio che lavora il documento. C’è inoltre la possibilità di accludere il fascicolo, virtuale, naturalmente e sono comprese tutte le funzioni di scambio delle informazioni e di ricerca che il protocollo cartaceo non consente.
Dal protocollo cartaceo si può sapere quando un documento è arrivato, chi l’ha spedito e viceversa quando è stato inviato e a chi. Con il protocollo informatico sono invece previste anche le funzioni di classificazione, non solo in funzione all’oggetto, ed è inoltre possibile ottenere la reportistica, per esempio sul tempo che intercorre tra la registrazione e la classificazione, sui segmenti procedurali in ritardo, può essere individuata una sofferenza temporale e conoscere quanti sono gli atti elaborati dai singoli elementi dell’unità organizzativa, consentendo quindi di rimodulare i carichi di lavoro.
La protocollazione non è una funzione a sé stante e non è la segnatura sul foglio con il numero progressivo, ma è l’inizio di un procedimento amministrativo: si protocollano tutti i documenti che hanno un contenuto di procedimento e pertanto deve trattarsi di una funzione diffusa. Non ha senso l’esistenza di uffici di protocollo; si protocolla all’interno dell’unità organizzativa, magari affidando a una persona l’incarico di protocollare - questo non è escluso - eliminando comunque i tempi di attesa che si avevano con il passaggio del documento bollato dall’ufficio di protocollo a quello di competenza.
A livello attuativo, infine, si presentano alcuni fattori di criticità, principalmente riassumibili in uno di carattere organizzativo, dove l’unica leva è quella della sensibilizzazione del personale, perché questi progetti funzionano esclusivamente se c’è accettazione e condivisione degli obiettivi, mentre l’altro è inerente alle infrastrutture informatiche. Per ciò che riguarda le infrastrutture è essenziale un discorso di connettività alla rete, considerando che un’installazione web non richiede molte risorse.

·         Provider
Letteralmente Fornitore; società o istituzione che forniscono l’accesso a internet. Gli information provider o info-provider sono nella rete i soggetti economici o istituzionali che vi immettono contenuti e/o che offrono servizi.